Sindacalista investito e ucciso a un picchetto

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Cane
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Sindacalista investito e ucciso a un picchetto

Messaggio da Cane »


Sindacalista investito Arrestato l'autista del tir
Il coordinatore interregionale dei SiCobas, Adil Belakhdim, 37 anni, è morto investito da un camion davanti ai cancelli della Lidl di Biandrate durante una manifestazione. L'autista avrebbe forzato il blocco. Ora è in stato d'arresto con l'accusa di omicidio stradale e resistenza.


Triste evento...non dovrebbe mai succedere... :cry:

Siete mai entrati quando era sciopero?

Avete mai partecipato ai picchetti per evitare che qualcuno entri?
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wilcoyote
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Re: Sindacalista investito e ucciso a un picchetto

Messaggio da wilcoyote »

I picchetti a mio avviso dovrebbero essere vietati per legge, le rivendicazioni vanno portate avanti in modo intelligente. Ci sono degli attraversamenti pedonali? Gli scioperanti vanno avanti e indietro rigorosamente sulle zebre! :mrgreen:
Se uno vuole fare il crumiro, saranno caxxi sua no?
Se invece l'azienda fa pressioni indebite per convincere a non scioperare i titolari di mansioni indispensabili, commette un illecito.
La mia azienda, che nonostante l'aumento vertiginoso di ricavi e utili grazie alla pandemia (solo di elettricità e condizionamento aria risparmia un botto, per non parlare della mensa e della manuntenzione ordinaria) non vuole riconoscerci nemmeno un indennizzo parziale per le spese sostenute per lavorare da casa (non si può per es. lavorare 8 ore al giorno, tutti i giorni, sul monitor da 15" di un notebook, per non parlare della seduta: molti quindi hanno comprato un monitor esterno da collegare al notebook aziendale ed una sedia da ufficio, spendendo spesso più di mille euro), non vuole darci i ticket restaurant (non mangiamo a mensa ma almeno ci paghiamo parte della spesa), addirittura rifiuta di normare il lavoro agile che, con la scusa dell'emergenza, viene utilizzato per obbligarci a stare connessi praticamente tutte le ore passate da svegli! E senza nemmeno pagare gli straordinari o l'indennità di reperibilità.
Invece di scioperare, applichiamo pedissequamente sia l'orario di ufficio (8 - 13 e 14 - 17) che tutte le norme (un'apposita commissione di volontari, spulciando la vasta e variegata produzione di direttive aziendali, ha scovato le più demenziali e controproducenti, e le applichiamo! :mrgreen: )
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Cane
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Re: Sindacalista investito e ucciso a un picchetto

Messaggio da Cane »

wilcoyote ha scritto: 18 giu 2021, 19:34 I picchetti a mio avviso dovrebbero essere vietati per legge, le rivendicazioni vanno portate avanti in modo intelligente. Ci sono degli attraversamenti pedonali? Gli scioperanti vanno avanti e indietro rigorosamente sulle zebre! :mrgreen:
Se uno vuole fare il crumiro, saranno caxxi sua no?
Se invece l'azienda fa pressioni indebite per convincere a non scioperare i titolari di mansioni indispensabili, commette un illecito.
Concordo...
Ma quando iniziai io 50/55 anni fa la situazione era piu' complessa e difficile.. :?
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mchap
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Re: Sindacalista investito e ucciso a un picchetto

Messaggio da mchap »

Non tutti i lavori sono uguali, come non lo sono le aziende e i rapporti con esse. I picchetti sono più una tradizione del secolo scorso quando il crumiraggio organizzato era una cosa comune
C'è anche un elemento importante quando si parla di picchetti. La FIAT degli anni 50-70 era un ambiente di lavoro estremamente autoritario, come tutte le fabbriche italiane. Negli anni '50 se eri iscritto al sindacato venivi relegato nei "reparti confino" quando ti andava bene. I dipendenti erano meticolosamente schedati.

In questi ambienti il potere intimidatorio e di ricatto dell'azienda era enorme ed è qui che entrava in gioco il picchetto.
Agli inizi chi prendeva l'iniziativa di scioperare era una minoranza, molti esitavano per paura, il picchetto allora serviva come "giustificazione" oltre che come punto di contatto e discussione.

