Un raduno rovente?
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Un raduno rovente?
Sì, siamo pazzi... con certi caldi ci sarebbe solo da stare a cuccia proprio sotto il condizionatore...
E invece no... questo raduno s'ha da fare!
(Viene cuoccimix in zona mica ce lo vogliamo perdere, no?)
Ok... il programma prevede (per come l'ho capito) Lunedì 16 cena a casa di DaniLao con ricchi premi e cotillon... Martedì 17 mattina/pomeriggio ci si riprende, e la sera salto a Livorno dove si va tutti a trovare Beppe il Commerciante con relativa Cucciuccata...
(Ale, hai promesso di riportarmi a casa, ricordatelo... come ci arrivo non lo so ma tu portamici... grazie.)
Papparapàààà (fate la tromba)
Partecipanti :
cuoccimix
DaniLao
ale9191
lorenzo1910
Avviso : l'elenco è provvisorio... chi si vuole aggregare è bene accetto (la casa è di Daniele, ma il PR sono io) e soprattutto non disperiamo di avere con noi l'amato Cane alias Paolo per Martedì a Livorno... (che c'ha sempre un mucchio daffare)
Come sempre fornirò documentazione fotografica (così potrete farvi due risate anche se non c'eravate)
Tanto vi dovevo...
P.S. Spero di non sciogliermi... quella zona in quella settimana è da bollino rosso... che tempismo, eh?!
E invece no... questo raduno s'ha da fare!
(Viene cuoccimix in zona mica ce lo vogliamo perdere, no?)
Ok... il programma prevede (per come l'ho capito) Lunedì 16 cena a casa di DaniLao con ricchi premi e cotillon... Martedì 17 mattina/pomeriggio ci si riprende, e la sera salto a Livorno dove si va tutti a trovare Beppe il Commerciante con relativa Cucciuccata...
(Ale, hai promesso di riportarmi a casa, ricordatelo... come ci arrivo non lo so ma tu portamici... grazie.)
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Re: Un raduno rovente?
Non è un raduno, è la nostra Woodstock, un evento che un forum di orologi non ha mai visto in Italia.
L’evento parte ufficialmente domenica 15 agosto e finisce giovedì 19. I punti fermi sono quelli elencati da Lorenzo, tutto il resto è in divenire .
L’evento parte ufficialmente domenica 15 agosto e finisce giovedì 19. I punti fermi sono quelli elencati da Lorenzo, tutto il resto è in divenire .
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Re: Un raduno rovente?
Ok...speriamo vengano anche Joe Cocker e Jimi Hendrix allora...
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Re: Un raduno rovente?
Bah, Michele ha promesso il vino del suo conterraneo Albano, va bene eguale, no?
Occhio però che a casa mia si entra solo con green pass o certificazione vaccinale; no novax, terrapiattisti, hare krishna, negazionisti dell’olocausto o testimoni di geova, qualora molesti
Occhio però che a casa mia si entra solo con green pass o certificazione vaccinale; no novax, terrapiattisti, hare krishna, negazionisti dell’olocausto o testimoni di geova, qualora molesti
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: Un raduno rovente?
E i vegetariani\vegani?DaniLao ha scritto: ↑13 ago 2021, 15:30 Bah, Michele ha promesso il vino del suo conterraneo Albano, va bene eguale, no?
Occhio però che a casa mia si entra solo con green pass o certificazione vaccinale; no novax, terrapiattisti, hare krishna, negazionisti dell’olocausto o testimoni di geova, qualora molesti
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Un raduno rovente?
Non vorrei chiudere le porte a mchappi vari, del resto i menu delle giornate non sono stati ancora definiti, a differenza della carta dei viniwilcoyote ha scritto:E i vegetariani\vegani?
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Re: Un raduno rovente?
A scanso di equivoci io sono fieramente onnivoro, ma non vengo perché... Perché no!
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Re: Un raduno rovente?
Ma ormai nemmen più col cialis?wilcoyote ha scritto:A scanso di equivoci io sono fieramente onnivoro, ma non vengo perché... Perché no!
Non credo tu avresti retto i ritmi previsti, comunque
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Re: Un raduno rovente?
Non li reggerei neanche io... ed è per quello che partecipo solo a un paio di date...
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Re: Un raduno rovente?
