Il Radiotehnika e i suoi fratelli: i quarzi sovietici più belli o particolari
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Il Radiotehnika e i suoi fratelli: i quarzi sovietici più belli o particolari
Cari Soci,
questo post nasce da una foto nella quale mi sono imbattuto ieri in un articolo che non aveva niente a che vedere con l’orologeria ma che –procedendo di palo in frasca- mi ha condotto ad un piacevole approfondimento.
L’orologio, del quale non so nulla, ovvero quando e se sia stato prodotto è questo qua sotto
Un bell'affarone con un bel nottolone per la frequenza radio e tanto di auricolare prodotto dalla Radiotehnika
E che pare avesse parenti simili anche nel passato più remoto, tipo questo che vi faccio vedere con lo schema nella speranza che Zvezda o Cane ce ne possano costruire uno moderno dedicato al forum
Partendo da qua e procedendo di collegamento in collegamento sono finito su http://www.leningrad.su/museum/ un bel sito zeppo d’immagini (come talvolta parco d’informazioni) che vi invito a visitare e che racchiude una serie di meraviglie al quarzo che non posso sottrarmi dal farvi vedere.
Ok, i quarzi li guardiamo sempre storti per tutta una serie di motivi, non ultimo la difficoltà nel ripararli qualora gli prenda un malanno :-/
Non importa, ognuno ne avrà qualcuno in raccolta con la speranza che continui a marciare… e visti così tutti insieme in realtà fanno anche un bell’effetto e testimoniano l’impegno di ingegneri e designer sovietici
Nel sito segnalato ce ne sono parecchi, qua invece ci sono quelli che mi sembravano più particolari, tipo questo Elektronika 58, gagliardo per forma e colori
E parente nella forma della cassa di questo che credo si chiamasse SP1
Ce n’erano però anche di forma, come l’Elektronika 53 dedicato ai più sportivi
O l’El 74 che ha un tono decisamente più elegante e ricercato
Nel mondo moderno, con tutti gli impegni e la necessità di seguire il ritmo della burocrazia sovietica era utilissimo anche un orologio che avesse più melodie e che così potesse avvertire il proprietario dei mille impegni della giornata.
Per chi avesse queste necessità c’era il grazioso e performante Elektronica 55
Proseguiamo invece con un orologio dedicato agli amanti dell’avventura e della vita all’aria aperta; un modello che starebbe benissimo ancora aggi al polso di putin mentre galoppa gli orsi.
E’ l’Elektronika 51, praticamente un G-Shock alternativo, probabilmente molto più resistente alle intemperie di quello originale in quanto testato in Siberia sotto i cingoli dei carrarmati residuati bellici.
Praticamente con questo al polso a noi Big Jim ci fa una sexx (è un modo di dire, vuol dire che all’atto pratico ci fa poco…)
E –a proposito di tool watches- ecco il non plus ultra della produzione ex sovietica (è infatti bielorusso da quel che si legge sul fantasioso quadrante…): un quarzo dorato, con tachimetro, pulsometro, allarme e –addirittura “Spedmaster Professional Cronograph”
Ovviamente non erano dimenticati nemmeno i piccoli pionieri, e accanto all’orologio per Antonio che vi ho fatto vedere ieri (avete notato che il micio fa l’occhiolino, vero?)
Ce ne sono anche di deliziosissimi con quadrante affrescato in tema retro spaziale.
Di questo sotto è particolare anche l’abbinamento di colori
Per quelli che invece l’orologio al polso non lo sopportano c’erano diverse alternative…
Sono piuttosto comuni i modelli (prevalentemente da donna) da portare al collo ma ce n’erano anche da tenere in tasca, magari come portachiavin (ovviamente resistenti alle intemperie e col fondo gommato)
Quello che ha più stile però penso sia questo sotto, Elektronika 5 “Brest”, protetto da un accostamento esteticamente un felice di metalli e plastiche
Ampia scelta pure per chi volesse vedere l’ora nella comodità della propria camera da letto, c’erano modelli con mille sveglie e melodie, come questo сигнал мелодиа 2 (detto anche Signal Melody)
Concepito anche per venire incontro ai viaggiatori della transiberiana e dunque compattabile, richiudibile e stipabile nella valigeria
E c’erano modelli più concreti, quelli che –tenuti sul comodino- non hanno nessuna paura della notte artica o di essere utilizzati nel buio e nell’intimità delle proprie stanze.
