Motocicletta, 10 hp

[cuoccimix]

Ok, non sono proprio 10 hp (sembra che Battisti, inesperto di moto, si accorse troppo tardi a canzone ultimata che 10 hp per una moto erano una potenza modesta anche per quei tempi), ma anche se lo fossero non sarebbe una cosa malvagia: a novanta all'ora ci si farebbe una buona passeggiata.
Non esiste miglior cura per gli acciacchi morali della vita: medicina a 1,40 al litro (costosa invero) e si lascia spazio a quelli fisici, ma con il sorriso sulle labbra e il vento in faccia.
Qui vi presento la mia modesta giapponese anni '90, con cavalli anziani ma efficaci (se li frusti si svegliano), morbida come un rotolone Regina, agile come un lottatore di sumo. S'appoggia sulle gomme, si fa le sue piegozze, poi si ferma, il padrone alza il forcellone e piscia contro un albero di ulivo xylellato, poi si rimette in marcia, "un pò di musica, una pasta con le patane ed è finita lì", come cantavano gli Squallor.
Fedele come un cane preso dal canile invece che dall'allevamento, da' tanto, s'accontenta di poco e se ne pregia.
E voi? Quale ferro scalpita o ha scalpitato nelle vostre vite?

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[mchap]

bah boh io sono arrivato alle moto tardi. Da ragazzo erano un miraggio irraggiungibile tra queste una Kawasaki a fien dei '70, era di uno dei mie fratelli, non ricordo il modello, era una moto terribile, non certo adatta per imparare. Poi, preso da altre cose, lasciai stare. Tra l'altro avendo ormai un lavoro mi potevo permettere l'auto, molto più comoda

Ad un certo punto mi feci una semplice kawasaki 500 er, molto adatta per il traffico di Roma, un vero mulo tuttofare con cui ci si poteva anche togliere qualche soddisfazione. Son passato anche attraverso una Triumph Bonneville, belle e ottima moto, per i miei gusti ed esigenze. Ma...

Un maledetto giorno salii in groppa ad una Harley Davidson. Un autentico colpo di fulmine.
Non lo afte. Non provate una Harley. Non stateci sopra per una intera giornata. Cambiereste completamente il concetto di moto. Harley e solo Harley.

Fino ad allora le avevo guardate con sufficienza, roba da esibizionisti mi dicevo. Ed in effetti qualcosa di vero in tal senso c'è se penso a tutta la coreografia che spesso accompagna molti harleysti. Per lo più si tratta di "motoclisti della domenica", si addobbano per l'occasione e il resto della settimana la lasciano ferma.
Io con la mia Harley Sportster 1200R ho fatto tutto il contrario. Dal Lunedì al Venerdì, con qualsiasi tempo e condizioni, vestito come sempre, senza fronzoli né trucco. Il fine settimana meglio l'automobile.
Tanto è che cambiati i ritmi quotidiani ormai la moto la porto pochissimo. Prenderla per farci un breve giro mi fa sempre piacere ma è proprio il "prenderla apposta" che mi ha lentamente distaccato dal portarla.

PS

Le moto mi piacciono tutte. Se mai dovessi diventare milionario, e metessi da parte il pudore, metterei in piedi un piccolo hangar con almeno cinque-sei moto da portare a seconda di come ti svegli e respiri di primo mattino. Oggi questa, domani quella,... ma è sogno che ormai difficilmente realizzerò.

PS2

Non mi piacciono i motociclisti sboroni e tutti quelli che scambiano le strade per piste da corsa (in particolare quelle tutte curve).
Portare la moto è qualcosa di mistico, di intimo. Da soli, senza nessuno dietro. E' un andare a cavallo nel mondo di oggi. Per questo preferisco la mia Harley. E' quanto sia avvicina di più a questo concetto. La 1200R è snella, molto agile nel traffico, potente. In autostrada arriva ai 130 con un filo di gas, nemmeno te ne accorgi, e se a quel punto dai un pelino di più senti una potente spinta dietro la schiena. Una autentica freccia che penetra dritta nell'aria.
Ma te la godi immensamente, lei e il mondo intorno, se vai al trotto. Un camminare un poco più veloce dell'andare a piedi. E' quello che ho sempre cercato in una moto.

