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E' triste dirlo, ma la cosa più brutta è la sensazione che ci stiamo abituando a tutto questo.Ancora sangue a Bruxelles
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Ancora sangue a Bruxelles
E' triste dirlo, ma la cosa più brutta è la sensazione che ci stiamo abituando a tutto questo.
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Re: Ancora sangue a Bruxelles
Una cosa che fa riflettere e' anche il fatto che il 90% di questi terroristi e' nato e cresciuto in europa, e che almeno 4000 occidentali, comprese anche donne, sono andate a combattere per Isis...zvezda ha scritto:E' triste dirlo, ma la cosa più brutta è la sensazione che ci stiamo abituando a tutto questo.
Che anche la nostra societa' sia un po' malata?
Ps Il collegamento che fanno alcune forze politiche tra immigrazione e terroristi e' ridicolo...
Paolo ... Nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti...(L.Pirandello)
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Re: Ancora sangue a Bruxelles
Abitudine? sì, ci abituiamo a tutto. Chi ricorda più cosa accadeva in Algeria negli anni '90? sgozzamenti di interi villaggi, massacri quotidiani.
E l'poggio ai ribelli ceceni? e i kosovari? e le primavere arabe?
Quanto abbiamo sotto i nostri occhi in questo periodo è nato e maturato negli anni '90 e ancora prima se consideriamo l'Afghanistan, ma allora era eventi lontani, ora ci toccano più da vicino.
Comunque, mi sembra già di averlo scritto a proposito degli attenti di Parigi, se continuiamo a chiamarli terroristi ci priviamo della possibilità di capire chi abbiamo di fronte e della capacità di trovare i modi adatti per contrastarli.
Terroristi erano quelli delle BR, dei NAR, i bombaroli di stato-cia,ecc. completamente sradicati dalla società in cui operavano, in preda ad allucinazioni fantapolitiche o al fanatismo anti-comunista.
Nel caso dei combattenti del IS è diverso, è gente che ha una visione del mondo che trova il consenso di parte del mondo islamico. La loro è anche una reazione alla cultura del mondo occidentale (cultura in senso ampio, stili di vita, convinzioni etiche e morali).
E' vero che vogliono imporci la loro cultura, ma è altrettanto vero che noi volgiamo imporre la nostra. Vogliamo esportare la "democrazia" e MCDonald's. Vogliamo il petrolio. Volgiamo il controllo di tutta l'area.
L'occidente ha lasciato incancrenire tutte le situazioni critiche esistenti nel Medio-Oriente e in tante altre parti del mondo. Ci faceva gioco.
Basta guardare a come si è evoluto il conflitto tra Israele e organizzazioni palestinesi. Di volta in volta sono stati fatti passare per vittime gli uni e gli altri, quando in realtà sono ambedue vittime: le nostre.
Guai a far entrare Israele nella NATO o nella UE. Sarebbe servito anche per imporre, in certi periodi, scelte politiche più adatte ad affrontare la questione Palestinese.
Guai a tagliare i fondi alle organizzazioni palestinesi che di tutto hanno fatto tranne che cercare accordi realistici.
Ma con la Turchia no! Paese NATO e magari la facciamo entrare anche nell'unione europea.
La Turchia ci serve, ci fa comodo, soprattutto in funzione anti-russa (anti-sovietica prima).
Israele e palestinesi no, sono stati usati solo per mantenere instabile la regione.
Stessa cosa è accaduta con i sunniti, gli sciiti, i salafiti, i wabiti,ecc. usati per i nostri interessi e scopi, solo che anche loro hanno i loro interessi e scopi. E non sono stupidi.
Insomma, quelli dell' IS non sono terroristi, sono dei nemici e come tali andrebbero combattuti in tutti i modi possibili.
E invece no, stiamo sempre a prendercela con il dittatore del momento, Saddam, Assad,.. mettendogli contro i nemici del momento che regolarmente diventano poi i nostri nemici.
E continuiamo a calarci le braghe.
E l'poggio ai ribelli ceceni? e i kosovari? e le primavere arabe?
Quanto abbiamo sotto i nostri occhi in questo periodo è nato e maturato negli anni '90 e ancora prima se consideriamo l'Afghanistan, ma allora era eventi lontani, ora ci toccano più da vicino.
Comunque, mi sembra già di averlo scritto a proposito degli attenti di Parigi, se continuiamo a chiamarli terroristi ci priviamo della possibilità di capire chi abbiamo di fronte e della capacità di trovare i modi adatti per contrastarli.
Terroristi erano quelli delle BR, dei NAR, i bombaroli di stato-cia,ecc. completamente sradicati dalla società in cui operavano, in preda ad allucinazioni fantapolitiche o al fanatismo anti-comunista.
Nel caso dei combattenti del IS è diverso, è gente che ha una visione del mondo che trova il consenso di parte del mondo islamico. La loro è anche una reazione alla cultura del mondo occidentale (cultura in senso ampio, stili di vita, convinzioni etiche e morali).