Un altro elemento da considerare era che l'ingresso anche di pochi individui in alcuni reparti chiave poteva vanificare gli effetti dello sciopero.
Oggi le cose sono cambiate ma...c'è sempre tempo per tornare indietro e credo che in parte stia già accadendo (pensiamo un po' a tutte le situazioni dove l'impiego a contratto è prevalente e chi può scioperare essendo coperto da alcune tutele è una minoranza).

Picchetti ne ho fatti. Studenti e operai uniti nella lotta. A volte eravamo un supporto utile, per i picchetti e non solo.

Il primo picchetto l'ho feci nell'Ottobre del '69 alla Recordati di Milano, una fabbrica chimica. Avrei compiuto 17anni due mesi dopo.
Come inizio fu un po' traumatico, erano settimane molto dure, repressione, polizia , scontri in continuazione.
Un giorno mentre ero di picchetto, ci tenevamo legati sottobraccio, c'è un tizio vestito di tutto punto, con la cravatta e cappotto elegante, ci osservava a distanza, era un tipo piuttosto robusto . Ad un certo punto accende un sigaro, se lo fuma per un po' e poi parte a passo accelerato puntando dritto verso di me. Cercò di spengere il sigaro sulla mia mano. Vedo ancora tutta la sequenza. SI toglie il sigaro dalla bocca e lo punta come una lama sulla mia mano, vedevo benissimo la brace.
Pensava che avrei tolto il braccio e quindi lui sarebbe riuscito a passare. Tutto nel giro di pochi istanti ma... ero già allenato :) gli mollai un paio di calci alle caviglie e cadde per terra.
Gli operai di quella fabbrica erano persone per bene e intelligenti, seppure incazzate. Il tizio era manager di quella fabbrica. Fu semplicemente allontanato.

Morale della storia: negli incontri ravvicinati puntate con decisione e rapidità a caviglie e ginocchia :)
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
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wilcoyote
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Re: Sindacalista investito e ucciso a un picchetto

Messaggio da wilcoyote »

Da noi l'azienda ha un modo "originale" di togliere proseliti ai sindacalisti, almeno a quelli davvero impegnati: li promuove, li ricopre di soldi... E gli abbocconi ci cascano! :evil:
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Cane
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Re: Sindacalista investito e ucciso a un picchetto

Messaggio da Cane »

Cane ha scritto: 18 giu 2021, 17:18 Siete mai entrati quando era sciopero?
Avete mai partecipato ai picchetti per evitare che qualcuno entri?
Le ho fatte tutte e due… :?

A 19 anni appena assunto (prima del militare] c’erano pressioni forti da parte della societa’. La situazione era quella che era, e 2-3 volte ho ceduto entrando in auto da una delle porte principali senza avere particolare resistenza…salvo qualche urlaccio e qualche vaffa’…
Poi dopo qualche anno sono capitati scioperi piu’ duri, anche 12 giorni di fila con arresto completo dell’impianto…
E ho partecipato a dei picchetti veri (quelli di notte tutti intorno al falò) con pedate e cazzotti sulle macchine che entravano fino ad ammacarle tutte… :|
Chissa’ se poteva succedere qualcosa di simile alla situazione davanti alla Lidl?
Ma devo dire che personalmente ho evitato di agire così duramente, il mio intervento era verbale, anche duro, ma verbale…E a distanza di tanti anni non sono piu’ d’accordo con queste operazioni veramente “intimidatorie” e un po’ fasciste…

Quando entravo da crumiro credevo di avere il diritto di farlo, e se qualcuno mi avesse bloccato e dato delle pedate sulla macchina chissa’ se reagivo, e magari finiva male… :evil:
Quando dopo qualche anno facevo i picchetti e impedivo alla gente di entrare, magari spaccandogli la macchina (non io personalmente) ero convinto non avessero il diritto di entrare… :roll:
Insomma, qualcosa non torna… :wall:

l confronto tra le due cose che ho fatto (crumiro e picchettaggio) non lascia dubbio sulla strada giusta
indicata da Will…(vietare i picchetti e chi vuol lavorare lavori)