[cuoccimix]

bah boh io sono arrivato alle moto tardi. Da ragazzo erano un miraggio irraggiungibile tra queste una Kawasaki a fien dei '70, era di uno dei mie fratelli, non ricordo il modello, era una moto terribile, non certo adatta per imparare.

Capito, sarà stata una 500 H1 tre cilindri due tempi, detta universalmente "la bara" (definizione di volta in volta affibbiata ad altre moto, ma lei era la "widowmaker" per eccellenza: grippaggio cilindro centrale, avantreno inesistente, tenuta da serpente a sonagli...così dicono).

Un maledetto giorno salii in groppa ad una Harley Davidson. Un autentico colpo di fulmine.
Non lo afte. Non provate una Harley. Non stateci sopra per una intera giornata. Cambiereste completamente il concetto di moto. Harley e solo Harley.

Ehm....io l'ho fatto una volta, tanti ma tanti anni fa. Le facevano provare e mi dissi: "Ehi, quasi quasi ora voglio proprio vedere come va un'Harley". Facevano provare tre modelli: small (Sportster 883), medium (Low Rider 1340), extralarge (Electra Glide 1340). Con un'abbondante dose di faccia da culo, arrivai in bici e scelsi la terza. Con il commesso che mugugnava mentre fotocopiava il mio documento, mi misi il casco ed iniziai a passeggiare per la città, circondato da occhiate che anzichè lusingarmi mi imbarazzavano non poco. A un certo punto. fermo a un semaforo con questo mammuth, si avvicinò un tizio assolutamente sconosciuto stringendomi la mano e dicendo con deferenza: "Complimenti! Complimenti vivissimi!", al che l'imbarazzo si trasformò in irritazione (sono fatto strano lo so) e dissi beffardo: "la sto solo provando, non è mia", e partii. Ben conscio di aver perso in un istante il finto prestigio di cui tanti, troppi possessori di veicoli alla moda si pregiano: non amo passare per ciò che non sono, non metto in mostra ciò che non ho.

Quanto al veicolo, mi aspettavo perlomeno una bella coppia da trattore....e invece no! Un 1300 cc fiacco in basso...si spegneva ai semafori! La restituii prima del tempo preventivato, tanto di permutarla con la bici non se ne parlava Forse era difettosa, non so, so solo che da allora non ho mai più provato un'Harley. Gli anni son passati anche per loro e saranno sicuramente migliorate.
Nel cuoricino ho la spinta da locomotiva della V11 Sport dell'ex di una mia parente e l'aquila sul serbatoio non è americana. Il 1200 XR però...

Le moto mi piacciono tutte. Se mai dovessi diventare milionario, e metessi da parte il pudore, metterei in piedi un piccolo hangar con almeno cinque-sei moto da portare a seconda di come ti svegli e respiri di primo mattino. Oggi questa, domani quella,... ma è sogno che ormai difficilmente realizzerò.

Qui sfondi una porta aperta...io ho ripiegato sugli orologi per mancanza di spazio e denaro. Sul serio! Fosse per me mi metterei in casa pure i sidecar cecoslovacchi....una bella officina casalinga... Guardati su YT il museo di Gianni Morbidelli: il sogno bagnato di qualsiasi appassionato.

