DaniLao ha scritto: 30 giu 2024, 0:45
Vendeteli, vendeteli tutti ai prezzi ai quali li avete presi ai tempi, o a prezzi comunque in linea con la loro mediocrità!
Quelli che non vi soddisfano più, metteteli in vendita a prezzo popolare sul furumtorg, che vi togliete un problema e nel frattempo date un segnale all’isteria del mercato, no?
No, diamo soddisfazione a qualcuno che poi si vanta dell' "affarone" su un qualche gruppo e/o lo rivende al "prezzo di mercato".
Mi ricordo tanti anni fa: vendetti un boctok 3133 ad una persona di quelle che prima dell'acquisto ti fanno tante domande, più o meno sensate.
La faccio breve: l'orologio fu da me venduto con cassa cromata, perché tale è e dall'acquirente fu poco dopo rivenduto, a prezzo più alto, con cassa descritta di acciaio.
Volevo però anche spendere due parole sui discorsi precedenti: andrei cauto nel descrivere il passato solo come rose e fiori.
Vi siete dimenticati i furbacchioni nostrani che guidavano gli interessi russofili? Parlavano di quello che poi vendevano, alle loro condizioni: vi ricordate di quello che vendeva il modello "richiesto" solo se assieme gli compravi un altro, "meno richiesto"?
O che mantenevano viva l'idea di un orologeria russa in cui la mattina l'operaio assemblava orologi con pezzi "raccattati qui e là", al solo scopo di giustificare i pezzi assemblati che loro vendevano?
Ancora adesso, quando sento ripetere questa frase, "mi girano".
O di quelli che smelmavano certi modelli (certe epoche) solo perché nei loro viaggi di ritorno con il baule pieno di orologi, avevano altri "prodotti"?
Eh no, ragazzi.
Interessandomi agli orologi russi, entrando nell'arena di questa "passione" (che definirei quasi "vizio"), ho capito ancora una volta di più che la vita è una giungla, in cui incontri lupi travestiti da agnelli o detto in termini più letterari, tante maschere e pochi volti.
Oggi quei modi di essere, che evidentemente fanno parte dell'essere della persona, persistono e/o forse hanno fatto scuola.
È vero che i molti modi di condivisione, alla fine hanno prodotto meno condivisione, ma siamo in un epoca più individualista.
davidgnomo ha scritto: 8 gen 2025, 20:15
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Inoltre, mi insegnate, non ci fu appunto una moda del sovietico con relativa speculazione ai tempi della perestrojka? Pensate a quelli che hanno speso troppi soldi in Swatch all'epoca...
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Oppure, qualche altro bambinone conosce il mercato dei lego?
Durerà? Mah.
Per quanto riguarda la moda del sovietico, se alludi a quello che vendevano gli orologi russi nei negozi, lì si parla di iniziative commerciali di aziende che facevano quel lavoro.
Io non la chiamerei speculazione, è il loro lavoro.
Stessa cosa per gli Swatch.
Se all'epoca ci fu un rialzo dei prezzi nei mercatini... non so, non c'ero, ma forse la differenza di costo della vita tra noi ed i migranti che li portavano qui era tale che non ci pesava e soprattutto non avevamo 'un prima" da usare come metro di misura.
Quello dei Lego, un po' come il "mercato" dei russi usati, è un mercato "privato", come ora quello degli orologi usati (anche russi). Non so se mi sono spiegato.
A presto
"Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre" - Albert Einstein