L'orologeria (russa) è morta.

Orologeria di ogni tipo ed epoca da tutti i paesi dell'est europeo

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mrcorso
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Re: L'orologeria (russa) è morta.

Messaggio da mrcorso »

cuoccimix ha scritto: 8 gen 2025, 18:32
mrcorso ha scritto: 7 gen 2025, 10:36
misure col calibro e stampante 3d?
Non ho una stampante 3D, ma potrei prendere qualche Vostok "moderno" che ho, prendere l'anello e farlo scansionare da qualcuno, modificandone diametro e altezza alla bisogna.

P.S. comunque specifico che la mia irritazione è verso chi non ha mai collezionato orologi russi in precedenza e oggi ne canta le lodi per convenienza commerciale. Non c'entrano quindi coloro che già li collezionavano da decadi, per i quali comunque c'è sempre una base di passione personale.
Dalle mie parti c'è un'associazione che aiuta in questi casi con cifre accettabilissime.
Si chiama Fab Lab.

Prova a sentire se dalle tue parti c'è qualcuno che fa lo stesso lavoro.
--
Francesco
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finestraweb
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Re: L'orologeria (russa) è morta.

Messaggio da finestraweb »

cuoccimix ha scritto: 4 gen 2025, 20:28 [...]
Che prima, gli orologi russi non se li cagava nessuno in Italia. NESSUNO.

La nostra nazione, a livelli di orologeria, è un bordello composto, a seconda del momenti, da vanesi palloni gonfiati, da furbetti del quartierino, o da manigoldi che si riciclano in opinion leader.

La differenza fra noi e Paesi meno vacui e ladri del nostro, è che all'estero c'è una passione vera, votata alla ricerca e allo scambio di opinioni. Da noi, quando qualcosa "prende piede", è solo ed esclusivamente per business.

C'è gente che oggi tratta orologi russi, che fino a qualche anno fa ci avrebbe letteralmente pisciato sopra. Gli orologi russi si sono salvati per anni dalle categorie menzionate, proprio perchè da esse disprezzati. Oggi invece vedi personaggi assolutamente improbabili decantare le lodi di un Amphibia (con informazioni prese alla meglio su Internet, CCCP forum incluso) con la stessa faccia di palta con cui vendevano e vendono Rolex grattati dalle fonti più disparate, per non dire altro. Gente che ti chiamava morto di fame e comunista vedendo un russo al polso, e che oggi prende la palla al balzo senza manco sapere marche e modelli di base.

Ed ecco che il collezionismo di russi si riduce ai soliti riti da mercante in fiera, con tanto di ortodossie stolte, numeri di referenza, accostamenti con abiti, prezzi alle stelle, codazzo di reggimoccolo, promozione da salumai, e via dicendo.

Ovviamente non tutto è da buttare, ci sono persone (sia giovani che di vecchia data) ancora mosse da passione e condivisione, ma lo scenario di fondo è ormai un mercato del pesce come gli altri.

Spero che in tutta quella lunga lettura si sia intuita la differenza fra il passato e il presente. Il futuro? Meglio scappare. :lol:
Spero che ti sbagli e temo che visto come stanno andando le cose all'estero in altri campi, stiamo italianizzando il mondo.
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Re: L'orologeria (russa) è morta.

Messaggio da davidgnomo »

Secondo me non c'è da farsi il sangue amaro e stupirsi troppo dell'aumento dei prezzi. Che ci vuoi fare, se uno come me, nato troppo tardi per comprare i komandirskie time trend, ha scoperto questi orologi è ovviamente colpa di internet e dei forum come questo :D.
Purtroppo con l'aumento della platea di acquirenti i prezzi salgono. Mettici pure l'aumento generale dei prezzi...
Gli ex sovietici poi hanno capito che qualsiasi loro chincaglieria fa presa su certi europei. L'anno scorso sul lago Sevan ho comprato due vecchie spillette e ho dovuto tirare sul prezzo. Un mio amico se n'è tornato con uno Stalin incorniciato. Per la mamma...
Inoltre, mi insegnate, non ci fu appunto una moda del sovietico con relativa speculazione ai tempi della perestrojka? Pensate a quelli che hanno speso troppi soldi in Swatch all'epoca... Oppure, qualche altro bambinone conosce il mercato dei lego?
Durerà? Mah.
Per completezza ecco le spillette. Ovviamente nella mia ignoranza non so cosa recitino. Chissà che mi hanno rifilato...
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Re: L'orologeria (russa) è morta.

Messaggio da Trash »

Una è una spilla celebrativa della "Flotta del Mar Caspio", ti puoi immaginare quale....
L'altra è una spilla di partecipante alla 12° Spartachiade della SSR Armena. Le Spartachiadi erano una sorta di giochi olimpici interni all'Unione Sovietica, comunque....

www.it.wikipedia.org/wiki/Spartachiadi
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Re: L'orologeria (russa) è morta.

Messaggio da finestraweb »

DaniLao ha scritto: 30 giu 2024, 0:45 Vendeteli, vendeteli tutti ai prezzi ai quali li avete presi ai tempi, o a prezzi comunque in linea con la loro mediocrità!

