L'orologeria (russa) è morta.
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L'orologeria (russa) è morta.
Inizio questo post parafrasando il nome di un noto canale Youtube. Siamo nel 2024, la situazione generale è ormai di piena decadenza. Le spiagge diventano per pochi, le città si gentrificano, ciò che prima era scontato, oggi non lo è più. Quest' ultimo concetto è pur normale in fondo. Ma ormai sembra che i cambiamenti, rare eccezioni a parte, siano sempre verso il peggio, in tutti i campi. Se non hai un conto in banca a fisarmonica, s'intende.
Inizio prendendo come spunto il Banana. Non mi ha mai attratto, l'ho sempre considerato una versione poco piacevole del classico Amphibia 2409, me ne sono fatti passare sotto al naso decine e decine, perchè non mi piacevano, punto e basta. Ok, feci la corte a quello di Alessio, ma solo perchè era intonso e poteva essere un ragionevole diversivo. Solo un 5-6 anni fa mi sono forzato a prenderne uno messo maluccio, e già 40 euro mi sembravano troppi. Bene. Questo qui sotto è stato messo in vendita a 600 EURO. E la gente sembra apprezzare. Non so se verrà venduto: tendo ad essere pessimista, quindi posso iniziare il mio discorso.
Premetto che è inutile fare la solita tiritera da boomer, della serie “ai miei tempi”. Sovente mi capita di farlo, lo ammetto, e probabilmente lo sto facendo anche adesso. Tuttavia, vedendo un comune Amphibia in vendita a 600 dollari, occorre ammettere che, parafrasando Berlinguer, la “spinta rivoluzionaria” dell'orologeria russa è definitivamente esaurita.
Qual'era questa “spinta rivoluzionaria”? Era l'avere una storia e un senso, nei confini di ciò per cui era stata concepita, e allo stesso tempo era accessibile da tutti, ma proprio da tutti. Poche branche orologiaie hanno avuto questi due concetti (storia ed accessibilità) allo stesso tempo: di solito si inizia da subito a capitalizzare la prima. I segnatempo russi costavano relativamente poco perchè concepiti per avere una funzione basica. Ma anche negli anni successivi all'URSS, il ruolo dell'orologeria russa rimaneva quello di alternativa di pensiero. Anche nelle versioni più moderne, infatti, gli orologi russi continuavano ad avere il loro punto di forza nell'essere pieni di significato ed accessibili allo stesso tempo.
Col tempo, tuttavia, le cose hanno iniziato a cambiare. I prezzi di molti modelli, sia nuovi che usati, hanno iniziato a salire. Hanno iniziato ad apparire nuovi modelli e serie limitate, io stesso ne ho prese alcune, e anche se i prezzi erano più alti, rimanevano comunque accessibili.
Oggi siamo entrati in un'altra era. Si specula ormai su tutto, chi ci prova e non ci riesce, chi lo fa con metodo. Siamo entrati nell'era in cui tutti, in questa parte dell'emisfero, cercano di trarre “maggiore valore aggiunto”. Ovvero: cose destinate a pochi, ma con profitti altissimi. Si dirà: sono orologi, mica cibo. Il che è giusto. Peccato che stia succedendo lo stesso per tutto. L'olio, per esempio: raddoppiato di prezzo. Prima ne usufruivano le famiglie italiane per mangiare. Ora c'è l'americano ricco e turista che lo paga bene, quindi lo mandiamo lì e gli altri si adeguino. “E' il mercato”, ti dicono. Te lo dicono da anni e anni, sempre. Comanda il mercato, e solo lui. Avrebbe anche un senso. Ma avviene in senso restrittivo anziché estensivo. Tutto ciò che ha un minimo plusvalore sta venendo gentrificato, anziché popolarizzato.
In tal senso, l'orologeria russa non ha ormai più molto senso, come peraltro quella giapponese. Nata per uno scopo, ne sta perseguendo involontariamente un altro, diventando anche lei un giocattolo per ricchi. Si dirà: cosa vuoi che siano 50, 100, 200 euro per un orologio. Ma se ami collezionarne diversi, non lo è affatto. Allora: collezionane pochi. Sì, ma non è la stessa cosa Si potrà dire di tutto, che adesso sono apprezzati, che è meglio che sia così, che costino di più, il mercato, eccetera eccetera. Sono anni che sento le solite cose: il collezionista high end, dopo aver disprezzato per anni, quando percepisce il “plusvalore” di qualcosa, se ne appropria e inizia una guerra ideologica di principio per giustificare l'appropriazione unilaterale di quel qualcosa. Se ci pensiamo, è accaduto per anni con terre, popoli, esseri umani, insomma, Ma qui rischio di dilungarmi troppo.
Chiariamoci: continuerò a seguire e collezionare gli orologi russi, sia pure in scala enormemente ridotta. Ma, come detto, la spinta a collezionarli (chiusasi anche la fonte dei siti di vendita russi) è venuta meno. Forse perchè ho già parecchi pezzi, ormai...ma se dovessi comprarli oggi, con i prezzi attuali non li comprerei comunque.
Finisco questo pippone con un orologio che non ha esaurito la sua “spinta rivoluzionaria”. Un crono ruote a colonne, bello, semplice, significante, che da quasi 20 anni viene venduto allo stesso prezzo, cioè 120 euro. Contro i 600 richiesti per quel vecchio feticcio russo solo tempo. I cinesi, anziché puntare sulla gentrificazione dei beni, puntano ancora sulla loro diffusione di massa. Far comandare il mercato, sì, ma in modo intelligente. E mi sa tanto che hanno ragione loro.
Inizio prendendo come spunto il Banana. Non mi ha mai attratto, l'ho sempre considerato una versione poco piacevole del classico Amphibia 2409, me ne sono fatti passare sotto al naso decine e decine, perchè non mi piacevano, punto e basta. Ok, feci la corte a quello di Alessio, ma solo perchè era intonso e poteva essere un ragionevole diversivo. Solo un 5-6 anni fa mi sono forzato a prenderne uno messo maluccio, e già 40 euro mi sembravano troppi. Bene. Questo qui sotto è stato messo in vendita a 600 EURO. E la gente sembra apprezzare. Non so se verrà venduto: tendo ad essere pessimista, quindi posso iniziare il mio discorso.
