L'orologeria russa è finita: quale?
È sicuramente finita l'orologeria degli "straccioni" polacchi che venivano in Italia a trovare il loro Papa, senza valuta, ma carichi di mercanzie.
Sono finiti i viaggi nell'Est Europa o nella Russia con il bagagliaio vuoto all'andata e stracolmo al ritorno: mi pare ne avesse parlato anche un utente storico del forum e comunque era stata pizzicata anche la Scala.
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Ed erano oggetti che poi finivano in vendita.
Forse eravamo meno avidi? Non so.
Si sono evoluti i tempi della Russia grande mercato a cielo aperto:
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Poco prima del 2022, avevo agganciato un venditore su Avito, che aggiornava i prezzi a seconda dell'andamento del rublo sul dollaro.
Non proprio uno sprovveduto.
Il modello capitalistico ha trionfato, cerchiamo sempre l'utile e non vogliamo che lo facciano i russi?
I russi non sono diversi da noi.
Andiamo a vedere i prezzi di listino della Poljot International: non erano da due lire.
Sia chiaro, uso questa occasione per rispondere ad una questione che in modo ricorrente si ripropone, non è una risposta all'opener.
Tanti russofili rimpiangono i vecchi e gloriosi tempi: non ho mai capito gloriosi per chi, forse per loro. Di sicuro non per l'industria orologiera russa che fallì per 2/3.
Sicuramente era una soddisfazione comprare crono in condizioni pari al nuovo a quanto: 80 euro o 50 euro?
Erano una soddisfazione fare come i novelli Cristoforo Colombo che sbarcando nelle Americhe ricevevano lingotti d'oro per paccottiglia e pure gli dicevano grazie.
Oppure compravano casse di fondi di magazzino da orologerie fallite per la crisi dovuta ai quarzi.
Mercanti a cui, va detto, bisogna dare merito per essersi cercati l'occasione.
Alla Poljot, come accennato, avevano provato a darsi un tono, ma sono falliti.
Quando c'è stata la svolta?
Con Meranom, venditore osannato dalle comunità russofile.
Aveva visto il potenziale, aveva assunto l'accortezza di comunicare in inglese e non in cirillico ed ha iniziato a fare serie speciali che avevano successo , che costavano ogni volta di più e che ogni volte andavano esaurite.
Ha innescato quel meccanismo per cui clienti che prima di allora avevano guardato altrove, hanno rivolto l'attenzione sui russi.
Perché qui parliamo del costo dei russi, ma avete visto i prezzi dei Seiko?
Quanto costa il prodotto di un microbrand di cui tra 10 anni nessuno si ricorderà più il nome?
Uno youtuber ha messo in vendita un proprio orologio a più di 1k: sì, qualcuno ha storto il naso, ma "è il mercato, ci sono costi di sviluppo, etc. etc.".
Però se lo fanno i russi, allora non va bene, è una delusione.
Allora, distinguiamo:
1) i problemi della società, intesa come noi
2) l'azione di un'azienda
Parliamo del primo punto.
Lo vedo anche nel mercato delle auto usate: c'è un modello, l'ultimo Jimny versione 4 posti, che usato è venduto a più di quanto fu comprato.
Il motivo è commerciale: l'hanno prodotto per poco, sostituito dalla versione autocarro.
Quando qualcuno brontola, la risposta è che "è il mercato".
Tutti ci lagniamo con i petrolieri perché quando scoppia una bomba in Arabia, 5 minuti dopo aumenta il prezzo alla pompa, ma sono convinto che molto di quelli, se fossero petrolieri, farebbero lo stesso.
Ma in questo, l'orologeria russa, intesa come aziende, non c'entra.
Andiamo nel punto 2).
A parte che oggi comprare un orologio russo nuovo dalla Russia è impossibile, se ci fosse un aliexpress russo, quanto costerebbe un Amphibia base?
Vediamo il Амфибия 2416.00/150346: 4672 rubli, che al cambio attuale fanno 48 euro.
Mettiamo 10 euro di spedizione (su aliexpress compresa), il conteggio dell'IVA e fanno 61 euro, più spedizione a parte.
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E' troppo?
Ma l'aliexpress dell'orologeria russa non c'è mai stata.
Devi rivolgerti ad intermediari che si fanno pagare quanto più ti agevolano l'acquisto. Meranom lo propone a 83 euro, a cui dobbiamo aggiungere l'IVA, il trasporto, ma sopratutto, essendo acquisto extra UE non regolamentato come aliexpress, dobbiamo sperare che non ci siano intoppi della procedura.
Mi pare su ebay di averlo visto a 120 euro, credo da venditore professionista (con tutto ciò che fiscalmente ne consegue).
Oppure guardiamo il Red Sea 2416/ 040690: Meranom lo propone a 230 euro, il negozio ufficiale a a 170 euro.
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Lo comprai nel settembre del 2017, su suggerimento di Daniele, a 207 euro, da Meranom
E già stiamo parlando di una serie che a molti russofili non piaceva, perché.... si sa:
a) se un orologio russo nuovo si discosta troppo dalle produzioni precedenti, "non rispetta la tradizione" (comunque costa troppo)
b) se un orologio russo nuovo è simile alle produzioni precedenti, allora è "bello", ma mi compro il vintage che costa meno
Ora dal 2022 cos'è successo: che se vuoi un orologio nuovo devi rivolgerti a distributori europei che da sempre applicano prezzi "europei".
Tra parentesi, sono gli stessi che nei forum mostrarono lacrime per il fallimento Poljot (MakTime), affrettandosi, anche lì, a dire che i poljot 3133 sarebbero stati sempre meno e subito si innescò una bolla speculativa per cui i poljot 3133 si impennarono di prezzo.
