Azz, pensavo che questo thread si fosse fermato, non mi arrivano le notifiche da questa sezione.mchap ha scritto: Gli anni '70 sono anni di crisi, da tutti i punti di vista. Va in crisi la politica, l'economia, la struttura sociale. Anzi, inizia la ristrutturazione, iniziano quei cambiamenti profondi conosciuti poi con il nome di globalizzazione (sul finire).
Solo in Unione Sovietica se la passavano ancora discretamente, grazie anche alla crisi petrolifera del 1973.
Antonio, mi limito a parlare degli anni '70 a livello economico.
E ribadisco che a livello economico sono stati anni di crisi a livello congiunturale.
Nel senso che, ad ogni modo, si tornava a casa con la certezza di avere un tetto sulla testa e un piatto sulla tavola.
Quando mio padre iniziò a lavorare, molto giovane, alla Standa, aveva formazione, viaggio e alloggio pagati interamente dalla fondazione che faceva capo alla Standa (allora le fondazioni servivano a qualcosa). E parliamo di un semplice diplomato senza curriculum stellari e senza calci nel sedere. Roba che oggi spessoe volentieri non danno nemmeno a un ingegnere con dieci anni di esperienza. Le fabbriche costruivano alloggi per i propri lavoratori. Le scuole, gli asili, pubblici, agevolati, come tante altre cose. In questo modo si mettevano da parte soldi che sarebbero stati la spinta per il decennio successivo.
La vera tragedia, signori, è oggi. Non abbiamo più una sovranità monetaria, per cui anche volendo non possiamo invertire l'andazzo cambiando le politiche economiche (vedere caso Grecia). Le imprese vengono uccise dalle tasse, io oggi come ogni 3 mesi pagherò mille euro all' INPS, anche se la pensione non la riceverò mai o ne otterrò una da fame. Il Jobs Act è utile solo ad assumere sempre più ragazzetti da mandare a calci appena possibile, da sostuituire con "carne fresca". Meno assunzioni stabili > domanda interna distrutta (ricordarsi le parole di Monti).
Siamo in un paese in cui stanno rinascendo baraccopoli di italiani, gente che ha perso il lavoro o ha avuto un divorzio, una malattia...basta pochissimo per rimanere indietro. Gente che in precedenza mai avrebbe pensato di finire così. Per loro non ci sono cibo, luce ed acqua gratuiti, non ci sono pocket money e residence pagati dalla collettività.
La vera tragedia è oggi, perchè è una recessione strutturale, voluta e pensata intenzionalmente. Chi è nato fra gli anni '40-'50 ha assistito a una parentesi storica che forse non tornerà mai più.