Premetto che è inutile fare la solita tiritera da boomer, della serie “ai miei tempi”. Sovente mi capita di farlo, lo ammetto, e probabilmente lo sto facendo anche adesso. Tuttavia, vedendo un comune Amphibia in vendita a 600 dollari, occorre ammettere che, parafrasando Berlinguer, la “spinta rivoluzionaria” dell'orologeria russa è definitivamente esaurita.
Qual'era questa “spinta rivoluzionaria”? Era l'avere una storia e un senso, nei confini di ciò per cui era stata concepita, e allo stesso tempo era accessibile da tutti, ma proprio da tutti. Poche branche orologiaie hanno avuto questi due concetti (storia ed accessibilità) allo stesso tempo: di solito si inizia da subito a capitalizzare la prima. I segnatempo russi costavano relativamente poco perchè concepiti per avere una funzione basica. Ma anche negli anni successivi all'URSS, il ruolo dell'orologeria russa rimaneva quello di alternativa di pensiero. Anche nelle versioni più moderne, infatti, gli orologi russi continuavano ad avere il loro punto di forza nell'essere pieni di significato ed accessibili allo stesso tempo.
Col tempo, tuttavia, le cose hanno iniziato a cambiare. I prezzi di molti modelli, sia nuovi che usati, hanno iniziato a salire. Hanno iniziato ad apparire nuovi modelli e serie limitate, io stesso ne ho prese alcune, e anche se i prezzi erano più alti, rimanevano comunque accessibili.
Oggi siamo entrati in un'altra era. Si specula ormai su tutto, chi ci prova e non ci riesce, chi lo fa con metodo. Siamo entrati nell'era in cui tutti, in questa parte dell'emisfero, cercano di trarre “maggiore valore aggiunto”. Ovvero: cose destinate a pochi, ma con profitti altissimi. Si dirà: sono orologi, mica cibo. Il che è giusto. Peccato che stia succedendo lo stesso per tutto. L'olio, per esempio: raddoppiato di prezzo. Prima ne usufruivano le famiglie italiane per mangiare. Ora c'è l'americano ricco e turista che lo paga bene, quindi lo mandiamo lì e gli altri si adeguino. “E' il mercato”, ti dicono. Te lo dicono da anni e anni, sempre. Comanda il mercato, e solo lui. Avrebbe anche un senso. Ma avviene in senso restrittivo anziché estensivo. Tutto ciò che ha un minimo plusvalore sta venendo gentrificato, anziché popolarizzato.
In tal senso, l'orologeria russa non ha ormai più molto senso, come peraltro quella giapponese. Nata per uno scopo, ne sta perseguendo involontariamente un altro, diventando anche lei un giocattolo per ricchi. Si dirà: cosa vuoi che siano 50, 100, 200 euro per un orologio. Ma se ami collezionarne diversi, non lo è affatto. Allora: collezionane pochi. Sì, ma non è la stessa cosa Si potrà dire di tutto, che adesso sono apprezzati, che è meglio che sia così, che costino di più, il mercato, eccetera eccetera. Sono anni che sento le solite cose: il collezionista high end, dopo aver disprezzato per anni, quando percepisce il “plusvalore” di qualcosa, se ne appropria e inizia una guerra ideologica di principio per giustificare l'appropriazione unilaterale di quel qualcosa. Se ci pensiamo, è accaduto per anni con terre, popoli, esseri umani, insomma, Ma qui rischio di dilungarmi troppo.
Chiariamoci: continuerò a seguire e collezionare gli orologi russi, sia pure in scala enormemente ridotta. Ma, come detto, la spinta a collezionarli (chiusasi anche la fonte dei siti di vendita russi) è venuta meno. Forse perchè ho già parecchi pezzi, ormai...ma se dovessi comprarli oggi, con i prezzi attuali non li comprerei comunque.
Finisco questo pippone con un orologio che non ha esaurito la sua “spinta rivoluzionaria”. Un crono ruote a colonne, bello, semplice, significante, che da quasi 20 anni viene venduto allo stesso prezzo, cioè 120 euro. Contro i 600 richiesti per quel vecchio feticcio russo solo tempo. I cinesi, anziché puntare sulla gentrificazione dei beni, puntano ancora sulla loro diffusione di massa. Far comandare il mercato, sì, ma in modo intelligente. E mi sa tanto che hanno ragione loro.
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Re: L'orologeria (russa) è morta.
hai ragione.
I prezzi seguono delle logiche demenziali...il banana è la punta dell'iceberg:
-Medical 500 euro
-Pink 300 euro
-Big0 120 euro
-3133 a caso li trovi a 150 senza i pulsanti...300 se suono in casa Sturmanskie
-Slava CCCP scalperati su catawiki a 4 volte il prezzo dell'offerta.
Io sono un accumulatore di orologi dell'ultima ora, purtroppo. E pago lo scotto del meccanismo perverso che hai descritto perfettamente.
Compro orologi che metto, anche i russi... Ma a volte mi fermo e non spendo...
Alcuni mi piacciono, ma hanno dei prezzi demenziali per due motivi (a mio parere)
1. Costano esageratamente troppo rispetto ai contenuti e spesso sono conciato malino (almeno quelli che vedi su internet)
2. Si perde il punto chiamiamolo filosofico dell'orologeria russa.. si perde quell'utilitarismo che pervade tutta la produzione russa.
L'orologeria russa è morta, lunga vita all'orologeria russa.
I prezzi seguono delle logiche demenziali...il banana è la punta dell'iceberg:
-Medical 500 euro
-Pink 300 euro
-Big0 120 euro
-3133 a caso li trovi a 150 senza i pulsanti...300 se suono in casa Sturmanskie
-Slava CCCP scalperati su catawiki a 4 volte il prezzo dell'offerta.