L'aumento dei prezzi ha fattori nostri locali.
Restando in ambito privato, oggi qualunque idiota che vende può informarsi.
Una volta internet era meno diffuso, ma questo è una conseguenza dei tempi, non una colpa dell'orologeria russa.
Un Moldavo può sbirciare internet, vedere a quanto un milanese mette in vendita il modello X e proporre lo stesso prezzo: non importa che X ha un valore diverso nelle due realtà, perché il mondo "è globale".
A parte che il Seagull 1963, meccanico, a 120 euro non l'ho mai visto (ma ho visto a 100 delle truffe, per cui ti mandavano il quarzo) neanche da aliexpress, acquistalo tramite un intermediario nostrano e non lo trovi a 120 euro.
L'orologio del Grande Condottiero che hai trovato a 14 euro, nei nostri mercatini online a quanto lo propongono? Facciamo 50 euro? Venditore privato.
Sono d'accordo che nei nostri portafogli, l'orologeria cinese ha preso il posto di quella russa, ma non è quella russa.
Cambiano i materiali, cambiano i calibri.
mrcorso ha scritto: ↑6 giu 2024, 20:35
[..]
2. Si perde il punto chiamiamolo filosofico dell'orologeria russa.. si perde quell'utilitarismo che pervade tutta la produzione russa.
L'orologeria russa è morta, lunga vita all'orologeria russa.
Chi fa impresa non fa filosofia: vale per chi vende e per chi produce. Il privato, per il discorso fatto sopra, fa peggio di chi fa impresa: tanto che gliene frega, per vivere fa altro.
Quello che "ti frega" è che la scarsità di reperibilità di modelli nuovi, tiene alto il prezzo di quelli vecchi.
Ci sono tanti modelli, quando la massa è disposta a spendere troppo per te, devi orientarti su altro.
Trash ha scritto: ↑6 giu 2024, 22:39
L'orologeria russa non ha più una storia da raccontare perchè è la Russia a non avere più una storia, a meno che non si pensi che fra un decennio verranno fatti orologi in ricordo di quello che stà facendo ora (non solo lei eh!), anche ai tempi della guerra fredda era il nemico si, ma aveva un suo fascino eroico e misterioso che a potuto sfruttare fino alla caduta del muro, dopo si è annacquata con tutto quello che ha portato l'occidente ed oggi le nuove produzioni si sono appiattite per andare incontro al massimo profitto ma perdendo l'anima.
Per quanto riguarda il voler ricavare il massimo profitto, cosa c'è da stupirsi? ormai chiunque tenta di vendere online o sui social qualunque cosa, anche le proprie conoscenze, ottenendo spesso risultati minimi.
1) il massimo profitto lo fa il mercante che fece razzia nel 1990 dei fondi di magazzino nelle orologerie e non può farla l'azienda russa? Che poi facciano pezzi per tutti le tasche, l'ho scritto e mostrato.
2) la produzione cinese che storia avrebbe?
La storia, per entrambi, è nelle proprie aziende e nei propri calibri.
Non facciamo politica a spese degli orologi, perché ricordiamoci che noi siamo gli inventori della Mafia.
Abbiamo sempre condannato gli stereotipi ed adesso li applichiamo agli altri?
In realtà un atteggiamento tipico, vedasi le derisioni dei migranti che "arrivano con gli iPhone", detto in Italia, dove abbiamo dimenticato di essere popolo di migranti.
cuoccimix ha scritto: ↑6 giu 2024, 22:40
mrcorso ha scritto: ↑6 giu 2024, 20:35
hai ragione.
I prezzi seguono delle logiche demenziali...il banana è la punta dell'iceberg:
-Medical 500 euro
-Pink 300 euro
-Big0 120 euro
-3133 a caso li trovi a 150 senza i pulsanti...300 se suono in casa Sturmanskie
-Slava CCCP scalperati su catawiki a 4 volte il prezzo dell'offerta.
Io sono un accumulatore di orologi dell'ultima ora, purtroppo. E pago lo scotto del meccanismo perverso che hai descritto perfettamente.
Compro orologi che metto, anche i russi... Ma a volte mi fermo e non spendo...
Alcuni mi piacciono, ma hanno dei prezzi demenziali per due motivi (a mio parere)
1. Costano esageratamente troppo rispetto ai contenuti e spesso sono conciato malino (almeno quelli che vedi su internet)
2. Si perde il punto chiamiamolo filosofico dell'orologeria russa.. si perde quell'utilitarismo che pervade tutta la produzione russa.
L'orologeria russa è morta, lunga vita all'orologeria russa.
Non solo. Oggi ho visto anche un Komandirskie 34x con un rarissimo quadrante Gagarin, venduto da un utente straniero. Lo vendeva a 1500 EURO. Hai capito bene: un comune Komandirskie 34x, solo con un quadrante raro, a 1500 euro. Ovviamente da vedere se si venderà. Se si vende, allora posso dire "l'orologeria russa è morta e sepolta".
Dici bene: da essere la branca con maggior contenuti rispetto al prezzo, è diventata quella con il PEGGIORE rapporto in tal senso. Chi se lo sarebbe mai aspettato. Perchè quando trovi un cacchio di Slava rosa (orologio che, ricordiamolo, era ed è supereconomico) a 300 euro, cifra con cui ti fai un crono cinese di quelli cazzuti, vuol dire che la ragion d'essere di tale branca è davvero finita.
[...]
Dagli in mano un pezzo raro cinese e vediamo che prezzo fa.
I pezzi rari lasciamoli agli altri.
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"Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre" - Albert Einstein