...poi vedo: hey, ha la riserva di carica. Mi manca un power reserve. Hey, è in offerta. E allora, addio Russia, benvenuta Cina. E compriamo, come tutti, su Aliexpress. Certo, per uno che 20 anni fa si fece arrivare uno Strela dal Brasile facendo un bonifico cartaceo in banca, è un pò troppo facile e limitante. Ma a 60 euro, quel che costava un Amphibia nuovo in tempi normali, val la pena provare.
La scatola è un semplice "bauletto" in plastica con spugna all'interno, sul coperchio una scritta recita semplicemente, in caratteri cinesi: "Riedizione orologio aviazione 1963", o qualcosa del genere. L'orologio viene commercializzato anche come "Sugess" o "Gustav Becker", ma a me questa presentazione anonima, spartana e con caratteri cinesi (invece del solito nome anglofono o germanico storpiato) va benissimo...il buon Gustav Becker può riposare tranquillo. All'interno: orologio, una scheda in plastica di "garanzia" (non timbrata, ovvio, siamo sempre su Aliexpress, diamine!), attrezzino per cambiare cinturino, e un bracciale mesh di fattura davvero troppo economica per un orologio così carino (e io sono di bocca buona quanto a cinturini), e che non userò.
L'orologio l'ho ordinato con un classico Nato verde che si intona bene col quadrante, le altre opzioni erano un cinturino in pelle nera abbastanza banalizzante, e un altro Nato bicolore un pò eccentrico. Al limite prenderò anche un cinturino in pelle color tabacco. Era disponibile anche con quadrante blu oppure bianco (entrambi con indici cromati, anzichè dorati). Ma, ripeto, questo è più vintage e caratteristico...nonchè più vicino all'impostazione della riedizione 38 mm che ho.
Il quadrante colpisce immediatamente per la sua brillantezza. Come colore, è cangiante fra il beige e lo champagne; caratteristica che non viene resa bene in foto, se non in determinate angolazioni che ne esaltano i riflessi quando viene colpito dalla luce diretta. Lo stesso vale per gli indici; per i numeri avrei preferito giusto un font diverso, ovvero lo stesso del crono, ma va bene così. Altre piccole imperfezioni: le lancette azzurrate, a un consistente ingrandimento, evidenziano una sbiaditura sui bordi; la stessa lancetta dei minuti è un pò troppo sollevata, probabilmente per non incocciare nel perno della riserva di carica. Tutte inezie in un orologio che, ricordiamolo, costa 60-80 euro a seconda del periodo.
L'orologio, in realtà, è smaccatamente disegnato sulla base del Jaeger Le Coultre Reserve De Marche, e difatti anche i font dei sottoquadranti (scritta "Reserve De Marche" in francese inclusa...) sono copiati pari pari. Eppure l'orologio, fra vari dettagli differenti, riesce nel miracolo di sembrare un orologio a sè, e non la solita copia marchiana. Bella la stellina rossa contornata dorata, con la scritta "19 ZUAN" che è chiaramente un tributo al crono originale anni '60...dato che i rubini sono in realtà 28.
Il movimento è un Seagull ST1780, variante dell' ST17, con carica manuale ed automatica bidirezionale, e con funzioni di riserva di carica, giorno della settimana (regolabile tramite pulsante incassato a destra) e secondina ad ore 6, senza hacking stop. E' rifinito in maniera basica, ma sufficiente. In una recensione di due anni fa si parlava di viti azzurrate, qui non ci sono, ma non mancano troppo.
Fondello a vista inciso quasi tutto in cinese. Il motivo della stella è ripreso anche sulla corona. L'orologio dovrebbe avere in teoria addirittura un vetro zaffiro; per quanto possa sembrare incredibile a quel prezzo, a leggere le recensioni dovrebbe esserlo veramente, ma a 60 euro mi va benissimo anche un vetro ricavato da una birra Tsingtao, quindi non mi interessa granchè.
La cassa in acciaio, ben rifinita e lucidata, è di 40 mm di diametro per 12 di spessore (13 col vetro bombato): è un orologio massiccio ma non gigantesco. Al polso sta bene, è comodo, le anse sono digradanti, non risulta mai ingombrante.
Come si può vedere in foto, non ha il minimalismo vintage (diametro 38, vetro plastica) del crono 1963 riedizione...ma sta comunque benissimo accanto al suo progenitore "moderno" acquistato 17 anni fa. Per quanto possa essere definito moderno ormai dopo tanti anni.
Nel complesso, è uno degli orologi più soddisfacenti che mi sia capitato di acquistare di recente. La schiatta delle riedizioni 1963 a marchi vari, dalla prima uscita quasi 20 anni fa (non chiamatela fake perchè è stata letteralmente la prima...c'è anche un video chiarissimo al riguardo), si sta ampliando a dismisura, con colori, diametri e movimenti diversi, "sputtanando" un pò il concetto in tutte le salse. Non si può negare però che siano tutte mediamente piuttosto carine, a loro modo con un proprio carattere, e soprattutto abbordabili. Inoltre, ormai i russi nuovi come categoria PMW stanno rapidamente sparendo, fra allargamento della platea, difficoltà ad acquistarli causa sanzioni, e conseguente aumento vertiginoso dei prezzi...in poche parole stanno seguendo lo stesso andazzo dell'orologeria economica jap. Per me che sono sempre stato un braccino corto, è 'na tragedia
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Quindi, se continua così, il prossimo orologio che comprerò potrebbe essere senz'altro cinese. Non sarebbe male se facessero un 1963 con un movimento tipo 6497...se mai dovesse uscire, il buon Danilao sarà più lesto di una lepre a postare il link...