Questo sotto ad esempio era reso nottilucente da un ingegnosa illampadatura interna
Molto particolare e degno di una nota tecnica estetica anche il prossimo che oltre alla forma stupisce per il meccanismo di significazione dell’orario.
Nel квант infatti le ore sono segnalate da una delle 12 lampade da semaforo sul quadrante mentre i minuti sono rappresentati numericamente in un quadrante a parte
Finiamo questa carrellata con un altro degnissimo di nota, a testimonianza di come nonostante la modernità sia un’urgenza non si debba per forza rinunciare allo stile, all’estetica, alle tradizioni e alla loro iconografia.
E allora ecco un modello che fonde (in realtà sembra più un incidente stradale ma tant’è) i due elementi e si propone come (mancato) tratto d’unione tra le due culture
Bello dinanzi, bello didietro e con la donnina che quasi –ci avete fatto caso- quasi in tono di sussiegoso rimprovero richiama la vostra attenzione sul quadrante LCD? Sembra quasi brontolarvi bonariamente per il fatto d'esservi attardati ad ammirare le sue grazie, non trovate?
Spunti per d'approfondimento:
http://www.leningrad.su/museum/
http://shortwaveradioworld.blogspot.com ... art-i.html
http://shortwaveradioworld.blogspot.com ... -part.html
http://shortwaveradioworld.blogspot.com ... tures.html
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L’orologio, del quale non so nulla, ovvero quando e se sia stato prodotto è questo qua sotto
Un bell'affarone con un bel nottolone per la frequenza radio e tanto di auricolare prodotto dalla Radiotehnika
E che pare avesse parenti simili anche nel passato più remoto, tipo questo che vi faccio vedere con lo schema nella speranza che Zvezda o Cane ce ne possano costruire uno moderno dedicato al forum
Partendo da qua e procedendo di collegamento in collegamento sono finito su http://www.leningrad.su/museum/ un bel sito zeppo d’immagini (come talvolta parco d’informazioni) che vi invito a visitare e che racchiude una serie di meraviglie al quarzo che non posso sottrarmi dal farvi vedere.
Ok, i quarzi li guardiamo sempre storti per tutta una serie di motivi, non ultimo la difficoltà nel ripararli qualora gli prenda un malanno :-/
Non importa, ognuno ne avrà qualcuno in raccolta con la speranza che continui a marciare… e visti così tutti insieme in realtà fanno anche un bell’effetto e testimoniano l’impegno di ingegneri e designer sovietici
Nel sito segnalato ce ne sono parecchi, qua invece ci sono quelli che mi sembravano più particolari, tipo questo Elektronika 58, gagliardo per forma e colori
E parente nella forma della cassa di questo che credo si chiamasse SP1
Ce n’erano però anche di forma, come l’Elektronika 53 dedicato ai più sportivi
O l’El 74 che ha un tono decisamente più elegante e ricercato
Nel mondo moderno, con tutti gli impegni e la necessità di seguire il ritmo della burocrazia sovietica era utilissimo anche un orologio che avesse più melodie e che così potesse avvertire il proprietario dei mille impegni della giornata.
Per chi avesse queste necessità c’era il grazioso e performante Elektronica 55
Proseguiamo invece con un orologio dedicato agli amanti dell’avventura e della vita all’aria aperta; un modello che starebbe benissimo ancora aggi al polso di putin mentre galoppa gli orsi.
E’ l’Elektronika 51, praticamente un G-Shock alternativo, probabilmente molto più resistente alle intemperie di quello originale in quanto testato in Siberia sotto i cingoli dei carrarmati residuati bellici.
Praticamente con questo al polso a noi Big Jim ci fa una sexx (è un modo di dire, vuol dire che all’atto pratico ci fa poco…)
E –a proposito di tool watches- ecco il non plus ultra della produzione ex sovietica (è infatti bielorusso da quel che si legge sul fantasioso quadrante…): un quarzo dorato, con tachimetro, pulsometro, allarme e –addirittura “Spedmaster Professional Cronograph”
Ovviamente non erano dimenticati nemmeno i piccoli pionieri, e accanto all’orologio per Antonio che vi ho fatto vedere ieri (avete notato che il micio fa l’occhiolino, vero?)