Io sono un accumulatore di orologi dell'ultima ora, purtroppo. E pago lo scotto del meccanismo perverso che hai descritto perfettamente.
Compro orologi che metto, anche i russi... Ma a volte mi fermo e non spendo...
Alcuni mi piacciono, ma hanno dei prezzi demenziali per due motivi (a mio parere)
1. Costano esageratamente troppo rispetto ai contenuti e spesso sono conciato malino (almeno quelli che vedi su internet)
2. Si perde il punto chiamiamolo filosofico dell'orologeria russa.. si perde quell'utilitarismo che pervade tutta la produzione russa.
L'orologeria russa è morta, lunga vita all'orologeria russa.
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Francesco
Francesco
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Re: L'orologeria (russa) è morta.
L'orologeria russa non ha più una storia da raccontare perchè è la Russia a non avere più una storia, a meno che non si pensi che fra un decennio verranno fatti orologi in ricordo di quello che stà facendo ora (non solo lei eh!), anche ai tempi della guerra fredda era il nemico si, ma aveva un suo fascino eroico e misterioso che a potuto sfruttare fino alla caduta del muro, dopo si è annacquata con tutto quello che ha portato l'occidente ed oggi le nuove produzioni si sono appiattite per andare incontro al massimo profitto ma perdendo l'anima.
Per quanto riguarda il voler ricavare il massimo profitto, cosa c'è da stupirsi? ormai chiunque tenta di vendere online o sui social qualunque cosa, anche le proprie conoscenze, ottenendo spesso risultati minimi.
Per quanto riguarda il voler ricavare il massimo profitto, cosa c'è da stupirsi? ormai chiunque tenta di vendere online o sui social qualunque cosa, anche le proprie conoscenze, ottenendo spesso risultati minimi.
Walter
...adeguarsi, reagire e combattere....
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Re: L'orologeria (russa) è morta.
Non solo. Oggi ho visto anche un Komandirskie 34x con un rarissimo quadrante Gagarin, venduto da un utente straniero. Lo vendeva a 1500 EURO. Hai capito bene: un comune Komandirskie 34x, solo con un quadrante raro, a 1500 euro. Ovviamente da vedere se si venderà. Se si vende, allora posso dire "l'orologeria russa è morta e sepolta".mrcorso ha scritto: 6 giu 2024, 20:35 hai ragione.
I prezzi seguono delle logiche demenziali...il banana è la punta dell'iceberg:
-Medical 500 euro
-Pink 300 euro
-Big0 120 euro
-3133 a caso li trovi a 150 senza i pulsanti...300 se suono in casa Sturmanskie
-Slava CCCP scalperati su catawiki a 4 volte il prezzo dell'offerta.
Io sono un accumulatore di orologi dell'ultima ora, purtroppo. E pago lo scotto del meccanismo perverso che hai descritto perfettamente.
Compro orologi che metto, anche i russi... Ma a volte mi fermo e non spendo...
Alcuni mi piacciono, ma hanno dei prezzi demenziali per due motivi (a mio parere)
1. Costano esageratamente troppo rispetto ai contenuti e spesso sono conciato malino (almeno quelli che vedi su internet)
2. Si perde il punto chiamiamolo filosofico dell'orologeria russa.. si perde quell'utilitarismo che pervade tutta la produzione russa.
L'orologeria russa è morta, lunga vita all'orologeria russa.
Dici bene: da essere la branca con maggior contenuti rispetto al prezzo, è diventata quella con il PEGGIORE rapporto in tal senso. Chi se lo sarebbe mai aspettato. Perchè quando trovi un cacchio di Slava rosa (orologio che, ricordiamolo, era ed è supereconomico) a 300 euro, cifra con cui ti fai un crono cinese di quelli cazzuti, vuol dire che la ragion d'essere di tale branca è davvero finita.
Rimangono dei modelli non apprezzati, poco richiesti, di altre Case "minori" come Luch per esempio, sempre roba spartana ed economica, ma ormai è raro trovarli sotto i 50 euro, anche se si tratta di roba sottotono. A quella cifra, per dire, trovi dei cinesi bellissimi con 6497 / ST36 oppure NH 35 in titanio!
Insomma, sotto questo profilo il "de profundis" per il collezionismo di russi è inequivocabile.
Che poi in realtà si sia allargata la loro utenza è secondario. Molto probabilmente saremo in pochi a pensarla così.
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Re: L'orologeria (russa) è morta.
In realtà anche il "purismo sovietico" è parte di questo processo. Molti modelli sovietici sono stati prodotti anche dopo, spesso immutati, e comunque i modelli nuovi rimanevano degli eccellenti entry level. Io ho ricominciato a collezionare russi nel 2001 con un Poljot Aviator 3133, all'epoca era un bellissimo orologio (anche se con qualche rogna) a un prezzo eccellente...170 euro. Certo, era copia Fortis moderna, ma era sempre fatto con il vecchio cuore sovietico....e poi ricordava incidentalmente gli strumenti aeronautici Achs-1. Ora costano 10 volte tanto, senza una reale giustificazione o particolari valori aggiunti.Trash ha scritto: 6 giu 2024, 22:39 L'orologeria russa non ha più una storia da raccontare perchè è la Russia a non avere più una storia, a meno che non si pensi che fra un decennio verranno fatti orologi in ricordo di quello che stà facendo ora (non solo lei eh!), anche ai tempi della guerra fredda era il nemico si, ma aveva un suo fascino eroico e misterioso che a potuto sfruttare fino alla caduta del muro, dopo si è annacquata con tutto quello che ha portato l'occidente ed oggi le nuove produzioni si sono appiattite per andare incontro al massimo profitto ma perdendo l'anima.
Diciamo pure che avrei tranquillamente continuato a collezionare russi anche moderni, se tutti non avessero perso la brocca. Fra l'altro Vostok in patria continua ad avere prezzi più che ottimi, ma ovviamente non possiamo comprare nulla (almeno direttamente e a quei prezzi).
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Re: L'orologeria (russa) è morta.
