Pare che la multinazionale dell'uomo più ricco del mondo racconti frottole sulla sicurezza dei suoi magazzini:
https://www.repubblica.it/dossier/stazi ... 11-S1.6-T1
Àmazon o Ammàzzon?
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Re: Àmazon o Ammàzzon?
L'ho sempre detto.....se un infortunio non fosse un costo per le aziende, della salute dei propri dipendenti non gliene fregherebbe una cippa......tanto se ti fai male ti mettono a casa tanto dietro di te c'è la fila.......se non fosse così, in questo casa Amazon, non riserverebbe a pochi eletti i dati sugli infortuni! Mi rendo conto che acquistando su Amazon si "foraggia" tutto ciò ma come si fa a dire di no quando un sito offre assortimento, prezzo e tempi di consegna come loro? Io devo far quadrare i conti (come tanti) e se posso risparmiare lo faccio, poi penso che sia come la storia dei centri commerciali aperti alla domenica.....non serve a nulla dire non ci vado o non compro lì per principio.....tanto "il sistema" è quello, c'ha rinunciato anche mia moglie che lavora in un ipermercato.....wilcoyote ha scritto: ↑1 ott 2020, 12:41 Pare che la multinazionale dell'uomo più ricco del mondo racconti frottole sulla sicurezza dei suoi magazzini:
https://www.repubblica.it/dossier/stazi ... 11-S1.6-T1
Ma anche i miei eroi sono poveri, si chiedono troppi perché
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Re: Àmazon o Ammàzzon?
Io non smentisco neanche lontanamente ogni singola accusa verso Amazon, credo sia tutto vero e tutto realmente esecrabile e sconcertante.
Però... (giuro, non è un "non sono razzista ma") non è che altre aziende siano messe meglio e soprattutto non lo sono le piccole aziende e le piccole realtà locali, costantemente usate come mezzo di contrapposizione ai colossi economici come Amazon.
Ho veramente molti amici e conoscenti che lavorano con Amazon, da dipendenti diretti (a tutti i livelli, dal magazziniere all'ufficio legale, dal servizio assistenza alla logistica) a dipendenti indiretti (spedizionieri) e tutti, immancabilmente, preferiscono lavorare per Amazon rispetto ad altre realtà.
E sempre e solo per un singolo motivo: Amazon rispetta le leggi.
Fa i contratti, gli orari sono quelli dichiarati dai contratti di lavoro, gli stipendi arrivano puntuali (e anche le gratifiche), qualunque sia la situazione economica del breve periodo.
Qualcuno lamenta qualche condizione estrema per il rispetto di tempi e numeri, ma anche in quel caso tutti sono concordi a dire che altrove è peggio.
Gli stessi spedizionieri che con Amazon devono garantire la consegna in un giorno dicono che fanno più fatica a stare dietro alle (disorganizzatissime e spesso disoneste) piccole aziende, che magari a noi mandano il prodotto dopo 10 giorni, ma il corriere lo avvisano 24 ore prima che la consegna venga effettuata. Con pari stress per il lavoratore, ma meno remunerazione e garanzie.
Insomma, per me Amazon è un caspita di orrore giuridico-economico come tutte i mega-enti multinazionali moderni, ma non è l'unico male e, per i dipendenti EUROPEI, non è neanche il male minore.
Il problema non è tanto quello delle condizioni di lavoro attuali, ma più che altro del fatto che il peso politico di Amazon potrebbe evitare che tali condizioni vengano migliorate per legge, se non addirittura potrebbe accadere che riescano a farle peggiorare.
Fermo restando che, se Amazon ha ancora una concorrenza, è quasi esclusivamente perché le altre realtà più piccole non rispettano NEANCHE le leggi attuali (di nessun tipo: né quelle sulla sicurezza, né quelle sulle modalità di lavoro, né quelle sulla retribuzione).
Però... (giuro, non è un "non sono razzista ma") non è che altre aziende siano messe meglio e soprattutto non lo sono le piccole aziende e le piccole realtà locali, costantemente usate come mezzo di contrapposizione ai colossi economici come Amazon.