E' vero che vogliono imporci la loro cultura, ma è altrettanto vero che noi volgiamo imporre la nostra. Vogliamo esportare la "democrazia" e MCDonald's. Vogliamo il petrolio. Volgiamo il controllo di tutta l'area.
L'occidente ha lasciato incancrenire tutte le situazioni critiche esistenti nel Medio-Oriente e in tante altre parti del mondo. Ci faceva gioco.
Basta guardare a come si è evoluto il conflitto tra Israele e organizzazioni palestinesi. Di volta in volta sono stati fatti passare per vittime gli uni e gli altri, quando in realtà sono ambedue vittime: le nostre.
Guai a far entrare Israele nella NATO o nella UE. Sarebbe servito anche per imporre, in certi periodi, scelte politiche più adatte ad affrontare la questione Palestinese.
Guai a tagliare i fondi alle organizzazioni palestinesi che di tutto hanno fatto tranne che cercare accordi realistici.
Ma con la Turchia no! Paese NATO e magari la facciamo entrare anche nell'unione europea.
La Turchia ci serve, ci fa comodo, soprattutto in funzione anti-russa (anti-sovietica prima).
Israele e palestinesi no, sono stati usati solo per mantenere instabile la regione.
Stessa cosa è accaduta con i sunniti, gli sciiti, i salafiti, i wabiti,ecc. usati per i nostri interessi e scopi, solo che anche loro hanno i loro interessi e scopi. E non sono stupidi.
Insomma, quelli dell' IS non sono terroristi, sono dei nemici e come tali andrebbero combattuti in tutti i modi possibili.
E invece no, stiamo sempre a prendercela con il dittatore del momento, Saddam, Assad,.. mettendogli contro i nemici del momento che regolarmente diventano poi i nostri nemici.
E continuiamo a calarci le braghe.
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)
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Re: Ancora sangue a Bruxelles
Certo che ci abitueremo, e ci abitueremo anche quando arriverranno, prima o poi, in casa nostra.
Due esempi lampanti di ciò, vicini a casa nostra, sono stati la guerra nell' ex Jugoslavia, e quella, senza armi, attualmente in corso in Grecia con la popolazione allo stremo. In entrambi i casi la manipolazione mediatica ha fatto sì che la verità venisse prima manipolata e poi definitivamente rimossa.
L'ISIS è appunto uno dei "sottopoteri" eterodiretti che si imporranno in Europa. Nato sotto mani occidentalissime, esso si muove indipendentemente perseguendo una propria linea di potere, ma (per ora) mai contraddicendo i sovrapoteri dai quali è nato. Suo obiettivo è il potere, loro obiettivo è la destabilizzazione dividi et impera come già visto nei Balcani, nelle Repubbliche caucasiche, in Afghanistan, in Iraq, in Libia, in Siria. Ora tocca all'Europa. I sovrapoteri, propio come lo Stato italiano ha fatto con alcuni suoi servitori, ogni tanto sacrificano per mano altrui persino qualche loro funzionario, come successo a Bruxelles. Il seguito saranno solo opportunità da cogliere per i sovrapoteri stessi, dando ai sottopoteri il loro feroce pasto: nella fattispecie, la cultura cristiana e quella laica, due elementi di aggregazione che devono essere eliminati in un'ottica di atomizzazione totale.
Due esempi lampanti di ciò, vicini a casa nostra, sono stati la guerra nell' ex Jugoslavia, e quella, senza armi, attualmente in corso in Grecia con la popolazione allo stremo. In entrambi i casi la manipolazione mediatica ha fatto sì che la verità venisse prima manipolata e poi definitivamente rimossa.
L'ISIS è appunto uno dei "sottopoteri" eterodiretti che si imporranno in Europa. Nato sotto mani occidentalissime, esso si muove indipendentemente perseguendo una propria linea di potere, ma (per ora) mai contraddicendo i sovrapoteri dai quali è nato. Suo obiettivo è il potere, loro obiettivo è la destabilizzazione dividi et impera come già visto nei Balcani, nelle Repubbliche caucasiche, in Afghanistan, in Iraq, in Libia, in Siria. Ora tocca all'Europa. I sovrapoteri, propio come lo Stato italiano ha fatto con alcuni suoi servitori, ogni tanto sacrificano per mano altrui persino qualche loro funzionario, come successo a Bruxelles. Il seguito saranno solo opportunità da cogliere per i sovrapoteri stessi, dando ai sottopoteri il loro feroce pasto: nella fattispecie, la cultura cristiana e quella laica, due elementi di aggregazione che devono essere eliminati in un'ottica di atomizzazione totale.
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Re: Ancora sangue a Bruxelles
si vis pacem para bellum
"Niente è dimenticato, nessuno è dimenticato"