L'orologeria russa è finita: quale?
È sicuramente finita l'orologeria degli "straccioni" polacchi che venivano in Italia a trovare il loro Papa, senza valuta, ma carichi di mercanzie.
Sono finiti i viaggi nell'Est Europa o nella Russia con il bagagliaio vuoto all'andata e stracolmo al ritorno: mi pare ne avesse parlato anche un utente storico del forum e comunque era stata pizzicata anche la Scala. Ed erano oggetti che poi finivano in vendita.
Forse eravamo meno avidi? Non so.
Si sono evoluti i tempi della Russia grande mercato a cielo aperto: Poco prima del 2022, avevo agganciato un venditore su Avito, che aggiornava i prezzi a seconda dell'andamento del rublo sul dollaro.
Non proprio uno sprovveduto.
Il modello capitalistico ha trionfato, cerchiamo sempre l'utile e non vogliamo che lo facciano i russi?
I russi non sono diversi da noi.
Andiamo a vedere i prezzi di listino della Poljot International: non erano da due lire.
Sia chiaro, uso questa occasione per rispondere ad una questione che in modo ricorrente si ripropone, non è una risposta all'opener.
Tanti russofili rimpiangono i vecchi e gloriosi tempi: non ho mai capito gloriosi per chi, forse per loro. Di sicuro non per l'industria orologiera russa che fallì per 2/3.
Sicuramente era una soddisfazione comprare crono in condizioni pari al nuovo a quanto: 80 euro o 50 euro?
Erano una soddisfazione fare come i novelli Cristoforo Colombo che sbarcando nelle Americhe ricevevano lingotti d'oro per paccottiglia e pure gli dicevano grazie.
Oppure compravano casse di fondi di magazzino da orologerie fallite per la crisi dovuta ai quarzi.
Mercanti a cui, va detto, bisogna dare merito per essersi cercati l'occasione.
Alla Poljot, come accennato, avevano provato a darsi un tono, ma sono falliti.
Quando c'è stata la svolta?
Con Meranom, venditore osannato dalle comunità russofile.
Aveva visto il potenziale, aveva assunto l'accortezza di comunicare in inglese e non in cirillico ed ha iniziato a fare serie speciali che avevano successo , che costavano ogni volta di più e che ogni volte andavano esaurite.
Ha innescato quel meccanismo per cui clienti che prima di allora avevano guardato altrove, hanno rivolto l'attenzione sui russi.
Perché qui parliamo del costo dei russi, ma avete visto i prezzi dei Seiko?
Quanto costa il prodotto di un microbrand di cui tra 10 anni nessuno si ricorderà più il nome?
Uno youtuber ha messo in vendita un proprio orologio a più di 1k: sì, qualcuno ha storto il naso, ma "è il mercato, ci sono costi di sviluppo, etc. etc.".
Però se lo fanno i russi, allora non va bene, è una delusione.
Allora, distinguiamo:
1) i problemi della società, intesa come noi
2) l'azione di un'azienda
Parliamo del primo punto.
Lo vedo anche nel mercato delle auto usate: c'è un modello, l'ultimo Jimny versione 4 posti, che usato è venduto a più di quanto fu comprato.
Il motivo è commerciale: l'hanno prodotto per poco, sostituito dalla versione autocarro.
Quando qualcuno brontola, la risposta è che "è il mercato".
Tutti ci lagniamo con i petrolieri perché quando scoppia una bomba in Arabia, 5 minuti dopo aumenta il prezzo alla pompa, ma sono convinto che molto di quelli, se fossero petrolieri, farebbero lo stesso.
Ma in questo, l'orologeria russa, intesa come aziende, non c'entra.
Andiamo nel punto 2).
A parte che oggi comprare un orologio russo nuovo dalla Russia è impossibile, se ci fosse un aliexpress russo, quanto costerebbe un Amphibia base?
Vediamo il Амфибия 2416.00/150346: 4672 rubli, che al cambio attuale fanno 48 euro.
Mettiamo 10 euro di spedizione (su aliexpress compresa), il conteggio dell'IVA e fanno 61 euro, più spedizione a parte. E' troppo?
Ma l'aliexpress dell'orologeria russa non c'è mai stata.
Devi rivolgerti ad intermediari che si fanno pagare quanto più ti agevolano l'acquisto. Meranom lo propone a 83 euro, a cui dobbiamo aggiungere l'IVA, il trasporto, ma sopratutto, essendo acquisto extra UE non regolamentato come aliexpress, dobbiamo sperare che non ci siano intoppi della procedura.
Mi pare su ebay di averlo visto a 120 euro, credo da venditore professionista (con tutto ciò che fiscalmente ne consegue).
Oppure guardiamo il Red Sea 2416/ 040690: Meranom lo propone a 230 euro, il negozio ufficiale a a 170 euro. Lo comprai nel settembre del 2017, su suggerimento di Daniele, a 207 euro, da Meranom
E già stiamo parlando di una serie che a molti russofili non piaceva, perché.... si sa:
a) se un orologio russo nuovo si discosta troppo dalle produzioni precedenti, "non rispetta la tradizione" (comunque costa troppo)
b) se un orologio russo nuovo è simile alle produzioni precedenti, allora è "bello", ma mi compro il vintage che costa meno
Ora dal 2022 cos'è successo: che se vuoi un orologio nuovo devi rivolgerti a distributori europei che da sempre applicano prezzi "europei".
Tra parentesi, sono gli stessi che nei forum mostrarono lacrime per il fallimento Poljot (MakTime), affrettandosi, anche lì, a dire che i poljot 3133 sarebbero stati sempre meno e subito si innescò una bolla speculativa per cui i poljot 3133 si impennarono di prezzo.
L'aumento dei prezzi ha fattori nostri locali.
Restando in ambito privato, oggi qualunque idiota che vende può informarsi.
Una volta internet era meno diffuso, ma questo è una conseguenza dei tempi, non una colpa dell'orologeria russa.
