Basta mettersi d'accordo sul significato delle parole.
Moderno è il Pobeda presentato oggi da cpc viewtopic.php?f=4&t=580 modernità e contemporaneità non sono sinonimi.
Quindi io non sono anti modernista, tutt'altro
Non mi piace la pigrizia mentale, la mancanza di creatività, il continuo riproporre filoni ormai esausti, il far passare per rivisitazione il normale business. Ecc Ecc Ecc
In realtà sono anti-paraculaggine-acuta, sono cioè allergico a tutti ciò che ha sentore del far quattrini facendo passare per moderno ciò che in realtà è solo business.
Caro Burja, il tuo parà non è affatto brutto, è la cassa ad esser indigeribile
ce l'ho in collezione ma credo che sia in un altra cassa. Del resto il dovere collezionistico a volte impone dei cedimenti morali e intellettuali.
Sono sicuro di averlo, da qualche parte deve stare
è sfocato anche il ricordo
Sono sicuro che anche tu preferisci i classici Parà (che poi siano moderni o meno è un altro paio di maniche. Io direi che non lo sono, però non imitavano né ripetevano)
Come vedi nel pentolone non mancano i post-1991, non per questo devono essere necessariamente brutti o moderni o cos'altro.
Sono semplicemente orologi, alcuni dei quali post-sovietici.
Parafrasando Lenin:
" essere orologio sovietico al 1991 ha un significato, essere post-post-sovietico nel 1995 ha ancora un senso, esserlo nel 2000 un pò meno,... nel 2016 rimanere ancorati (riproporre) al pre-1991 rasenta il ridicolo".
( Lenin se la cavava con una frase meno contorta. Diceva che essere rivoluzionari a 20anni è giusto e doveroso ma se lo sei (allo stesso modo) ancora a 40 c'è qualcosa che non va.
Ovviamente Lenin parlava di quelli che erano i 40anni del suo tempo, un tempo in cui a 50 eri già vecchio e a 60 più che defunto)
E così abbiamo enunciato i " Principi della fenomenologia pre-tardo-post sovietica ai tempi delle coliche modernaiole "
Cane passa allegramente da un estremo all'altro! Dal Pobeda ZIM, il più bistrattato dei sovietici, a quello più ambito...