Altro recupero del quale vado sentimentalmente orgoglioso è quello della rivista Zero di Granata Press
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Già, sempre loro, ma è normale.
Zero fu pubblicata dal novembre 1990, fino a febbraio ‘94, in 39 numeri.
Fu la prima rivista, insieme alla sorella MangaZine (sempre sta Z da Zero a Z Compact…), a portare i fumetti giapponesi in Italia che non fossero gli stra-conosciuti Mazinga, Gokdrake e Jeeg che erano giunti (invero prima in TV che sulla carta) alla fine degli anni ‘70.
E ricordo benissimo, con affetto, due cose: la prima che il prezzo 3.500 lire (che poi salì fino a 5.000!!!) era per me, giovane studente, un salasso a cui mi supponevo con un certo perverso piacere.
La seconda è che NON SI TROVAVA!
Costava tanto, la compravano 4 gatti e gli edicolanti non la tenevano o ne avevano una, due copie che finivano contese tra gli appassionati.
Vabbè, erano pochi, dunque di riffa o di raffa la trovavi…. Ma ricordo di aver girato diverse edicole in bici, vespa o accompagnato da mio padre (che hai tempi mica potevo ancora guidare la macchina…).
Che bei ricordi nel tempo dell’online, dei PDF e di tutto disponibile sempre; allora quando l’avevi -finalmente- tra le mani era una festa
Su Zero, che era una rivista contenitore, ci fu modo di conoscere tutta una serie di autori che magari poi ebbero spazio in collane dedicate (Patlabor, Gundam, ma anche lo stesso Kennedy il guerriero mostrato sopra…)
Già che compaiono accanto agli Zeri vi dico anche degli altri due volumi: una proviene da un’altra serie dello stesso editore (già, prima di fare il botto era partito alla grande con un florilegio di collane…) che si chiamava Nero e pubblicava storie -per l’appunto- noir (12 numeri dal dicembre ‘92 all’aprile ‘94).
“Storia di Cani” di Ferrandino e Caracuzzo, dell’aprile ‘94 (su Nero dall’1 al 7, in edicola da dicembre ‘92 a luglio ‘93), l’altro è “Re in incognito” di Vance e Burr, del luglio ‘91, a seguito del successo che ebbe negli Stati Uniti, al momento della pubblicazione, nel 1998, quando venne salutato dalla critica come “uno dei cento migliori fumetti di tutti i tempi”, addirittura….
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