Scorrere la discussione recentemente chiusa da Danilao mi ha fatto tornare in mente questo piccolo libretto:
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All'interno potrete trovare un breve saggio intitolato "il fascismo eterno" o "Totalitarismo fuzzy e ur-fascismo".
Si tratta di una lettura quanto mai interessante di questi tempi dominati da chi, nel nome del superamento dei concetti di destra e sinistra, mette in discussione alcuni dei principi fondamentali sui quali si è costruita la nostra (debole e imperfetta) democrazia.
Chi non lo conosce se lo vada a cercare!
A questo indirizzo potete leggerne uno stralcio: https://criticaimpura.wordpress.com/201 ... berto-eco/
Il "Fascismo eterno" di Umberto Eco
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Il "Fascismo eterno" di Umberto Eco
Ultima modifica di cpc il 12 mar 2019, 23:13, modificato 2 volte in totale.
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Re: Il
Ti ringrazio per aver portato all'attenzione il libro di Eco, sono ormai passati venti anni dalla sua uscita e alcuni articoli sono ancora più lontani, fine anni '80 se non ricordo male. A tutt'oggi rimangono testi di grande attualità.
Da sottolineare che quella di Eco non è solo una riflessione sul fascismo ma è anche, almeno per quello che mi ha lasciato, un importante punto di riferimento su quella che può essere chiamata "la retorica dell'antifascismo".
Umberto Eco è stato uno dei grandi della cultura italiana, sempre stimolante, sempre molto da imparare da lui. Un vero e proprio maestro.
Quando si parla di fascismo spesso io parlo di "caratteriale", è un espressione comoda ma può essere fuorviante se non intesa correttamente. Caratteriale starebbe a significare qualcosa che va oltre la semplice dichiarazione di appartenenza. Definizione troppo vaga, però comoda in un discorso veloce tanto per farsi capire a livello intuitivo.
Ovviamente l'UR-fascismo di Eco definisce molto meglio il concetto, non è nemmeno il caso di dirlo, ma trovo scomodo usare questo termine nel discorso quotidiano, richiede tempo e spazio per essere spiegato. Quanti capirebbero?
E intendiamoci, nel dibattito quotidiano non è che si può sempre stare a fare grandi analisi e distinguo, bisogna pur essere diretti e comprensibili. E soprattutto essere chiari nel prendere posizione su un tema così importante.
Per cui il discorso sulla "retorica dell'antifascismo" ci si deve capire. La lettura di questi scritti di Umberto Eco aiuta ad acquisire consapevolezza e a rafforzare le proprie motivazioni.
In altre parole aiuta ad essere più onesti con se stessi, con quanto di "fascista" è in noi.
Un ventennio di regime fascista, una epurazione mancata, l'esistenza di una vasta "zona grigia" e tanto altro hanno fatto sì che nella nostra società quella mentalità è rimasta sottotraccia, spesso neppure troppo velatamente.
Del resto anche oggi non è che scherziamo. Basta guardare a certi personaggi dell'attuale scena politica, al loro modo di comportarsi e il linguaggio che usano.
Quindi grazie di nuovo per aver ricordato questo libro. Un buon invito ad una buona lettura e relative riflessioni.
(è un libricino, sono poche pagine, comprensibile a tutti. Non ci sono scuse, è da leggere.)
Da sottolineare che quella di Eco non è solo una riflessione sul fascismo ma è anche, almeno per quello che mi ha lasciato, un importante punto di riferimento su quella che può essere chiamata "la retorica dell'antifascismo".
Umberto Eco è stato uno dei grandi della cultura italiana, sempre stimolante, sempre molto da imparare da lui. Un vero e proprio maestro.
Quando si parla di fascismo spesso io parlo di "caratteriale", è un espressione comoda ma può essere fuorviante se non intesa correttamente. Caratteriale starebbe a significare qualcosa che va oltre la semplice dichiarazione di appartenenza. Definizione troppo vaga, però comoda in un discorso veloce tanto per farsi capire a livello intuitivo.
Ovviamente l'UR-fascismo di Eco definisce molto meglio il concetto, non è nemmeno il caso di dirlo, ma trovo scomodo usare questo termine nel discorso quotidiano, richiede tempo e spazio per essere spiegato. Quanti capirebbero?
E intendiamoci, nel dibattito quotidiano non è che si può sempre stare a fare grandi analisi e distinguo, bisogna pur essere diretti e comprensibili. E soprattutto essere chiari nel prendere posizione su un tema così importante.
