Allora, veniamo a noi e all’articolo sopra postato.
Innanzitutto concordo con Mchap che lo scritto sia fatto un po’ così e che fornisca, alla maniera del Levenberg, informazioni quantomeno parziali e senza citare troppe fonti, però qualcosa lo dice, ma andiamo per ordine.
La prima pagina racconta che dopo il ’92 c’è stato molto meno controllo sulla produzione degli orologi. Che dal ’92 al ’94 sono arrivati ancora sul mercato orologi con diciture (in cirillico o in inglese) “Made in USSR” o Zakaz e che i quadranti erano prodotti non solamente da Vostok “ufficialmente” ma anche da società minori.
Secondo l’articolo gli orologi da 1 a 20 montano un calibro automatico 2416 in cassa Amphibia e sono stati fatti tutti in Russia nel 1995 diversamente da quanto riporti l’indicazione USSR o ZAKAZ sul quadrante.
Gli orologi 1, 5, 6, 8, 9, 11, 12 e 19 che riportano l’indicazione USSR in cirillico si rifanno (sono simili) a quadranti di prima della dissoluzione che però ai tempi avrebbero avuto un movimento manuale (non automatico come nei casi presentati) che sarebbero stati in casse resistenti all’acqua e non Amphibia.
Tale accrocchio avrebbe ovviamente, motivo commerciale e renderebbe più appetibile l’acquisto.
Molto conosciuti anche i quadranti 5, 6, 11, 12, 15, 18 e 19 che erano prodotti anche negli anni ’80, ma Vostok ha iniziato a produrre automatici all’inizio degli anni ’80, dunque anche questi provengono dal ’95 Russo
(fino a qua non ho ancora compreso come arrivi proprio al ’95, sarà quando ha scritto il libro o l'articolo… n.d.t.).
Ci sono poi modelli nei quali non ci sono similitudini negli anni ’70 e ’80, ad esempio il 2, che nonostante la dicitura sovietica non si sia mai visto prima e comunque non vada bene con questo movimento.
Anche per il 15 e il 18 c’erano quadranti simili ma non in questa cassa e con questo movimento.
Altra nostra conoscenza è il 10, che è una novità. Rispetto agli W&CM più anziani il triangolo non è fluorescente, il colore dei numeri è diverso e nell’originale non ci sono punti luminosi in prossimità degli indici.
Poi lo scritto passa a discorrere dei 3133 presentati nella seconda pagina.
Per ora non ho letto con attenzione perché mi interessava approfondire la faccenda del Vostok 1945-1985 che è molto simile ad uno presentato in queste immagini, il 18. Non è propriamente lo stesso ma forse la storia potrebbe essere simile.
Comunque se avete qualcosa che vi incuriosisce anche in quella pagina ditemelo che mi applico.
Tornando al 18, quello da me presentato sopra…
Le considerazioni su cassa e movimento lo farebbero sembrare un accrocchiato prodotto dopo (nel 1995?).
Nella terza pagina (o pagina 197 che dir si voglia) si legge ancora che quello presentato ha un quadrante metallico color bronzo (il nostro invece è blu non metallico ma per il resto del tutto simile), che modelli simili ne sono stati effettivamente fatti negli anni ’80 ma in quelli più vecchi sia gli anni che le altre scritte sarebbero dorate e più sottili. I modelli anni ’80 non sarebbero stati prodotti con quadranti metallici.
Tirando le somme questo mi pare che abbia casa e movimento che mal combaciano con l’indicazione sul quadrante e col 1985 al quale lo si potrebbe voler far risalire. Non ha quadrante metallico ma le scritte non mi sembrano di quelle sottili...
Detto questo ringrazio dunque Antonio per aver messo a disposizione l’articolo completo, ero rimasto incuriosito dall’anteprima di Michele