Per motivi evidenti i quadranti rossi non sono rari tra i sovietici, ad esempio ricordo alcuni bellissimi Komandirskie.
A me è piaciuto questo Slava, a prima vista.
Il suo quadrante cambia colore a secondo della luce, passando dal rosso cupo a toni di arancio. Quando lo indosso lo guardo in continuazione più per vedere i cambi di tonalità che per sapere che ore sono
Ne ho trovato tracce in vari cataloghi (es. 1972, 1974, 1977 e 1979) sia pure con qualche variante.
Comunque mi piacciono in generale i quadranti rossi, sia in casse cromate che dorate, e mi piacerebbe vedere i vostri - anche tratti dalla rete. Sicuramente avrete foto molto più belle delle mie
Reds!
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Reds!
Bene bene...
Innanzitutto mi complimento per la citazione nel titolo "Reds, I dieci giorni che sconvolsero il mondo" di W. Beatty dell'81 che -ma guarda tu il caso- ci racconta la storia di John Reed e della sua cronaca della Rivoluzione d'Ottobre
Poi: complimenti anche per il tuo bel rosso cangiante. Occhio a non rimanerne ipnotizzato...
Per finire...
Non ho molti quadranti rossi, ma appena ho modo li provo a mettere in fila e fotografare...
Però son curioso di vedere che salta fuori qua. E ho proprio paura che mi potrebbe essere di spunto per acquisti futuri... :-/
Ecco intanto due foto d'archivio (il mio, non dalla rete) al polso che ho recuperato al volo. Lo Zim tigrato e cangiante non è niente male
Innanzitutto mi complimento per la citazione nel titolo "Reds, I dieci giorni che sconvolsero il mondo" di W. Beatty dell'81 che -ma guarda tu il caso- ci racconta la storia di John Reed e della sua cronaca della Rivoluzione d'Ottobre
Poi: complimenti anche per il tuo bel rosso cangiante. Occhio a non rimanerne ipnotizzato...
Per finire...
Non ho molti quadranti rossi, ma appena ho modo li provo a mettere in fila e fotografare...
Però son curioso di vedere che salta fuori qua. E ho proprio paura che mi potrebbe essere di spunto per acquisti futuri... :-/
Ecco intanto due foto d'archivio (il mio, non dalla rete) al polso che ho recuperato al volo. Lo Zim tigrato e cangiante non è niente male
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: Reds!
Bellissimi! Dai, aggiungete qualche altra foto.
P.S.
P.P.S.
P.S.
Ero certo che l'avresti notato (tra l'altro è una storia d'amore bellissima)DaniLao ha scritto:Bene bene...
Innanzitutto mi complimento per la citazione nel titolo "Reds, I dieci giorni che sconvolsero il mondo" di W. Beatty dell'81 che -ma guarda tu il caso- ci racconta la storia di John Reed e della sua cronaca della Rivoluzione d'Ottobre
P.P.S.
Illazione, non raccolgoabete ha scritto:ma in questo forum ci sono più moderatori che utenti?
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Re: Reds!
Belli Paolo, soprattutto il quarto e il quinto.
Coraggio Soci, non abbiate paura e mostrateci il vostro rosso (e russo) che tanto alla fine (e dentro) siamo tutti libri di sangue
Coraggio Soci, non abbiate paura e mostrateci il vostro rosso (e russo) che tanto alla fine (e dentro) siamo tutti libri di sangue
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Re: Reds!
L'avete voluto! presi a caso tra le foto di repertorio ecco qualcuno dei miei rossi-rossi, rossi perché hanno qualcosa di rosso e poi quelli che sono "rossi"
Lessi i Dieci giorni che sconvolsero il mondo quando feci la terza media. Era il primo ciclo della nuova media riformata, tra le altre cose agli esami si doveva portare un romanzo, scelto liberamente.
Ma quale scegliere? Confesso che a quell'età non avevo dimestichezza con le librerie Fu uno dei miei fratelli, giovane cronista dell'Unità, che mi portò a visitare la redazione del giornale e la libreria ospitata nello stesso palazzo.
La visita al giornale fu eccitante, uh! le telescriventi! quella alla libreria invece un po meno, non è che ci fossero molti libri adatti ad un ragazzino. Comunque un po su sollecitazione di qualcuno e un po perché attratto dalle copertine scelsi due libri, uno di avventure e l'altro era appunto quello di John Reed.
Potete immaginare quando dissi alla professoressa di italiano che intendevo portare agli esami il libro di Reed. Erano anni di anticomunismo anti-anti-anti, ma proprio tanto anti . Scandaloso! dovetti così ripiegare sul libro di avventure, di cui però non è rimasta traccia nella mia memoria.
Lessi i Dieci Giorni tutto d'un fiato, ma non era un libro adatto alla mia età. C'erano troppe cose che avrei dovuto sapere e che non sapevo.
Lo rilessi anni dopo in occasione dell'uscita del film. Il libro è e rimane una delle migliori cronache scritte a caldo, molto lontano però dal livello di "L'Anno primo della rivoluzione russa" di Victor Serge.
Invece trovai il film molto deludente, una classica americanata dove tutto era annacquato e confuso.
Ok! ma prendetevela con chi sollecita a postare foto credo che siano sessantasei (e ne mancano molti).
A proposito, le ho ridotte tutte assieme in pochissimi secondi con FastStone Image Viewer e caricate tutte assieme con la funzione "aggiungi file".
Tutto molto veloce ed estremamente più rapido del caricamento multiplo di Tinypic con il conseguente copia e incolla dei link.
Lessi i Dieci giorni che sconvolsero il mondo quando feci la terza media. Era il primo ciclo della nuova media riformata, tra le altre cose agli esami si doveva portare un romanzo, scelto liberamente.
Ma quale scegliere? Confesso che a quell'età non avevo dimestichezza con le librerie Fu uno dei miei fratelli, giovane cronista dell'Unità, che mi portò a visitare la redazione del giornale e la libreria ospitata nello stesso palazzo.
La visita al giornale fu eccitante, uh! le telescriventi! quella alla libreria invece un po meno, non è che ci fossero molti libri adatti ad un ragazzino. Comunque un po su sollecitazione di qualcuno e un po perché attratto dalle copertine scelsi due libri, uno di avventure e l'altro era appunto quello di John Reed.
Potete immaginare quando dissi alla professoressa di italiano che intendevo portare agli esami il libro di Reed. Erano anni di anticomunismo anti-anti-anti, ma proprio tanto anti . Scandaloso! dovetti così ripiegare sul libro di avventure, di cui però non è rimasta traccia nella mia memoria.
Lessi i Dieci Giorni tutto d'un fiato, ma non era un libro adatto alla mia età. C'erano troppe cose che avrei dovuto sapere e che non sapevo.
Lo rilessi anni dopo in occasione dell'uscita del film. Il libro è e rimane una delle migliori cronache scritte a caldo, molto lontano però dal livello di "L'Anno primo della rivoluzione russa" di Victor Serge.
Invece trovai il film molto deludente, una classica americanata dove tutto era annacquato e confuso.
Ok! ma prendetevela con chi sollecita a postare foto credo che siano sessantasei (e ne mancano molti).
A proposito, le ho ridotte tutte assieme in pochissimi secondi con FastStone Image Viewer e caricate tutte assieme con la funzione "aggiungi file".
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Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)
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