Capitolo 1: Preludio - Auftakt
Ieri sera si sono aperte le sguaiate danze degli Stati Generali (nome in codice dell’evento nelle carte del Soviet “Woodstokskaja”) di CCCP-f e vengo doverosamente a darvene ragione e puntuale descrizione.
Dopo un rapido recupero all’aereoporto di Peretola da parte di Cuoccimix (al quale va il mio primo sentito ringraziamento), ci siamo persi in formalità sovietiche necessarie -da protocollo- quando si incontrino due (o più) fondatori nella stessa stanza fisica.
Tutto ciò ha previsto, oltre ad ameni espletamenti burocratici, una serie di abbracci a norma anticontagio e l’esibizione dei reciproci green pass; le circostanze hanno richiesto l’impiego di un po’ di tempo che ha fatto come l’AeroFlot, dunque abbiamo cominciato a cucinare piuttosto tardi
Mentre Michele soffriggeva, il tarallo di Barletta (da lui portato in dono) ci sorreggeva.
La cena si è dipanata tranquilla, accompagnata da ricordi trash di una comune infanzia televisiva e dall’ottima Malvasija, anch’essa proveniente dalle terre dell’ibarico
Alle 21:40 circa, ora locale, Ale ci conferma il suo arrivo a stretto giro.
Nella casa del Soviet il tempo ormai abbiamo smesso di misurarlo con gli orologi: siamo imbelviti e tornati all’atavico, usiamo strane clessidre, non ad acqua ma a vino bianco che testimoniano peraltro come Ale stia davvero rischiando di arrivare troppo tardi, almeno per il primo ottimo round
Allo scoccare della bottiglia ecco che invece suona alla porta il giovane del ‘91 il quale -come a lui s’addice- non si presenta a mani vuote.
Il Gran Movimentatore di Popoli, nonché Curatore si prende futura cura della causa portandole in gradito dono quanto si evince in foto
È vero, ci conosce e sa che siamo senza fondo, ma quando fa le cose le fa con stile, 6 bottiglie di bianco e 12 birre, prestamente poste in frigo a frescheggiate per la seconda puntata di stasera.
Insieme ad Ale ci fa allegra compagnia anche Cave e la serata parte per la seconda, morbida sessione.
Dal frigorifero esce fuori un misterioso quanto aggressivo rosolo (pare confezionato da una lontana parente), dalle qualità organolettiche del quale non è stato possibile ai convenuti dedurre la composizione e che porremo all’attenzione dell’esperto di vernici Lorenzo
Si noti, nella foto sopra, sullo sfondo, il faccione di Albano appiccicato sul vino.
Questo prodotto tipicamente locale non abbiamo avuto il coraggio di battezzarlo già che non eravamo in seduta plenaria, lo stappamento della testa del celebre (quanto fastidioso) cantante avverrà questa sera, una volta ricomposta la Commissione all’uopo deputata.
A sinistra la Malvasia, che era buona quanto -verso quell’ora- già belle che finita.
Insomma, tra un discorso e l’altro arriviamo a mezzanotte e mezza, un Soviet convocato d’emergenza in videochiamata sulla Linea Rossa (chi preso nell’atto di lavare i piatti, chi a cena con amici “di fuori” ma mai quanto noi, i più anziani addirittura con le mutande in faccia, forse per la paura che il contagio si possa diffondere anche con il grafene tramite il 4g) certifica come la vodka in frigo abbia raggiunto la temperatura ottimale e la di possa smarimettere
Per la verità, vista l’ora, la calda giornata sulle spalle, e le circostanze imprevedibili e sopravvenute, anche noi cominciamo ad essere sufficientemente piegati dagli eventi, dunque si arriva a quelli che dovrebbero essere i saluti finali perché la mattina dopo si lavora e la sveglia suona presto.
