Sui W&CM siamo intervenuto spesso, non so quanto sia utile riproporre gli stessi materiali anziché i link.
Per quanto mi riguarda non ho voglia di riscrivere da capo quanto già detto, tra l'altro non avrei nulla di nuovo da aggiungere e , a dirla tutta, a forza di tornare sempre sugli stessi argomenti mi passa anche un po la voglia.
Per cui pigramente... allego quanto scritto l'ultima volta
L'acchiappo di Asquinet, ne parlammo a suo tempo, credo che sia oggi il punto di riferimento per i W&CM. Le confezioni sono molto "italiane", un poco al di sotto della qualità Time Trend e Mirabilia, un pò al di sopra di Crazy Company,la quale però sembra appartenere allo stesso gruppo di TT e Mirabilia).
Invece le confezioni di Asquinet non sono facilmente riconducibili allo stesso gruppo.
Sicuramente erano per il mercato italiano, o anche per esso. Non avrebbe altrimenti senso il testo in italiano. C'è poi il panno bianco. Inoltre c'è il tagliando della garanzia, simile ai Mirabilia e TT ma anche ad altri.
Manca però una cosa importante: non c'è il nome del distributore. Non si vede nelle foto e me lo confermò Asquinet.
Per contro nelle confezioni Mirabilia, Time Trend, Crazy Company, il nome è sempre presente.
Sui W&CM, sulla H, sulla S, su chi li ha fatti potremmo fare più ipotesi, ma per ora non abbiamo indizi precisi su chi li abbia fatti, pensati, disegnati, montati, assemblati, lucidati, disribuiti,ecc. ecc. ecc.
A dire il vero è molto tempo che questi dettagli mi interessano sempre meno, la curiosità di sapere ce l'ho e mi rimarrà fino a quando non avremo le risposte. Però...
Tante volte ho detta la mia su come inquadro la produzione post 1985-1988, in particolare quella successiva al 1990-1991: macchie di colore da prendere per quel che sono, la loro varietà, tematiche, combinazioni, declinazioni. Tutto concentrato in un ristretto arco di anni.
Una produzione che ha avuto un impatto molto forte e duraturo, tale da passare ancora oggi come l'orologeria sovietica per eccellenza, proprio quella che sovietica non era lo era più, certamente in termini istituzionali.
Non è questione di un anno prima o due dopo. O delle fabbriche che erano le stesse con le stesse persone (a dire il vero qualche migliaio in meno).
No. E' questione dei cambiamenti che si attuarono nel giro di pochissimi anni i quali portarono all'inserimento, a pieno titolo, dell'orologeria "sovietica" ( e poi russa) nei circuiti internazionali.
Si tratta di "chablonnage", accordi commerciali, piena apertura dei mercati occidentali, e tanto altro. Scenari non del tutto nuovi per l'orologeria sovietica, ma erano cambiati gli attori e il contesto. Un insieme di cose che rende un tutto unico il chi il cosa il come il dove.
Le fabbriche russe hanno sicuramente avuto un ruolo fondamentale e predominante in tutta questa storia, ma il chi il cosa il come il dove appartengono a tanti chi, a tanti dove, a tanti cosa, a tanti come.
Non aveva più importanza il dove si produceva se il chi che commissionava il cosa richiedeva un come doveva essere fatto.
Il bello è che l'ordine dei termini può essere modificato in più modi, fermo restando che la produzione avveniva principalmente nelle fabbriche russe (o per loro conto).
Sono molte le indicazioni in questo senso.
Per esempio, ed è il contributo di questa sera (notte

), basta sfogliare un giornale svizzero dell'estate del 1993 per leggere:
"
La Russie, un grand de l’horlogerie Contrat avec la Suisse
Massive, inélégante, mais fiable, montre russe Commandant» était naguère réservée aux officiers de l’Armée Rouge. Depuis trois ans, elle a fait son apparition en Occident, avec un certain succès. Au point qu’une société suisse, BN, vient de signer un contrat avec la fabrique d’horlogerie «Vostok», qui va fournir 1,5 million de «Commandant» dans les trois prochaines années.
La firme helvétique acquiert par ailleurs les droits exclusifs de vente en Occident. Disponibles sur le marché russe pour environ 5000 roubles (8 francs), ces modèles seront vendus entre 12 et 45 francs.
Contacté à Christopol, au Tartastan (centre de la Russie) le directeur administratif de "Vostok", Vladimir Irjniev, reste très évasif.
Il confirme les chiffres publiés par l’agence russe Interfax, mais ne dira rien de plus, ni sur son partenaire suisse, ni sur le montant du contrat, «un secret commercial».