Per cui il discorso sulla "retorica dell'antifascismo" ci si deve capire. La lettura di questi scritti di Umberto Eco aiuta ad acquisire consapevolezza e a rafforzare le proprie motivazioni.
In altre parole aiuta ad essere più onesti con se stessi, con quanto di "fascista" è in noi.
Un ventennio di regime fascista, una epurazione mancata, l'esistenza di una vasta "zona grigia" e tanto altro hanno fatto sì che nella nostra società quella mentalità è rimasta sottotraccia, spesso neppure troppo velatamente.
Del resto anche oggi non è che scherziamo. Basta guardare a certi personaggi dell'attuale scena politica, al loro modo di comportarsi e il linguaggio che usano.
Quindi grazie di nuovo per aver ricordato questo libro. Un buon invito ad una buona lettura e relative riflessioni.
(è un libricino, sono poche pagine, comprensibile a tutti. Non ci sono scuse, è da leggere.)
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)
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Re: Il
MI fa piacere che il mio suggerimento sia condiviso!
Si tratta di un piccolo "vademecum" che aiuta a riconoscere il fascismo anche quando si propone in forme nuove ed apparentemente distanti.
"Ritengo sia possibile indicare una lista di caratteristiche tipiche di quello che vorrei chiamare l''Ur-Fascismo', o il 'fascismo eterno'. L'Ur-Fascismo è ancora intorno a noi, talvolta in abiti civili. Sarebbe così confortevole, per noi, se qualcuno si affacciasse sulla scena del mondo e dicesse: 'voglio riaprire Auschwitz, voglio che le camicie nere sfilino ancora in parata sulle piazze italiane!'. Ahimè, la vita non è così facile. L'Ur-Fascismo può ancora tornare sotto le spoglie più innocenti. Il nostro dovere è di smascherarlo e di puntare l'indice su ognuna delle sue nuove forme - ogni giorno, in ogni parte del mondo." (Umberto Eco)
P.S. ho visto che l'hanno ripubblicato: cosa si può volere di più per 4 euro e 50?
Si tratta di un piccolo "vademecum" che aiuta a riconoscere il fascismo anche quando si propone in forme nuove ed apparentemente distanti.
"Ritengo sia possibile indicare una lista di caratteristiche tipiche di quello che vorrei chiamare l''Ur-Fascismo', o il 'fascismo eterno'. L'Ur-Fascismo è ancora intorno a noi, talvolta in abiti civili. Sarebbe così confortevole, per noi, se qualcuno si affacciasse sulla scena del mondo e dicesse: 'voglio riaprire Auschwitz, voglio che le camicie nere sfilino ancora in parata sulle piazze italiane!'. Ahimè, la vita non è così facile. L'Ur-Fascismo può ancora tornare sotto le spoglie più innocenti. Il nostro dovere è di smascherarlo e di puntare l'indice su ognuna delle sue nuove forme - ogni giorno, in ogni parte del mondo." (Umberto Eco)
P.S. ho visto che l'hanno ripubblicato: cosa si può volere di più per 4 euro e 50?
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Re: Il "Fascismo eterno" di Umberto Eco
Grazie CPC, riletto volentierissimo.
Perché “solo le parole contano e il resto sono chiacchiere” come giustamente ebbe modo d’osservare Ionesco, una volta
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Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: Il
Un articolo di un grande storico, Carlo Ginzburg: https://rep.repubblica.it/pwa/commento/ ... P1-S2.4-T1
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Re: Il
Il 90% dei segnali citati da Eco sono presenti nella nostra societa'....(soprattutto adesso)
I segnali sono evidenti, l'ultimo baluardo sono i pochi sopravvissuti ai campi di concentramento e i pochi partigiani rimasti, cioè coloro che rappresentano la memoria vivente dell'orrore. Quando anche questi ultimi scompariranno, non ci sarà più nessuno a testimoniare l'orrore e tutto verrà ridotto a barzelletta e fake new.
I segnali sono evidenti, l'ultimo baluardo sono i pochi sopravvissuti ai campi di concentramento e i pochi partigiani rimasti, cioè coloro che rappresentano la memoria vivente dell'orrore. Quando anche questi ultimi scompariranno, non ci sarà più nessuno a testimoniare l'orrore e tutto verrà ridotto a barzelletta e fake new.
Paolo ... Nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti...(L.Pirandello)