Ho veramente molti amici e conoscenti che lavorano con Amazon, da dipendenti diretti (a tutti i livelli, dal magazziniere all'ufficio legale, dal servizio assistenza alla logistica) a dipendenti indiretti (spedizionieri) e tutti, immancabilmente, preferiscono lavorare per Amazon rispetto ad altre realtà.
E sempre e solo per un singolo motivo: Amazon rispetta le leggi.
Fa i contratti, gli orari sono quelli dichiarati dai contratti di lavoro, gli stipendi arrivano puntuali (e anche le gratifiche), qualunque sia la situazione economica del breve periodo.
Qualcuno lamenta qualche condizione estrema per il rispetto di tempi e numeri, ma anche in quel caso tutti sono concordi a dire che altrove è peggio.
Gli stessi spedizionieri che con Amazon devono garantire la consegna in un giorno dicono che fanno più fatica a stare dietro alle (disorganizzatissime e spesso disoneste) piccole aziende, che magari a noi mandano il prodotto dopo 10 giorni, ma il corriere lo avvisano 24 ore prima che la consegna venga effettuata. Con pari stress per il lavoratore, ma meno remunerazione e garanzie.
Insomma, per me Amazon è un caspita di orrore giuridico-economico come tutte i mega-enti multinazionali moderni, ma non è l'unico male e, per i dipendenti EUROPEI, non è neanche il male minore.
Il problema non è tanto quello delle condizioni di lavoro attuali, ma più che altro del fatto che il peso politico di Amazon potrebbe evitare che tali condizioni vengano migliorate per legge, se non addirittura potrebbe accadere che riescano a farle peggiorare.
Fermo restando che, se Amazon ha ancora una concorrenza, è quasi esclusivamente perché le altre realtà più piccole non rispettano NEANCHE le leggi attuali (di nessun tipo: né quelle sulla sicurezza, né quelle sulle modalità di lavoro, né quelle sulla retribuzione).
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Re: Àmazon o Ammàzzon?
Da noi c'abbiamo il "caporalato", ecc...
Ma ho risposto di getto, la vera situazione di amazon non la conosco...
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Re: Àmazon o Ammàzzon?
La battaglia contro Amazona e' una battaglia persa e per capirci contro i molini a vento...4x16 ha scritto: ↑1 ott 2020, 17:27 Mi rendo conto che acquistando su Amazon si "foraggia" tutto ciò ma come si fa a dire di no quando un sito offre assortimento, prezzo e tempi di consegna come loro? Io devo far quadrare i conti (come tanti) e se posso risparmiare lo faccio, poi penso che sia come la storia dei centri commerciali aperti alla domenica.....non serve a nulla dire non ci vado o non compro lì per principio.....tanto "il sistema" è quello, c'ha rinunciato anche mia moglie che lavora in un ipermercato.....
Queste cose le decide il mercato...
Credo che moltissime situazioni italiane siano peggio di Amazon...
Ma in ogni epoca ci serve un avversario da combattere, che sia grande e potente...
La Fiat e' passata un po' di moda....
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Re: Àmazon o Ammàzzon?
La Fiat in Italia faceva molti meno utili di Amazon ma pagava molte più tasse...Cane ha scritto: ↑5 ott 2020, 20:35La battaglia contro Amazona e' una battaglia persa e per capirci contro i molini a vento...4x16 ha scritto: ↑1 ott 2020, 17:27 Mi rendo conto che acquistando su Amazon si "foraggia" tutto ciò ma come si fa a dire di no quando un sito offre assortimento, prezzo e tempi di consegna come loro? Io devo far quadrare i conti (come tanti) e se posso risparmiare lo faccio, poi penso che sia come la storia dei centri commerciali aperti alla domenica.....non serve a nulla dire non ci vado o non compro lì per principio.....tanto "il sistema" è quello, c'ha rinunciato anche mia moglie che lavora in un ipermercato.....
Queste cose le decide il mercato...
Credo che moltissime situazioni italiane siano peggio di Amazon...
Ma in ogni epoca ci serve un avversario da combattere, che sia grande e potente...
La Fiat e' passata un po' di moda....
E' questo il male peggiore.
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Re: Àmazon o Ammàzzon?