Non mi piacciono i motociclisti sboroni e tutti quelli che scambiano le strade per piste da corsa (in particolare quelle tutte curve).
Portare la moto è qualcosa di mistico, di intimo. Da soli, senza nessuno dietro. E' un andare a cavallo nel mondo di oggi. Per questo preferisco la mia Harley. E' quanto sia avvicina di più a questo concetto. La 1200R è snella, molto agile nel traffico, potente. In autostrada arriva ai 130 con un filo di gas, nemmeno te ne accorgi, e se a quel punto dai un pelino di più senti una potente spinta dietro la schiena. Una autentica freccia che penetra dritta nell'aria.
Ma te la godi immensamente, lei e il mondo intorno, se vai al trotto. Un camminare un poco più veloce dell'andare a piedi. E' quello che ho sempre cercato in una moto.

La mia moto attuale è dovuta essenzialmente a fattori assicurativi. Io con l'auto sto in prima classe, con la moto fatto solo un incidente leggero a 16 anni, patenti A e B da oltre venti anni...ma dato che non ho avuto la moto per oltre 5 anni, mi hanno fatto ripartire dalla 14esima: mille euro all'anno di RC. Simpatici, eh? Quindi, vai di moto vintage agevolata. Budget: ridottto al minimo. Però volevo qualcosa che desse un minimo di soddisfazione come motore e telaio, comoda, veloce. Stufo di girar la Puglia per trovare VFR scassate o con proprietari imbecilli, mi capita questa umile ZZR a poca distanza. Non bella, non leggera, non poderosa, non prestigiosa, poco interessante per il viandante, di conseguenza poco costosa. E soprattutto sana: perfetta.

Ci vado sia da solo sia in compagnia di altri gruppi. La guida sportiva mi piace e senza esagerare mi diverto sui tornanti. Poi quando arriva il momento della passeggiata ci si gode il panorama. Ancora non sono in pace con me stesso quindi corrisponde al proprietario: è di mezza età e ci ha ancora qualche grillo per la testa. Moderato però.

Tuttavia ho notato che proprio gli "sboroni da pista" hanno un senso del gruppo ammirevole. Io sono piuttosto indipendente ma vedere questi ragazzi sulle supersportive salutare entusiasti con la V o con i fanali mette allegria e viene istintivo rispondere. Cosa che quelli che una volta erano i signori del mototurismo, i BMWisti, non fanno più: troppo intenti a fare i fighi. Idem per le Harley, se ti incontro dimmelo che sei tu, sennò è inutile che sfanalo: non rispondono mai

[DaniLao]

Mah...
Io ci avevo questa qua sotto precisa precisa



M'ha portato (con calma) ovunque.
Da giri d'una settimana per la Toscana a multe per eccesso di velocità con tanto di foto (e nella foto -ai tempi- ero largo due volte come la Vespa) fino a discesa libera su sterrati che se ci penso ora ancora mi chiedo com'abbia fatto...

Grande tragedia quando ad un certo punto una riparazione sarebbe costata quasi quanto un mio stipendio di allora è la dovetti abbandonare.

Ancora me ne pento e lacrimuccio a pensarci. Dai 16 ai 21 è stata il cavallo della mia libertà adolescenziale.

Erano i tempi nei quali per fare la miscela si portavano olio e siringa sotto la sella, e via di scuotimento energico prima di ripartire

[cuoccimix]

Mah...
Io ci avevo questa qua sotto precisa precisa

M'ha portato (con calma) ovunque.
Da giri d'una settimana per la Toscana a multe per eccesso di velocità con tanto di foto (e nella foto -ai tempi- ero largo due volte come la Vespa) fino a discesa libera su sterrati che se ci penso ora ancora mi chiedo com'abbia fatto...

Grande tragedia quando ad un certo punto una riparazione sarebbe costata quasi quanto un mio stipendio di allora è la dovetti abbandonare.

Ancora me ne pento e lacrimuccio a pensarci. Dai 16 ai 21 è stata il cavallo della mia libertà adolescenziale.