Un Moldavo può sbirciare internet, vedere a quanto un milanese mette in vendita il modello X e proporre lo stesso prezzo: non importa che X ha un valore diverso nelle due realtà, perché il mondo "è globale".
A parte che il Seagull 1963, meccanico, a 120 euro non l'ho mai visto (ma ho visto a 100 delle truffe, per cui ti mandavano il quarzo) neanche da aliexpress, acquistalo tramite un intermediario nostrano e non lo trovi a 120 euro.
L'orologio del Grande Condottiero che hai trovato a 14 euro, nei nostri mercatini online a quanto lo propongono? Facciamo 50 euro? Venditore privato.
Sono d'accordo che nei nostri portafogli, l'orologeria cinese ha preso il posto di quella russa, ma non è quella russa.
Cambiano i materiali, cambiano i calibri.
Quello che "ti frega" è che la scarsità di reperibilità di modelli nuovi, tiene alto il prezzo di quelli vecchi.
Ci sono tanti modelli, quando la massa è disposta a spendere troppo per te, devi orientarti su altro.
2) la produzione cinese che storia avrebbe?
La storia, per entrambi, è nelle proprie aziende e nei propri calibri.
Non facciamo politica a spese degli orologi, perché ricordiamoci che noi siamo gli inventori della Mafia.
Abbiamo sempre condannato gli stereotipi ed adesso li applichiamo agli altri?
In realtà un atteggiamento tipico, vedasi le derisioni dei migranti che "arrivano con gli iPhone", detto in Italia, dove abbiamo dimenticato di essere popolo di migranti.
I pezzi rari lasciamoli agli altri.
È sicuramente finita l'orologeria degli "straccioni" polacchi che venivano in Italia a trovare il loro Papa, senza valuta, ma carichi di mercanzie.
Sono finiti i viaggi nell'Est Europa o nella Russia con il bagagliaio vuoto all'andata e stracolmo al ritorno: mi pare ne avesse parlato anche un utente storico del forum e comunque era stata pizzicata anche la Scala. Ed erano oggetti che poi finivano in vendita.
Forse eravamo meno avidi? Non so.
Si sono evoluti i tempi della Russia grande mercato a cielo aperto: Poco prima del 2022, avevo agganciato un venditore su Avito, che aggiornava i prezzi a seconda dell'andamento del rublo sul dollaro.
Non proprio uno sprovveduto.
Il modello capitalistico ha trionfato, cerchiamo sempre l'utile e non vogliamo che lo facciano i russi?
I russi non sono diversi da noi.
Andiamo a vedere i prezzi di listino della Poljot International: non erano da due lire.
Sia chiaro, uso questa occasione per rispondere ad una questione che in modo ricorrente si ripropone, non è una risposta all'opener.
Tanti russofili rimpiangono i vecchi e gloriosi tempi: non ho mai capito gloriosi per chi, forse per loro. Di sicuro non per l'industria orologiera russa che fallì per 2/3.
Sicuramente era una soddisfazione comprare crono in condizioni pari al nuovo a quanto: 80 euro o 50 euro?
Erano una soddisfazione fare come i novelli Cristoforo Colombo che sbarcando nelle Americhe ricevevano lingotti d'oro per paccottiglia e pure gli dicevano grazie.
Oppure compravano casse di fondi di magazzino da orologerie fallite per la crisi dovuta ai quarzi.
Mercanti a cui, va detto, bisogna dare merito per essersi cercati l'occasione.
Alla Poljot, come accennato, avevano provato a darsi un tono, ma sono falliti.
Quando c'è stata la svolta?
Con Meranom, venditore osannato dalle comunità russofile.
Aveva visto il potenziale, aveva assunto l'accortezza di comunicare in inglese e non in cirillico ed ha iniziato a fare serie speciali che avevano successo , che costavano ogni volta di più e che ogni volte andavano esaurite.
Ha innescato quel meccanismo per cui clienti che prima di allora avevano guardato altrove, hanno rivolto l'attenzione sui russi.
Perché qui parliamo del costo dei russi, ma avete visto i prezzi dei Seiko?
Quanto costa il prodotto di un microbrand di cui tra 10 anni nessuno si ricorderà più il nome?
Uno youtuber ha messo in vendita un proprio orologio a più di 1k: sì, qualcuno ha storto il naso, ma "è il mercato, ci sono costi di sviluppo, etc. etc.".
Però se lo fanno i russi, allora non va bene, è una delusione.
Allora, distinguiamo:
1) i problemi della società, intesa come noi
2) l'azione di un'azienda
Parliamo del primo punto.
Lo vedo anche nel mercato delle auto usate: c'è un modello, l'ultimo Jimny versione 4 posti, che usato è venduto a più di quanto fu comprato.
Il motivo è commerciale: l'hanno prodotto per poco, sostituito dalla versione autocarro.
Quando qualcuno brontola, la risposta è che "è il mercato".
Tutti ci lagniamo con i petrolieri perché quando scoppia una bomba in Arabia, 5 minuti dopo aumenta il prezzo alla pompa, ma sono convinto che molto di quelli, se fossero petrolieri, farebbero lo stesso.
Ma in questo, l'orologeria russa, intesa come aziende, non c'entra.
Andiamo nel punto 2).
A parte che oggi comprare un orologio russo nuovo dalla Russia è impossibile, se ci fosse un aliexpress russo, quanto costerebbe un Amphibia base?
Vediamo il Амфибия 2416.00/150346: 4672 rubli, che al cambio attuale fanno 48 euro.
Mettiamo 10 euro di spedizione (su aliexpress compresa), il conteggio dell'IVA e fanno 61 euro, più spedizione a parte. E' troppo?
Ma l'aliexpress dell'orologeria russa non c'è mai stata.
Devi rivolgerti ad intermediari che si fanno pagare quanto più ti agevolano l'acquisto. Meranom lo propone a 83 euro, a cui dobbiamo aggiungere l'IVA, il trasporto, ma sopratutto, essendo acquisto extra UE non regolamentato come aliexpress, dobbiamo sperare che non ci siano intoppi della procedura.