Le tasse si pagano sul guadagno e sui contributi ai dipendenti, se uno come amazon guadagna tanto perche' ha
avuto un'idea rivoluzionaria che e' stata apprezzata da milioni di persone mica possiamo farci nulla...(o penalizzarlo)
Ho portato l'esempio di Fiat perche' per 50 anni e' stato il bersaglio del sindacato e di tutti...
Ma davvero pensavate che un dipendente Fiat con le ferie, i contributi, una paga decente, una pensione
decente, sia stato svantaggiato rispetto a milioni di dipendenti italiani?
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Re: Àmazon o Ammàzzon?
Cosa abbiamo detto sempre di chi evade le tasse? Che pratica concorrenza scorretta.Cane ha scritto: ↑5 ott 2020, 23:06Le tasse si pagano sul guadagno e sui contributi ai dipendenti, se uno come amazon guadagna tanto perche' ha
avuto un'idea rivoluzionaria che e' stata apprezzata da milioni di persone mica possiamo farci nulla...(o penalizzarlo)
Ho portato l'esempio di Fiat perche' per 50 anni e' stato il bersaglio del sindacato e di tutti...
Ma davvero pensavate che un dipendente Fiat con le ferie, i contributi, una paga decente, una pensione
decente, sia stato svantaggiato rispetto a milioni di dipendenti italiani?
Quanti negozi hanno contrazioni di fatturato o hanno chiuso perché non reggono la concorrenza di Amazon e degli altri giganti dell'e-commerce?
Amazon e co. riuscirebbero a praticare le stesse condizioni vantaggiose se dovessero pagare le stesse tasse che paga un commerciante qualsiasi?
Da non dimenticare poi che gli utili fittiziamente spostati alle controllate estere, dove l'imposizione fiscale è più bassa o addirittura nulla, pesano negativamente sulla nostra bilancia dei pagamenti, e quindi alla fine sul nostro deficit.
A conti fatti la comodità di avere a disposizione i servizi di Amazon (e degli altri) forse non è così a buon mercato come sembra. Quello che non pagano loro di tasse lo paghiamo noi, con tasse e soprattutto con tagli ai bilanci pubblici. Paghiamo poco per un orologio ma poi dobbiano pagarci da soli le cure mediche decenti perché lo stato non ha soldi per finanziare abbastanza la sanità pubblica (al netto di sprechi e ruberie, conta anche questo).
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Re: Àmazon o Ammàzzon?
In pratica ammetti che quello di amazon e' un sistema piu' efficiente e competitivo (per alcune cose) rispettowilcoyote ha scritto: ↑6 ott 2020, 0:16 Quanti negozi hanno contrazioni di fatturato o hanno chiuso perché non reggono la concorrenza di Amazon e degli altri giganti dell'e-commerce?
Amazon e co. riuscirebbero a praticare le stesse condizioni vantaggiose se dovessero pagare le stesse tasse che paga un commerciante qualsiasi?
al negozietto poco efficiente...
La storia a un certo punto ha delle svolte di innovazione rispetto al passato su cui non possiamo farci nulla...
Il mercato ha constatato che il commercio on line ha vinto (per alcune cose) e "il problema e' che l'Italia
come sempre e' ultima"...
Quando anni fa dicevano che in USA il 30/40% del mercato e' on line col postino che ti porta la merce
a casa non ci credevo, mi pareva impossibile...
Anche i supermercati hanno fatto chiudere centinaia di migliaia di negozietti alimentari, ma non c'era alternativa...
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Àmazon o Ammàzzon?
Non vedo niente di male nel commercio online a patto che che debba sottostare alle stesse imposizione che deve seguire un qualsiasi commerciante. Sennò diventa una pratica scorretta. Poi è logico che chi ha volumi di vendite del genere pagherà meno il prodotto che offre al pubblico, così come il grande supermercato spenderà meno nell’acquistare migliaia di colli di un prodotto rispetto alla bottega che ne acquista poche decine. Ma il tutto si deve fermare qui.
Se non siamo d’accordo neanche su queste che reputo le basi non vedo che senso ha parlare di tutto il resto.
Se non siamo d’accordo neanche su queste che reputo le basi non vedo che senso ha parlare di tutto il resto.