Quelli che non vi soddisfano più, metteteli in vendita a prezzo popolare sul furumtorg, che vi togliete un problema e nel frattempo date un segnale all’isteria del mercato, no?

:devil:
No, diamo soddisfazione a qualcuno che poi si vanta dell' "affarone" su un qualche gruppo e/o lo rivende al "prezzo di mercato".
Mi ricordo tanti anni fa: vendetti un boctok 3133 ad una persona di quelle che prima dell'acquisto ti fanno tante domande, più o meno sensate.
La faccio breve: l'orologio fu da me venduto con cassa cromata, perché tale è e dall'acquirente fu poco dopo rivenduto, a prezzo più alto, con cassa descritta di acciaio.

Volevo però anche spendere due parole sui discorsi precedenti: andrei cauto nel descrivere il passato solo come rose e fiori.
Vi siete dimenticati i furbacchioni nostrani che guidavano gli interessi russofili? Parlavano di quello che poi vendevano, alle loro condizioni: vi ricordate di quello che vendeva il modello "richiesto" solo se assieme gli compravi un altro, "meno richiesto"?
O che mantenevano viva l'idea di un orologeria russa in cui la mattina l'operaio assemblava orologi con pezzi "raccattati qui e là", al solo scopo di giustificare i pezzi assemblati che loro vendevano?
Ancora adesso, quando sento ripetere questa frase, "mi girano".
O di quelli che smelmavano certi modelli (certe epoche) solo perché nei loro viaggi di ritorno con il baule pieno di orologi, avevano altri "prodotti"?

Eh no, ragazzi.
Interessandomi agli orologi russi, entrando nell'arena di questa "passione" (che definirei quasi "vizio"), ho capito ancora una volta di più che la vita è una giungla, in cui incontri lupi travestiti da agnelli o detto in termini più letterari, tante maschere e pochi volti.

Oggi quei modi di essere, che evidentemente fanno parte dell'essere della persona, persistono e/o forse hanno fatto scuola.
È vero che i molti modi di condivisione, alla fine hanno prodotto meno condivisione, ma siamo in un epoca più individualista.
davidgnomo ha scritto: 8 gen 2025, 20:15 [.....]
Inoltre, mi insegnate, non ci fu appunto una moda del sovietico con relativa speculazione ai tempi della perestrojka? Pensate a quelli che hanno speso troppi soldi in Swatch all'epoca...
[....]
Oppure, qualche altro bambinone conosce il mercato dei lego?
Durerà? Mah.
Per quanto riguarda la moda del sovietico, se alludi a quello che vendevano gli orologi russi nei negozi, lì si parla di iniziative commerciali di aziende che facevano quel lavoro.
Io non la chiamerei speculazione, è il loro lavoro.
Stessa cosa per gli Swatch.

Se all'epoca ci fu un rialzo dei prezzi nei mercatini... non so, non c'ero, ma forse la differenza di costo della vita tra noi ed i migranti che li portavano qui era tale che non ci pesava e soprattutto non avevamo 'un prima" da usare come metro di misura.

Quello dei Lego, un po' come il "mercato" dei russi usati, è un mercato "privato", come ora quello degli orologi usati (anche russi). Non so se mi sono spiegato.

A presto
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Re: L'orologeria (russa) è morta.

Messaggio da cuoccimix »

finestraweb ha scritto: 9 gen 2025, 9:10
Volevo però anche spendere due parole sui discorsi precedenti: andrei cauto nel descrivere il passato solo come rose e fiori.
Vi siete dimenticati i furbacchioni nostrani che guidavano gli interessi russofili? Parlavano di quello che poi vendevano, alle loro condizioni: vi ricordate di quello che vendeva il modello "richiesto" solo se assieme gli compravi un altro, "meno richiesto"?
O che mantenevano viva l'idea di un orologeria russa in cui la mattina l'operaio assemblava orologi con pezzi "raccattati qui e là", al solo scopo di giustificare i pezzi assemblati che loro vendevano?
Ancora adesso, quando sento ripetere questa frase, "mi girano".
O di quelli che smelmavano certi modelli (certe epoche) solo perché nei loro viaggi di ritorno con il baule pieno di orologi, avevano altri "prodotti"?
Francamente non mi ricordo, però c'era una discriminante: i russi comunque costavano poco. Quindi anche se trovavi un assemblato , nella maggior parte dei casi non ci rimettevi granchè. Io stesso qualche volta ho preso dei bidoni, ma alla fine ci rimettevo venti-trenta euro, li smontavo e li tenevo per ricamb. Oggi non solo spendi cifre assurde, ma il rischio di trovare fake e ristampati è altissimo, proprio perchè ora i prezzi sono tali da giustificare la falsificazione. Quindi, ancora una volta: è diventato, in scala minore, un "mondo Rolex".
Anche gli "omini con la valigia" di un tempo li salverei: primo, perchè molti orologi sono arrivati in Italia grazie a loro; secondo, perchè per loro erano oggetti come gli altri e la filosofia, quanto a prezzo, era "pochi, maledetti e subito".
Ora da rolexari diventano esperti di russi e ti levano la pelle della schiena.