Quant à la société BN, elle est inconnue à la Fédération horlogère suisse qui tient un registre de toutes les firmes helvétiques qui produisent ou commercialisent des montres.
Avec une production annuelle de près de 70 millions de montres mécaniques surtout - la Russie est un des «grands» de l’horlogerie, après le Japon, Honk-Kong et la Suisse."
La traduzione è superflua. In sostanza si dice che una società svizzera, una certa BN (sconosciuta alla Federazione dell' Orologeria Svizzera), avrebbe stipulato un contratto in esclusiva per la distribuzione e vendita dei Vostok in occidente per i prossimi tre anni (un milione e mezzo di orologi).
Negli stessi mesi il direttore della Vostok veniva intervistato da un rivista russa d'affari e finanza diffusa anche all'estero in diverse lingue.. Ne ho parlato tempo fa, da qualche parte, in un qualche dove, per un qualche chi, al fine di chiarire un qualche cosa
In questa intervista veniva detto che era giunto il momento di porre un po di ordine nel caos delle esportazioni, una situazione che ormai rischiava di screditare l'immagine del marchio.
Ora, non ha molta importanza appurare se la BN svizzera concluse l'accordo e per quali tipi di orologi. Sarebbe solo un esempio in più, forse di maggiori dimensioni, forse più suggestivo perché di mezzo c'è la Svizzera, ma è l'ennesimo indicatore del quadro commerciale che può essere sintetizzato in una lingua meno pomposa del francese e più terra terra:
" a fra', che te serve? come lo voi? blu? nero? con la farce e martello? ma da voi piace tanto sta farce e sto martello? vabbè, vabbè, nun te proeccupa', se li voi te ce mettemo pure un po de Lenin, un ber richiamo all'eroica rivoluzzione! guarda, te ce metto pure la reclame der budino, basta che mo chiedi. E donne nude no? e perchè? nun tireno?! ma allora è proprio vero quello che se diceva, che sete tutti 'na massa de f.... (ok, ho capito, nun se po di'). Senti, ma quanti ne voi? nun fa lo spilorcio, dai famo un ducentomila, te li faccio assortiti. Come? c'hai chi te li fa dalle parti tue? e sai che 'azzo me ne frega! falli fa andove te pare... a Hong-Kong, a Venezia, in Messico... io te do le lancette, un mucchio de casse, e pure i fondelli. Basta che me paghiiiiiiiii. Ai capito?! a me te devi da li sordi. Però, amico mio, tull'o sai che te vojo bene come a un fratello che c'ha tanti sordi e na cosa ta devo da di': se li famo noi le H so' le H, le M so' le M, e le sapemo mette al posto giusto quanno servono, se servono, certo, ce po' scappa 'na S de meno o forse de troppo... ma li mortacci! che casino è diventato fa' sti orologi!"
Torno sui W&CM. I miei sono conservati in uno dei 52 cassetti della cassettiera che di cassetti ne ha 40 lunghi +12 piccoli:
PB250009.jpg
PB259961.jpg
Il primo in alto è quello blu, poco o niente conosciuto, una sorpresa anche per me quando lo incontrai.
PC175755.jpg
Il blu e i due neri sotto di lui hanno lo steso fondello ( H e S):
PB259974.jpg
A questo punto è utile soffermarci sulla descrizione fatta dal Ceyp nel suo "Fascination of Russian Watches":
IMG_0001.jpg
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I due libri del Ceyp sono ancora utili oggi, snobbati da qualcuno e in particolare da chi avrebbe proprio bisogno di leggerli e rifletterci sopra. Un buon esempio della loro utilità ci viene proprio da come descrivono i W&CM.
In primo luogo Ceyp elenca molto bene le cinque caratteristiche che contraddistinguono i W&CM:
1) ghiera unidirezionale
2) quadrante stile "pilota"
3) il logo Wostok tra ore 6 e albero
4) datario nero e
udite udite...
5) sul fondello i caratteri Wostok sono stampati in modo incorretto (sequenza non corretta).
Accidenti! ma che me fa 'sto Ceyp, così preciso e poi mi cade con il punto 5. Sul fondello non c'è la scritta Wostok, c'è solo il logo!!!!
Possibile che Ceyp abbia commesso un errore così vistoso? possibile, ma credo che l'errore si stato commesso dal traduttore.
Quella inglese è la traduzione della seconda edizione tedesca. Io non ho la seconda tedesca però ho la prima.
Nella prima tedesca la descrizione dei primi quattro punti è identica ma il quinto è formulato nel seguente modo "
Die fünfte - hier nicht sichtbare Besonderheit - stellt der Rückdeckel dar. Auf ihm sind die Firmenbuchstaben nicht in der richtigen Reihenfolge eingeprägt."