NB le auto ammaccate furono riparate a spese della societa'...
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Re: Sindacalista investito e ucciso a un picchetto

Messaggio da wilcoyote »

mchap ha scritto: 18 giu 2021, 20:12 La FIAT degli anni 50-70 era un ambiente di lavoro estremamente autoritario, come tutte le fabbriche italiane.
Non è cambiato un granché. Una mia amica, laureata in ingegneria elettrotecnica con 110, nel 1991 fu assunta dalla Magneti Marelli. Nel 1996 fu promossa quadro. Nel 1998 si dimise (fortunatamente gli ingengeri elettrotecnici erano ancora molto richiesti). Non ne poteva più di lavorare in un ambniente che sembrava una caserma gestita in modo militaresco, anche se lei era un "alto ufficiale". La cosa che sopportava di meno era essere ripresa da qualche dirigente per essere stata amichevole con qualche operaia.
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Re: Sindacalista investito e ucciso a un picchetto

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Re: Sindacalista investito e ucciso a un picchetto

Messaggio da mchap »

Scioperare e/o bloccare la produzione sono scelte dure, costano a chi lo fa in termini di perdita di salario, rischi giudiziari e di incolumità fisica.
Quando c'è consenso, quando le ragioni di una lotta sono sentite e reali, verrebbe da dire che i picchetti come altre forme organizzative non servono. Purtroppo raramente è così: pochi crumiri ( chiamateli come volete) possono inficiare la volontà di molti. Non a caso nei posti più critici e strategici in genere viene messo personale "affidabile".

Quindi quando c'è uno sciopero o qualcosa di simile c'è solo una scelta da fare: da che parte stare. I crumiri stanno sempre dalla parte sbagliata. Non vanno fatti passare.
Questo non significa che gli devi fare del male. Li devi solo dissuadere.
E se guardiamo alla storia delle lotte del lavoro vediamo che di crumiri morti ammazzati praticamente non ce ne sono, mentre di lavoratori in lotta perseguitati, incarcerati, malmenati, ammazzati, sono piene le pagine della storia delle lotte per e del lavoro.

Qui le chiacchiere stanno davvero a zero. Oggi viviamo in un mondo in cui chi lavora ha sempre meno diritti e garanzie. E per lavorare devi accettare sempre meno diritti e garanzie.
Per produrre di più vengono disattivati i sistemi di sicurezza. I morti di lavoro (i cosi detti incidenti sul lavoro) sono sempre di più e sempre più legati al venir meno delle tutele e garanzie.
E uno si dovrebbe fare scrupoli a fare un picchetto?

Provate a immaginare quel camionista negli anni '70. Allora sapeva bene a cosa andava incontro se forzava un blocco.
Se lo avesse saputo anche il camionista di oggi con tutta probabilità non sarebbe morto nessuno.

E non mi fate incazzare su questo :D . I crumiri, i ruffiani, i lecchini,.... tutti gente che poi beneficia dei risultati delle lotte fatte dagli altri.
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Re: Sindacalista investito e ucciso a un picchetto

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Bon per voi che sapete sempre sempre con certezza da quale parte sta la ragione e da quale parte sta il torto... :roll:
La vita invece e’ molto complessa e non sempre e’ facile fare le scelte giuste, neppure se vuoi farle…

Io ho semplicemente descritto una mia esperienza di vita (forse siamo in pochi a postare di noi cose difficili da postare… ;) ) dove all’inizio qualche volta ho deciso di non fare sciopero e successivamente ho deciso di fare dei picchetti…
Per far capire che quando decidi di non fare sciopero “pensi di avere il diritto di lavorare”, e quando decidi di fare dei picchetti “pensi che gli altri non abbiano il diritto di lavorare”
Forse se tutti capissero questi due sentimenti, quei fatti tipo quello in oggetto, e molti avvenuti in passato, con costi di vite umane, difficilmente sarebbero successi… :ok:

Con l’esperienza maturata nella mia vita probabilmente non andrei piu’ a lavorare quando e’ sciopero, ma “sicuramente” non parteciperei piu’ a dei picchetti che dalla mia esperienza sono operazioni “intimidatorie” e forse anche un po’ "fasciste"…
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