Le formalità amministrative del protocollo sopra menzionato prevedono che non ci si possa salutare prima di aver consumato insieme almeno un’ultima vodka (sul concetto di “ultima et penultima” e sul candido e lieve crinale che le separa si potrebbe scrivere un trattato, fattostà che l’ultima vera è quando non ce n’è più, non quella di ieri che ha una valenza strettamente temporale e non assoluta) e coraggiosamente ci assumiamo anche questa responsabilità con il sorriso sulle labbra (son le palpebre che per tutti tendono ad abbottarsi…)
In realtà nel Quartier Generale ci siamo attardati (insieme a Rajaram Chuttraputti di Kolhapur che, aivoglia se aveva un bel pennacchio, checché ne pensi il nostro Cuoccimix sul ponte a lui dedicato e ai plurimi autovelox che lo popolano)
…anche a pianificate la mattinata e la giornata successiva; dunque siamo svenuti nei rispettivi giacigli dopo l’una abbondantemente e funestati da inquietanti immagini della “testa di Mike Bongiorno con le alucce, come fosse un putto o rielaborato come Obama in nero e rosso con la scritta hope”, anche se filologicamente avrei personalmente trovato più corretto un “allegriiiiaaaaaa!”.
Ma questa è un’altra storia che proseguirà immancabilmente stasera entrando nel vivo dell’approfondimento politico con la discesa in campo di Lorenzo e con lo sguardo teso e progressivo verso il sol dell’avvenire che bacia la costa livornese la quale si potrà pregiare della nostra presenza in loco -credibilmente- nella serata di martedì per la terza ondata (siamo sulla costa, no?).
Tale Terza Internazionale prevede peraltro il recupero di Giuseppe e -si spera anche dello sfuggente Paolo-Uccel-di-Bosco-Cane (GamAnto, a te non fischiano le orecchie oltre che il telefono?).
Ovviamente se qualcheduno di voialtri lettori silenti (eh, si, sto dicendo proprio a te!) si volesse accodare si senta libero di contattare il Curatore il quale si attiverà per l’attività di dossieraggio ed eventuale rilascio dei necessari nulla osta preventivi alle autorizzazioni di sicurezza richieste per la partecipare alla kermesse, no, volevo scrivere Congresso del Partito Interregionale
Bene, per ora da parte mia è tutto (se vi sembra poco per essere la serata di riscaldamento…)
I Soci che erano più o meno presenti (a sé stessi, fisicamente e/o con lo spirito) abbiano, se vorranno, il garbo di integrare quanto da me riportato in questa sede, che abbia omesso e/o dimenticato per volontà precisa o sciagura della memoria
…continua?
Ieri sera si sono aperte le sguaiate danze degli Stati Generali (nome in codice dell’evento nelle carte del Soviet “Woodstokskaja”) di CCCP-f e vengo doverosamente a darvene ragione e puntuale descrizione.
Dopo un rapido recupero all’aereoporto di Peretola da parte di Cuoccimix (al quale va il mio primo sentito ringraziamento), ci siamo persi in formalità sovietiche necessarie -da protocollo- quando si incontrino due (o più) fondatori nella stessa stanza fisica.
Tutto ciò ha previsto, oltre ad ameni espletamenti burocratici, una serie di abbracci a norma anticontagio e l’esibizione dei reciproci green pass; le circostanze hanno richiesto l’impiego di un po’ di tempo che ha fatto come l’AeroFlot, dunque abbiamo cominciato a cucinare piuttosto tardi
Mentre Michele soffriggeva, il tarallo di Barletta (da lui portato in dono) ci sorreggeva.
La cena si è dipanata tranquilla, accompagnata da ricordi trash di una comune infanzia televisiva e dall’ottima Malvasija, anch’essa proveniente dalle terre dell’ibarico
Alle 21:40 circa, ora locale, Ale ci conferma il suo arrivo a stretto giro.
Nella casa del Soviet il tempo ormai abbiamo smesso di misurarlo con gli orologi: siamo imbelviti e tornati all’atavico, usiamo strane clessidre, non ad acqua ma a vino bianco che testimoniano peraltro come Ale stia davvero rischiando di arrivare troppo tardi, almeno per il primo ottimo round
Allo scoccare della bottiglia ecco che invece suona alla porta il giovane del ‘91 il quale -come a lui s’addice- non si presenta a mani vuote.
Il Gran Movimentatore di Popoli, nonché Curatore si prende futura cura della causa portandole in gradito dono quanto si evince in foto
È vero, ci conosce e sa che siamo senza fondo, ma quando fa le cose le fa con stile, 6 bottiglie di bianco e 12 birre, prestamente poste in frigo a frescheggiate per la seconda puntata di stasera.