Ce ne sono anche di deliziosissimi con quadrante affrescato in tema retro spaziale.
Di questo sotto è particolare anche l’abbinamento di colori
Per quelli che invece l’orologio al polso non lo sopportano c’erano diverse alternative…
Sono piuttosto comuni i modelli (prevalentemente da donna) da portare al collo ma ce n’erano anche da tenere in tasca, magari come portachiavin (ovviamente resistenti alle intemperie e col fondo gommato)
Quello che ha più stile però penso sia questo sotto, Elektronika 5 “Brest”, protetto da un accostamento esteticamente un felice di metalli e plastiche
Ampia scelta pure per chi volesse vedere l’ora nella comodità della propria camera da letto, c’erano modelli con mille sveglie e melodie, come questo сигнал мелодиа 2 (detto anche Signal Melody)
Concepito anche per venire incontro ai viaggiatori della transiberiana e dunque compattabile, richiudibile e stipabile nella valigeria
E c’erano modelli più concreti, quelli che –tenuti sul comodino- non hanno nessuna paura della notte artica o di essere utilizzati nel buio e nell’intimità delle proprie stanze.
Questo sotto ad esempio era reso nottilucente da un ingegnosa illampadatura interna
Molto particolare e degno di una nota tecnica estetica anche il prossimo che oltre alla forma stupisce per il meccanismo di significazione dell’orario.
Nel квант infatti le ore sono segnalate da una delle 12 lampade da semaforo sul quadrante mentre i minuti sono rappresentati numericamente in un quadrante a parte
Finiamo questa carrellata con un altro degnissimo di nota, a testimonianza di come nonostante la modernità sia un’urgenza non si debba per forza rinunciare allo stile, all’estetica, alle tradizioni e alla loro iconografia.
E allora ecco un modello che fonde (in realtà sembra più un incidente stradale ma tant’è) i due elementi e si propone come (mancato) tratto d’unione tra le due culture
Bello dinanzi, bello didietro e con la donnina che quasi –ci avete fatto caso- quasi in tono di sussiegoso rimprovero richiama la vostra attenzione sul quadrante LCD? Sembra quasi brontolarvi bonariamente per il fatto d'esservi attardati ad ammirare le sue grazie, non trovate?
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Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: Il Radiotehnika e i suoi fratelli: i quarzi sovietici più belli o particolari
Ottimo servizio Danilao, prima o poi un elektronika me lo prenderò.......
"Niente è dimenticato, nessuno è dimenticato"
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Re: Il Radiotehnika e i suoi fratelli: i quarzi sovietici più belli o particolari
Grazie Burjano, come al solito introduco la modernità ma qua gli animi sono tiepidi pel quarzoburja ha scritto:Ottimo servizio Danilao, prima o poi un elektronika me lo prenderò.......
Ma non ce l'hai già un'Elektronika?
Mi pare di ricordare di uno preso quasi nuovo comprensivo di scatola che la tua Signora cestinò erroneamente; o ti confondo con qualcun altro?
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Re: Il Radiotehnika e i suoi fratelli: i quarzi sovietici più belli o particolari
Bella carrellata....
Interessante il primo...radio + orologio?
Ho qualche dubbio sull'efficienza della micro/antenna radio e sulla durata della pila...
Cacchio...questo avrebbe venduto alla grande in occidente...
Interessante il primo...radio + orologio?
Ho qualche dubbio sull'efficienza della micro/antenna radio e sulla durata della pila...
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Paolo ... Nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti...(L.Pirandello)
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Re: Il Radiotehnika e i suoi fratelli: i quarzi sovietici più belli o particolari
Fai come quelli che dicono che con un Amphibia è bene non farci la doccia?Cane ha scritto: Ho qualche dubbio sull'efficienza della micro/antenna radio e sulla durata della pila...
C'è bisogno che te lo rispieghi Burja che se quell'orologio l'ha fatto una fabbrica che ha meritato onori di stato funziona per forza che funzioni o no?