Mi pare su ebay di averlo visto a 120 euro, credo da venditore professionista (con tutto ciò che fiscalmente ne consegue).
Oppure guardiamo il Red Sea 2416/ 040690: Meranom lo propone a 230 euro, il negozio ufficiale a a 170 euro. Lo comprai nel settembre del 2017, su suggerimento di Daniele, a 207 euro, da Meranom
E già stiamo parlando di una serie che a molti russofili non piaceva, perché.... si sa:
a) se un orologio russo nuovo si discosta troppo dalle produzioni precedenti, "non rispetta la tradizione" (comunque costa troppo)
b) se un orologio russo nuovo è simile alle produzioni precedenti, allora è "bello", ma mi compro il vintage che costa meno
Ora dal 2022 cos'è successo: che se vuoi un orologio nuovo devi rivolgerti a distributori europei che da sempre applicano prezzi "europei".
Tra parentesi, sono gli stessi che nei forum mostrarono lacrime per il fallimento Poljot (MakTime), affrettandosi, anche lì, a dire che i poljot 3133 sarebbero stati sempre meno e subito si innescò una bolla speculativa per cui i poljot 3133 si impennarono di prezzo.
L'aumento dei prezzi ha fattori nostri locali.
Restando in ambito privato, oggi qualunque idiota che vende può informarsi.
Una volta internet era meno diffuso, ma questo è una conseguenza dei tempi, non una colpa dell'orologeria russa.
Un Moldavo può sbirciare internet, vedere a quanto un milanese mette in vendita il modello X e proporre lo stesso prezzo: non importa che X ha un valore diverso nelle due realtà, perché il mondo "è globale".
A parte che il Seagull 1963, meccanico, a 120 euro non l'ho mai visto (ma ho visto a 100 delle truffe, per cui ti mandavano il quarzo) neanche da aliexpress, acquistalo tramite un intermediario nostrano e non lo trovi a 120 euro.
L'orologio del Grande Condottiero che hai trovato a 14 euro, nei nostri mercatini online a quanto lo propongono? Facciamo 50 euro? Venditore privato.
Sono d'accordo che nei nostri portafogli, l'orologeria cinese ha preso il posto di quella russa, ma non è quella russa.
Cambiano i materiali, cambiano i calibri.
Chi fa impresa non fa filosofia: vale per chi vende e per chi produce. Il privato, per il discorso fatto sopra, fa peggio di chi fa impresa: tanto che gliene frega, per vivere fa altro.mrcorso ha scritto: 6 giu 2024, 20:35 [..]
2. Si perde il punto chiamiamolo filosofico dell'orologeria russa.. si perde quell'utilitarismo che pervade tutta la produzione russa.
L'orologeria russa è morta, lunga vita all'orologeria russa.
Quello che "ti frega" è che la scarsità di reperibilità di modelli nuovi, tiene alto il prezzo di quelli vecchi.
Ci sono tanti modelli, quando la massa è disposta a spendere troppo per te, devi orientarti su altro.
1) il massimo profitto lo fa il mercante che fece razzia nel 1990 dei fondi di magazzino nelle orologerie e non può farla l'azienda russa? Che poi facciano pezzi per tutti le tasche, l'ho scritto e mostrato.Trash ha scritto: 6 giu 2024, 22:39 L'orologeria russa non ha più una storia da raccontare perchè è la Russia a non avere più una storia, a meno che non si pensi che fra un decennio verranno fatti orologi in ricordo di quello che stà facendo ora (non solo lei eh!), anche ai tempi della guerra fredda era il nemico si, ma aveva un suo fascino eroico e misterioso che a potuto sfruttare fino alla caduta del muro, dopo si è annacquata con tutto quello che ha portato l'occidente ed oggi le nuove produzioni si sono appiattite per andare incontro al massimo profitto ma perdendo l'anima.
Per quanto riguarda il voler ricavare il massimo profitto, cosa c'è da stupirsi? ormai chiunque tenta di vendere online o sui social qualunque cosa, anche le proprie conoscenze, ottenendo spesso risultati minimi.
2) la produzione cinese che storia avrebbe?
La storia, per entrambi, è nelle proprie aziende e nei propri calibri.
Non facciamo politica a spese degli orologi, perché ricordiamoci che noi siamo gli inventori della Mafia.
Abbiamo sempre condannato gli stereotipi ed adesso li applichiamo agli altri?
In realtà un atteggiamento tipico, vedasi le derisioni dei migranti che "arrivano con gli iPhone", detto in Italia, dove abbiamo dimenticato di essere popolo di migranti.
Dagli in mano un pezzo raro cinese e vediamo che prezzo fa.cuoccimix ha scritto: 6 giu 2024, 22:40Non solo. Oggi ho visto anche un Komandirskie 34x con un rarissimo quadrante Gagarin, venduto da un utente straniero. Lo vendeva a 1500 EURO. Hai capito bene: un comune Komandirskie 34x, solo con un quadrante raro, a 1500 euro. Ovviamente da vedere se si venderà. Se si vende, allora posso dire "l'orologeria russa è morta e sepolta".mrcorso ha scritto: 6 giu 2024, 20:35 hai ragione.
I prezzi seguono delle logiche demenziali...il banana è la punta dell'iceberg:
-Medical 500 euro
-Pink 300 euro
-Big0 120 euro
-3133 a caso li trovi a 150 senza i pulsanti...300 se suono in casa Sturmanskie
-Slava CCCP scalperati su catawiki a 4 volte il prezzo dell'offerta.
Io sono un accumulatore di orologi dell'ultima ora, purtroppo. E pago lo scotto del meccanismo perverso che hai descritto perfettamente.
Compro orologi che metto, anche i russi... Ma a volte mi fermo e non spendo...
Alcuni mi piacciono, ma hanno dei prezzi demenziali per due motivi (a mio parere)
1. Costano esageratamente troppo rispetto ai contenuti e spesso sono conciato malino (almeno quelli che vedi su internet)
2. Si perde il punto chiamiamolo filosofico dell'orologeria russa.. si perde quell'utilitarismo che pervade tutta la produzione russa.