Ci dice cioè che sul fondello le "lettere aziendali non sono stampate nell'ordine corretto". Credo si riferisca, non può essere altro, al W&CH anziché W&CM.
Non dice nulla sulla S di Makers.
A questo proposito ho ipotizzato una questione di simmetria grafica, una sorta licenza poetica
Watch & Clock Maker sono, inclusi gli spazi, 18 caratteri che si inseriscono agevolmente nella geometria del quadrante.
In Watch & Clock Makers i caratteri sono 19, un problema non facilmente gestibile.
Oppure è semplicemente un altro errore, come il W&CH.
Ora torniamo ai W&CM neri che troviamo in circolazione. E' il quarto, a partire dall'alto, nella mia foto.
Ghiera bidirezionale, pallini rossi e neri, normale fondello amphibia, datario bianco, quadrante di qualità inferiore.
Il Ceyp li classifica come "counterfeit", contraffatti. A prima vista potrebbe sembrare un giudizio esagerato, in realtà Ceyp potrebbe averci visto giusto.
La descrizione di questi "contraffatti appare nel seconda edizione (1995) e non nella prima (1994).
I W&CM sono quindi usciti sicuramente prima dell'Agosto 1994 e successivamente ne sono state fatte delle imitazioni. E' un ipotesi.
E come la mettiamo con il blu? Il quadrante bianco credo che si spieghi da se, il nero sul blu poteva "stonare". D'altra parte il Ceyp accenna anche ad un quadrante W&CM marrone scuro, versione che è presente almeno in una collezione ( ma non è la miaaaaaaaa

).
Inoltre le rifiniture del blu sono identiche a quelle dei neri.
E ' ancora Ceyp a raccontarci che i W&CM venivano venduti per corrispondenza (mail-order) proprio come alcuni KGB di cui abbiamo già parlato
http://www.orologiko.it/forum/viewtopic ... 06&start=0 (tra le foto del KGB-topic ce nè una con due certificati, tenetela a mente, ci tornerà utile più avanti).
Probabilmente non solo per corrispondenza, ma quantomeno anche per corrispondenza.
Passiamo ora ai W&CM "civili". Ne esistono di diverso tipo e diverse casse, anche con datario nero. Ne ho più di uno, ma la maggior parte mi sono capitati con il fondello liscio. Me ne sono capitati parecchi tra le mani, visti nei mercatini,ecc. quasi sempre con il fondello liscio.
Comunque:
PB259995.jpg
PB259984.jpg
PB259993.jpg
Nella foto di insieme si vede anche un simpatico ore due, un bel colore e un orso bianco sul quadrante. Perché sta in mezzo ai W&CM?
E che 'azzo ne so io?!

non c'era posto altrove. Ma ci credereste ad una risposta del genere?
PB259996.jpg
Quadrante pulito pulito, essenziale, un bel colore, l'orso, il logo, le sfere, e... fondello W&CM. Tutti e due! e ne ho visti anche altri, come anche ne ho visti con il fondello liscio.
Un piccolo mistero.
Per finire un ulteriore piccolo spunto. Avete presente il kgb qui sotto?
Bruttino, vero? questo KGB si è iniziato a vedere un tre anni fa, tutti insieme, fino ad allora era un illustre sconosciuto. All'inizio si vendevano a 20 euro, poi come al solito qualcuno a iniziato a ricamarci sopra...
Accompagnati da un bel corredino a volte hanno due certificati:
PB250012.jpg
Due certificati, uno in quanto Wostok di Chistopol e uno in quanto KGB Buran.
Certificato Wostok, del 1992:
PB250025.jpg
Certificato KGB Buran, del 1991:
PB250027.JPG
Due certificati, due date, due tipi di carta. Non assomigliano molto ai certificati dei KGB tedeschi Ars Mundi acquistabili tramite posta? (il link precedente).
E il datario nero?
PB250013.jpg
E che dire del fondello? è il fondello dei W&CM!!! ri-lavorato però si intravede ancora qualcosa delle scritte precedenti.
Allora, i W&CM. Un collaborazione Italia-Germania? Molto probabile, faceva parte del:
prima voce: "a fra', che te serve?...."
seconda voce: " a devo da tirà su un po de sordi! stavorta famolo strano, tutto nero, ma fico, 'na cosa pe' signori, fine. Ce buutamo un po de militare. Sti fregnoni nun ne possono fa a meno"
prima voce: "vabbè, però c'ho un probblema, c'èsta cazz.. de S che nun me c'entra sur quadrante. Che faccio? 'a sopprimemo?"
voce fuori campo: "zopprimere?! ya! gut! dare a me, spezialista zopprimere io."
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Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)