A parte il ruzzo, il sito sulla storia della tecnologia di trasmissione sovietica è qualcosa che lascia a bocca aperta; ci sapevano fare, senza dubbio
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Re: Il Radiotehnika e i suoi fratelli: i quarzi sovietici più belli o particolari
Bella e interessante carrellata come al tuo solito
L'antenna è molto semplice (stilo a 1/4 di lunghezza d'onda) perciò funziona bene entro una gamma relativamente limitata di frequenze. Basta tenerla tesa, ma per questo c'è la calamita in dotazione. A onor del vero la radio dell'Hybrid-6 riceve nella gamma delle onde medie (525-1605kHz), perciò idealmente lo stilo dovrebbe essere lungo una settantina di metri per funzionare al meglio, ma ci si arrangia con quel che si ha
Sulla durata della batteria condivido quanto dice cane. L'Hybryd-6 montava due pile a bottone da 1.55V, una per la radio e una per l'orologio, e quella della radio non credo durasse molto.
Mi ricordo di un gadget simpatico con problemi analoghi, che possiamo considerare un progenitore del nostro Hybrid-6.
Si tratta di una radio da polso sviluppata sul finire degli anni 1940 dallo scienziato statunitense Albert Gross, e che pare abbia ispirato persino il disegnatore di Dick Tracy. La particolarità di questa radio risiede nel fatto che è a valvole (!) anzi "a valvola", nel senso che ne monta una sola La valvola si vede nel riquadro in basso, forse non è poco più grande di un chicco di riso come dice il testo dell'articolo ma è comunque davvero piccola. Ne furono realizzati alcuni prototipi, ma il problema più grande restò quello di trovare una batteria che assicurasse una adeguata autonomia all'oggetto (in realtà non fu mai trovata).
Sull'orologio/radio o radio/orologio ho trovato che è stato prodotto dalla Radiotehnika di Riga in almeno tre versioni a partire dal 1986. Si chiamava "Гибрид-6" (Hybrid-6) ed è stato prodotto sia in versione a ciondolo da portachiavi che da polso. In una delle varianti l'orologio è basato sul movimento 2356 elettromeccanico al quarzo. La versione illustrata da Dani costava 3 rubli e 50 copechi. (fonte: http://www.rw6ase.narod.ru/00/komb/radiochasy.html)
Non ricordo chi lo ha detto ma deve essere stato uno che ci capisce
L'antenna è molto semplice (stilo a 1/4 di lunghezza d'onda) perciò funziona bene entro una gamma relativamente limitata di frequenze. Basta tenerla tesa, ma per questo c'è la calamita in dotazione. A onor del vero la radio dell'Hybrid-6 riceve nella gamma delle onde medie (525-1605kHz), perciò idealmente lo stilo dovrebbe essere lungo una settantina di metri per funzionare al meglio, ma ci si arrangia con quel che si ha
Sulla durata della batteria condivido quanto dice cane. L'Hybryd-6 montava due pile a bottone da 1.55V, una per la radio e una per l'orologio, e quella della radio non credo durasse molto.
Mi ricordo di un gadget simpatico con problemi analoghi, che possiamo considerare un progenitore del nostro Hybrid-6.
Si tratta di una radio da polso sviluppata sul finire degli anni 1940 dallo scienziato statunitense Albert Gross, e che pare abbia ispirato persino il disegnatore di Dick Tracy. La particolarità di questa radio risiede nel fatto che è a valvole (!) anzi "a valvola", nel senso che ne monta una sola La valvola si vede nel riquadro in basso, forse non è poco più grande di un chicco di riso come dice il testo dell'articolo ma è comunque davvero piccola. Ne furono realizzati alcuni prototipi, ma il problema più grande restò quello di trovare una batteria che assicurasse una adeguata autonomia all'oggetto (in realtà non fu mai trovata).
Ma certo che ci sapevano fare. E ci sanno fare tuttora, nonostante i mezzi a disposizione non siano mai stati vastissimi.DaniLao ha scritto: ↑3 giu 2017, 22:32 C'è bisogno che te lo rispieghi Burja che se quell'orologio l'ha fatto una fabbrica che ha meritato onori di stato funziona per forza che funzioni o no?
A parte il ruzzo, il sito sulla storia della tecnologia di trasmissione sovietica è qualcosa che lascia a bocca aperta; ci sapevano fare, senza dubbio
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Re: Il Radiotehnika e i suoi fratelli: i quarzi sovietici più belli o particolari
Un'altra delizia, peccato davvero troppo piccola...