L'orologeria russa è morta, lunga vita all'orologeria russa.
Dici bene: da essere la branca con maggior contenuti rispetto al prezzo, è diventata quella con il PEGGIORE rapporto in tal senso. Chi se lo sarebbe mai aspettato. Perchè quando trovi un cacchio di Slava rosa (orologio che, ricordiamolo, era ed è supereconomico) a 300 euro, cifra con cui ti fai un crono cinese di quelli cazzuti, vuol dire che la ragion d'essere di tale branca è davvero finita.
[...]
I pezzi rari lasciamoli agli altri.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Re: L'orologeria (russa) è morta.
Ti do ragione su tutto, specifico una mia affermazione che, espressa per sintesi, non si è capita bene:
Tu stesso hai citato i seiko: c'è gente che compra a 400 euro gli skx per quello che ci sta intorno mica per i contenuti.... Non credo si possa negare che una parte della filosofia degli orologi russi era quella del sovietico utilitarismo, la "robustezza" e la semplicità a mò di utensile degli orologi, la loro accessibilità rispetto agli svizzeri...
2. non ci sono modelli nuovi?! ma se solo su meranom ci saranno 3000 referenze... su amazon italia se cerchi vostok trovi 216 referenze (varie, compresa vostok europe)
Ciò detto in effetti non sono aumentati solo i russi, sono aumentati tutti gli orologi e di un botto. Spero non regga come bolla, ma temo non scenderanno.
Un'altra cosa che mi preme ribadire è che oramai i vostok sono un mod brand quasi... la gente li compra e li modda, addirittura se li costruisce da 0 reperendo i pezzi in giro... qualcosa vorrà dire sul target che hanno oramai, voi cosa ne dite?
1. che domande, mica cerco la filosofia da un imprenditore: la filosofia (o il branding per usare un termine fiko) però, conta eccome per chi compra.finestraweb ha scritto: 7 giu 2024, 13:14Chi fa impresa non fa filosofia: vale per chi vende e per chi produce. Il privato, per il discorso fatto sopra, fa peggio di chi fa impresa: tanto che gliene frega, per vivere fa altro.mrcorso ha scritto: 6 giu 2024, 20:35
1. Costano esageratamente troppo rispetto ai contenuti e spesso sono conciato malino (almeno quelli che vedi su internet)
2. Si perde il punto chiamiamolo filosofico dell'orologeria russa.. si perde quell'utilitarismo che pervade tutta la produzione russa.
Quello che "ti frega" è che la scarsità di reperibilità di modelli nuovi, tiene alto il prezzo di quelli vecchi.
Ci sono tanti modelli, quando la massa è disposta a spendere troppo per te, devi orientarti su altro.
Tu stesso hai citato i seiko: c'è gente che compra a 400 euro gli skx per quello che ci sta intorno mica per i contenuti.... Non credo si possa negare che una parte della filosofia degli orologi russi era quella del sovietico utilitarismo, la "robustezza" e la semplicità a mò di utensile degli orologi, la loro accessibilità rispetto agli svizzeri...
2. non ci sono modelli nuovi?! ma se solo su meranom ci saranno 3000 referenze... su amazon italia se cerchi vostok trovi 216 referenze (varie, compresa vostok europe)
Ciò detto in effetti non sono aumentati solo i russi, sono aumentati tutti gli orologi e di un botto. Spero non regga come bolla, ma temo non scenderanno.
Un'altra cosa che mi preme ribadire è che oramai i vostok sono un mod brand quasi... la gente li compra e li modda, addirittura se li costruisce da 0 reperendo i pezzi in giro... qualcosa vorrà dire sul target che hanno oramai, voi cosa ne dite?
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Re: L'orologeria (russa) è morta.
"Traducendo" significa "posizionamento di mercato".mrcorso ha scritto: 7 giu 2024, 16:24 [...] Non credo si possa negare che una parte della filosofia degli orologi russi era quella del sovietico utilitarismo, la "robustezza" e la semplicità a mò di utensile degli orologi, la loro accessibilità rispetto agli svizzeri...[...]
La Poljot ha cercato di competere con gli svizzeri e non ci è riuscita (per tante ragioni).
Il discorso che fai tu è applicabile alla Vostok che, secondo me, continua a farlo (cioè non ha mai abbandonato la "fascia bassa") ed è per quello che ho mostrato il Амфибия 2416.00/150346, il primo dei due: un Amphiba "vecchia scuola".
Poi, se un orologio che loro venderebbero 71 euro, dal venditore in UE è proposto a 120 euro più spedizione, non è "colpa" loro.
Non puoi dirmi che è caro.
Se i cinesi offrono prodotti più belli, significa che preferisci quelli: nessun problema, ma non facciamo un discorso di prezzo.
A parte che, per mia ignoranza, non so se da Meranom ds può pagare.mrcorso ha scritto: 7 giu 2024, 16:24 [...]
2. non ci sono modelli nuovi?! ma se solo su meranom ci saranno 3000 referenze... su amazon italia se cerchi vostok trovi 216 referenze (varie, compresa vostok europe)
Avevo capito di no.
Paradossalmente quello che può vendertelo, si fa pagare la sua possibilità di venderlo.
Il discorso partiva dal confronto con l'orologeria cinese: vai su aliexpress e li compri, direttamente dai produttori o quasi, che a volte hanno anche depositi in UE.
Per l'orologeria russa non è mai stato così: o venditori UE con prezzi "europei" o la via crucis doganale.
Gente che prima moddava i Seiko, ora visto che sono aumentati si è diretta sui Vostok.
Non sono russofili, per me.
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Re: L'orologeria (russa) è morta.
Scusa, ma certo che è una quesitone di prezzo (lo dici anche tu: posizionamento di mercato)... passione, brand, fascino.. quello che vuoi, ma anche il prezzo è una caratteristica fondamentale di un qualsiasi tipo di collezionismo.finestraweb ha scritto: 7 giu 2024, 17:59"Traducendo" significa "posizionamento di mercato".mrcorso ha scritto: 7 giu 2024, 16:24 [...] Non credo si possa negare che una parte della filosofia degli orologi russi era quella del sovietico utilitarismo, la "robustezza" e la semplicità a mò di utensile degli orologi, la loro accessibilità rispetto agli svizzeri...[...]
