Come forse si sarà capito, si veda qui, sono critico verso l'informazione attuale:
a) sensazionalista
b) troppo spesso mero megafono dei comunicati stampa di parte
In aggiunta da un po' di anni, più dedita a costruire una narrazione avvincente della realtà, che a descrivere la realtà stessa.
La motivazione alla base di quest'ultimo vizio, è nel business: i click sugli articoli sul web, gli spazi pubblicitari nelle trasmissioni "di approfondimento", sono business, "so' soldi" e quindi bisogna motivare le persone a cercare informazioni.
Pensiamo ai canali "all news": c'è sempre un'ultima ora, un'ultima notizia che merita attenzione, da non cambiare il canale.
Il fenomeno è stato palese palesemente con la pandemia: una serie di notizie e contro notizie, pareri discordanti, più per confondere (per poi cercare di capire, informandosi ancora) che per informare e chiarire.
Per me, l'informazione dovrebbe essere finanziata con i soldi dei contribuenti e durante le trasmissioni informative, non dovrebbero essere ammessi spazi pubblicitari.
Così non ci sarebbe quel telegiornale che per aumentare la sua audience mette le musichette del film profondo rosso all'ennesimo servizio di cronaca nera e le trasmissioni di approfondimento non diventerebbero un modo economico per riempire i palinsesti.
Altro aspetto che mi fa storcere il naso, è la pretesa di verità degli articoli, il pensiero unico non dubitabile. E questo lo sto vedendo, anche, con questa guerra tra Russia ed Ucraina.
La Russia, che sta perdendo e perderà, è notizia di questi giorni che negli assalti manda le truppe all'assalto come faceva il generale Giáp nella battaglia di Dien Bien Phu.
Che poi, i giornalisti sono là sotto davanti a quegli assalti o scrivono ciò che gli altri, "i nostri" che tornano dalla prima linea, gli raccontano?
Intendiamoci, la "pretesa di verità" è comune a tanti, che siano giornalisti o semplici blogger in cerca di fama.
Ora, al contrario di come ultimamente si crede, criticare qualcosa non significa essere contro, ma significa individuarne dei difetti, per cercare di migliorarla o per un uso più consapevole.
Un'informazione sana è una grande risorsa per la società, perché ognuno di noi forma la propria opinione su ciò che legge, ciascuno applicando dei propri coefficienti corretti, una propria tara.
Tutto questo, per introdurre una grande risorsa storica a disposizione di tutti: l'archivio de La Stampa.
Che vogliate rileggere la storia, come fu descritta o leggere le prodezze di Scirea, lì troverete tutto.
Tutto ciò, come sempre, imho
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