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Re: Il Radiotehnika e i suoi fratelli: i quarzi sovietici più belli o particolari
...pure questo sul muro farebbe... effetto...
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Re: Il Radiotehnika e i suoi fratelli: i quarzi sovietici più belli o particolari
Wow!
Questo mette d'accordo gli amici del quarzo e gli amici del miglior amico dell'uomo...
Un pezzo di pregio assai ben lavorato
Eccovene il sottocoda acciocché se ne apprezzino le caratteristiche tecniche
Ben lo si colloca, praticamente ovunque, dinanzi a tende azzurre, brune, sul camino o sul comò
Questo mette d'accordo gli amici del quarzo e gli amici del miglior amico dell'uomo...
Un pezzo di pregio assai ben lavorato
Eccovene il sottocoda acciocché se ne apprezzino le caratteristiche tecniche
Ben lo si colloca, praticamente ovunque, dinanzi a tende azzurre, brune, sul camino o sul comò
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: Il Radiotehnika e i suoi fratelli: i quarzi sovietici più belli o particolari
Buongiorno, come promesso ormai mesi fa contribuisco a ravvivare questo vecchio post proponendovi alcuni gioielli dell'ingegneria elettronica sovietica.
Vi presento un Elekronika B6-02 del 1978 (credo) in mio possesso da circa un anno. Croce e delizia della mia collezione. Delizia perchè è raro e particolare, completo della sua confezione e della documentazione originale. In più mettiamoci che l'ho pagato relativamente poco (oggi è difficile trovarlo, a meno di 100 euro impossibile e spesso ci si avvicina o si superano i 200). Croce perchè le batterie sono sempre durate pochissimo, massimo due mesi, e negli ultimi tempi spesso funzionava male :i numeri iniziavano ad essere visualizzati sempre più sfocati, poi si bloccava la numerazione delle ore e non era possibile modificarla finchè "sveniva" completamente. A quel punto, tolte le batterie, lo lasciavano qualche giorno a "riposo" e poi, rimesse le batterie, "rinveniva" funzionando alla perfezione...per qualche giorno. A quel punto la storia si ripete. Ho provato a smontarlo, pulirlo, ecc... ma non cambiava nulla, quindi, ho acquistato un altro esemplare del modello successivo (cassa tondeggiante) e ho provveduto a sostituire l'interno movimento, risolvendo (così sembra) il problema.
Un altro particolarità di questa serie e di altre successive è il contatto che collega al positivo la cassa permettendo le regolazioni: è una linguetta metallica che si incastra tra una delle due batterie ed il fondello. Basta che sia non perfettamente posizionata e l'orologio va in corto circuito. Comunque una descrizione completa con vari aneddoti la trovate qui: https://orologi.forumfree.it/?t=65967190
Vi presento un Elekronika B6-02 del 1978 (credo) in mio possesso da circa un anno. Croce e delizia della mia collezione. Delizia perchè è raro e particolare, completo della sua confezione e della documentazione originale. In più mettiamoci che l'ho pagato relativamente poco (oggi è difficile trovarlo, a meno di 100 euro impossibile e spesso ci si avvicina o si superano i 200). Croce perchè le batterie sono sempre durate pochissimo, massimo due mesi, e negli ultimi tempi spesso funzionava male :i numeri iniziavano ad essere visualizzati sempre più sfocati, poi si bloccava la numerazione delle ore e non era possibile modificarla finchè "sveniva" completamente. A quel punto, tolte le batterie, lo lasciavano qualche giorno a "riposo" e poi, rimesse le batterie, "rinveniva" funzionando alla perfezione...per qualche giorno. A quel punto la storia si ripete. Ho provato a smontarlo, pulirlo, ecc... ma non cambiava nulla, quindi, ho acquistato un altro esemplare del modello successivo (cassa tondeggiante) e ho provveduto a sostituire l'interno movimento, risolvendo (così sembra) il problema.
Un altro particolarità di questa serie e di altre successive è il contatto che collega al positivo la cassa permettendo le regolazioni: è una linguetta metallica che si incastra tra una delle due batterie ed il fondello. Basta che sia non perfettamente posizionata e l'orologio va in corto circuito. Comunque una descrizione completa con vari aneddoti la trovate qui: https://orologi.forumfree.it/?t=65967190