...
Se i cinesi offrono prodotti più belli, significa che preferisci quelli: nessun problema, ma non facciamo un discorso di prezzo.
(non mi pare di aver scritto che i cinesi fanno orologi più belli, dopo mi rileggo, potrei aver scritto una cazzata)
io mi riferivo al vintage sulla questione dei prezzi.finestraweb ha scritto: 7 giu 2024, 17:59 La Poljot ha cercato di competere con gli svizzeri e non ci è riuscita (per tante ragioni).
Il discorso che fai tu è applicabile alla Vostok che, secondo me, continua a farlo (cioè non ha mai abbandonato la "fascia bassa") ed è per quello che ho mostrato il Амфибия 2416.00/150346, il primo dei due: un Amphiba "vecchia scuola".
Poi, se un orologio che loro venderebbero 71 euro, dal venditore in UE è proposto a 120 euro più spedizione, non è "colpa" loro.
Non puoi dirmi che è caro.
Per me gli attuali non sono cari nemmeno al prezzo di amazon in linea di massima. Semplicemente non è una soglia di mercato che mi interessa. Ad esempio un buyalov da 400 euro potrebbe anche valerli in linea di massima, ma a quel prezzo prendo altro: per come sono fatto io, s'intende
Quanto al vintage, permetterai che non voglio comprare a 100 euro un lattone anni 80, non revisionato (ad essere buoni), con le cromature sfatte e il rischio che se non chiedo a @Trash prendo una sòla assemblata ?
Quanto al nuovo ancora:
Per carità, sappiamo che importare costa... i costi si alzano (quasi del 50% nel tuo esempio) sul nuovo, il vintage è alle stelle: è ragionevole che uno faccia delle scelte a quel punto...
- non mi piace la filosofia (Trash)
- mi piacciono di più i cinesi (Cuoccimix, mi ci metto un po' anche io e ti candido alla partecipazione )
- dirotto sui microbrand (DaniLao)
ecc...
la questione del "vero russofilo" sarebbe un altro capitolo da aprire e immagino che voi che siete nell'ambiente da più tempo l'abbiate già aperta chiusa, tritata e ritritata.finestraweb ha scritto: 7 giu 2024, 17:59mrcorso ha scritto: 7 giu 2024, 16:24 [...]
2. non ci sono modelli nuovi?! ma se solo su meranom ci saranno 3000 referenze... su amazon italia se cerchi vostok trovi 216 referenze (varie, compresa vostok europe)finestraweb ha scritto: 7 giu 2024, 17:59Gente che prima moddava i Seiko, ora visto che sono aumentati si è diretta sui Vostok.
Non sono russofili, per me.
Comunque si, un modder non è necessariamente un cultore del brand. Non ci vedo nulla di male in ogni caso... è che mi spiace vedere un marchio che ha un minimo di storia e, piacciano o no, delle idee di design ridursi a quello per tutti i motivi che peraltro hai elencato perfettamente.
Nsomma alla fine precisavo per dire che c'hai raggione man...
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Re: L'orologeria (russa) è morta.
1)Io non ho mai detto che l'azienda Russa non debba trarre profitto dal commercio, lo faceva allora e lo deve fare ora, solo che ai tempi un orologio medioalto costava circa un terzo di uno stipendio di un ingegnere mentre ora se si esclude la Vostok, uno quasi non basta, per offrire quali novità poi?? vogliamo guardare la Raketa con due viti azzurrate e un quadrato nero? E poi come fai a paragonare le operazioni di "traffichini" svuota negozi con le attività di aziende?finestraweb ha scritto: 7 giu 2024, 13:141) il massimo profitto lo fa il mercante che fece razzia nel 1990 dei fondi di magazzino nelle orologerie e non può farla l'azienda russa? Che poi facciano pezzi per tutti le tasche, l'ho scritto e mostrato.Trash ha scritto: 6 giu 2024, 22:39 L'orologeria russa non ha più una storia da raccontare perchè è la Russia a non avere più una storia, a meno che non si pensi che fra un decennio verranno fatti orologi in ricordo di quello che stà facendo ora (non solo lei eh!), anche ai tempi della guerra fredda era il nemico si, ma aveva un suo fascino eroico e misterioso che a potuto sfruttare fino alla caduta del muro, dopo si è annacquata con tutto quello che ha portato l'occidente ed oggi le nuove produzioni si sono appiattite per andare incontro al massimo profitto ma perdendo l'anima.
Per quanto riguarda il voler ricavare il massimo profitto, cosa c'è da stupirsi? ormai chiunque tenta di vendere online o sui social qualunque cosa, anche le proprie conoscenze, ottenendo spesso risultati minimi.
2) la produzione cinese che storia avrebbe?
La storia, per entrambi, è nelle proprie aziende e nei propri calibri.
Non facciamo politica a spese degli orologi, perché ricordiamoci che noi siamo gli inventori della Mafia.
Abbiamo sempre condannato gli stereotipi ed adesso li applichiamo agli altri?
In realtà un atteggiamento tipico, vedasi le derisioni dei migranti che "arrivano con gli iPhone", detto in Italia, dove abbiamo dimenticato di essere popolo di migranti.
2)La produzione cinese a me non piace, quindi non la considero e non la conosco.
Per le ultime 4 righe ti invito a spiegarti meglio, perchè io non scrivo di politica nè apertamente nè in sottinteso, non applico stereotipi e soprattutto non assumo atteggiamenti tipici nei confronti dei migranti che "arrivano con glii Phone"
Quindi non sò cosa tu abbia letto nelle mie righe, ma si parlava di orologeria e te sei andato sul personale...spiegati gentilmente.
Walter
...adeguarsi, reagire e combattere....
...adeguarsi, reagire e combattere....