Insieme ad Ale ci fa allegra compagnia anche Cave e la serata parte per la seconda, morbida sessione.
Dal frigorifero esce fuori un misterioso quanto aggressivo rosolo (pare confezionato da una lontana parente), dalle qualità organolettiche del quale non è stato possibile ai convenuti dedurre la composizione e che porremo all’attenzione dell’esperto di vernici Lorenzo
Si noti, nella foto sopra, sullo sfondo, il faccione di Albano appiccicato sul vino.
Questo prodotto tipicamente locale non abbiamo avuto il coraggio di battezzarlo già che non eravamo in seduta plenaria, lo stappamento della testa del celebre (quanto fastidioso) cantante avverrà questa sera, una volta ricomposta la Commissione all’uopo deputata.
A sinistra la Malvasia, che era buona quanto -verso quell’ora- già belle che finita.
Insomma, tra un discorso e l’altro arriviamo a mezzanotte e mezza, un Soviet convocato d’emergenza in videochiamata sulla Linea Rossa (chi preso nell’atto di lavare i piatti, chi a cena con amici “di fuori” ma mai quanto noi, i più anziani addirittura con le mutande in faccia, forse per la paura che il contagio si possa diffondere anche con il grafene tramite il 4g) certifica come la vodka in frigo abbia raggiunto la temperatura ottimale e la di possa smarimettere
Per la verità, vista l’ora, la calda giornata sulle spalle, e le circostanze imprevedibili e sopravvenute, anche noi cominciamo ad essere sufficientemente piegati dagli eventi, dunque si arriva a quelli che dovrebbero essere i saluti finali perché la mattina dopo si lavora e la sveglia suona presto.
Le formalità amministrative del protocollo sopra menzionato prevedono che non ci si possa salutare prima di aver consumato insieme almeno un’ultima vodka (sul concetto di “ultima et penultima” e sul candido e lieve crinale che le separa si potrebbe scrivere un trattato, fattostà che l’ultima vera è quando non ce n’è più, non quella di ieri che ha una valenza strettamente temporale e non assoluta) e coraggiosamente ci assumiamo anche questa responsabilità con il sorriso sulle labbra (son le palpebre che per tutti tendono ad abbottarsi…)
In realtà nel Quartier Generale ci siamo attardati (insieme a Rajaram Chuttraputti di Kolhapur che, aivoglia se aveva un bel pennacchio, checché ne pensi il nostro Cuoccimix sul ponte a lui dedicato e ai plurimi autovelox che lo popolano)
…anche a pianificate la mattinata e la giornata successiva; dunque siamo svenuti nei rispettivi giacigli dopo l’una abbondantemente e funestati da inquietanti immagini della “testa di Mike Bongiorno con le alucce, come fosse un putto o rielaborato come Obama in nero e rosso con la scritta hope”, anche se filologicamente avrei personalmente trovato più corretto un “allegriiiiaaaaaa!”.
Ma questa è un’altra storia che proseguirà immancabilmente stasera entrando nel vivo dell’approfondimento politico con la discesa in campo di Lorenzo e con lo sguardo teso e progressivo verso il sol dell’avvenire che bacia la costa livornese la quale si potrà pregiare della nostra presenza in loco -credibilmente- nella serata di martedì per la terza ondata (siamo sulla costa, no?).
Tale Terza Internazionale prevede peraltro il recupero di Giuseppe e -si spera anche dello sfuggente Paolo-Uccel-di-Bosco-Cane (GamAnto, a te non fischiano le orecchie oltre che il telefono?).
Ovviamente se qualcheduno di voialtri lettori silenti (eh, si, sto dicendo proprio a te!) si volesse accodare si senta libero di contattare il Curatore il quale si attiverà per l’attività di dossieraggio ed eventuale rilascio dei necessari nulla osta preventivi alle autorizzazioni di sicurezza richieste per la partecipare alla kermesse, no, volevo scrivere Congresso del Partito Interregionale
Bene, per ora da parte mia è tutto (se vi sembra poco per essere la serata di riscaldamento…)
I Soci che erano più o meno presenti (a sé stessi, fisicamente e/o con lo spirito) abbiano, se vorranno, il garbo di integrare quanto da me riportato in questa sede, che abbia omesso e/o dimenticato per volontà precisa o sciagura della memoria
…continua?
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