Erano i tempi nei quali per fare la miscela si portavano olio e siringa sotto la sella, e via di scuotimento energico prima di ripartire

Beh, quando ho iniziato a cavalcare moto (1990) c'erano già in circolazione i miscelatori automatici: mettevi l'olio nel serbatoio e via. In caso contrario, siringone e olio di scelta personale, dato che le colonnine distribuivano miscela pessima con olii da friggitoria. Ricordo ancora il profumo del Castrol TTS, oggi quando il mio meccanico prende la sua Aprilia RS 250 mi metto ad annusare lo scarico come un drogato...dio stramaledica gli hippie ecologisti

E poi negli anni '80 c'erano questi qui che la miscela la ordinavano per telefono. un piccolo spezzone di folclore locale rimasto negli anni...se non siete avvezzi alle parolacce (ammesso che ci capiate qualcosa) non premete il tasto play...

[DaniLao]

Beh, quando ho iniziato a cavalcare moto (1990) c'erano già in circolazione i miscelatori automatici: mettevi l'olio nel serbatoio e via. In caso contrario, siringone e olio di scelta personale (...)

Vero, la mia era già vintage allora, ereditata (un piffero, il cambio di proprietà mi costò una cifra che reputai immonda rispetto le mie finanze di allora...) da un cugino ricco.

Riguardo l'olio 'a scelta' pei motivi di cui sopra la scelta era per me sempre quella più economica

[cuoccimix]

Beh, quando ho iniziato a cavalcare moto (1990) c'erano già in circolazione i miscelatori automatici: mettevi l'olio nel serbatoio e via. In caso contrario, siringone e olio di scelta personale (...)

Vero, la mia era già vintage allora, ereditata (un piffero, il cambio di proprietà mi costò una cifra che reputai immonda rispetto le mie finanze di allora...) da un cugino ricco.

Riguardo l'olio 'a scelta' pei motivi di cui sopra la scelta era per me sempre quella più economica

Beh, il Vespone 200 girava basso, per cui poteva trangugiare tranquillamente anche olio per macchine agricole, sui 125 sportivi di allora (avevo una Cagiva enduro nuova ma presa come fondo di magazzino, risalente a 4 anni prima) non c'erano cacchi: olio buono oppure grippaggio nefasto.

Ogni volta che si faceva il pieno di olio (tutto sommato non ne consumava molto) erano calde lacrime, ma il profumo di quell'olio...ok, per altri è puzza, per me era profumo.

Comunque se avessi posto in casa mi metterei una di quelle colonnine per la miscela che languono inutilizzate nei benzinai di città...con il pomello per fare la percentuale di olio....come complemento d'arredo sarebbero una figata

[mchap]

Comunque se avessi posto in casa mi metterei una di quelle colonnine per la miscela che languono inutilizzate nei benzinai di città...con il pomello per fare la percentuale di olio....come complemento d'arredo sarebbero una figata

Ma lo sai che è una cosa che ho sempre desiderato anch'io? assieme ad un juke-box e magari anche un flipper e biliardino
Tra tutti questi dovendo scegliere darei la precedenza al juke-box, di quelli anni '60. Non so se voi quarantenni ci siete passati, intorno al juke-box girava la vita di noi adolescenti di allora.
A quei tempi la radio , tanto meno la tv, trasmettevano raramente la nostra musica. L'unica soluzione era rimediare cinquanta lire, o anche meno, e andare al bar del Parco Nemorense (Marco di sicuro lo conosce), fare il disinvolto accanto al juke-box e come passava la ragazza di cui eri "cotto" mettere un disco. Ovviamente il disco doveva dare un messaggio preciso. Sguardi timidi, sorrisi ancor a più timidi, tentativo di scambiare due parole. Tutto si decideva in quei tre minuti di un quarantacinque giri.
Emozioni pure, indimenticabili.

[cuoccimix]

Comunque se avessi posto in casa mi metterei una di quelle colonnine per la miscela che languono inutilizzate nei benzinai di città...con il pomello per fare la percentuale di olio....come complemento d'arredo sarebbero una figata

Ma lo sai che è una cosa che ho sempre desiderato anch'io? assieme ad un juke-box e magari anche un flipper e biliardino
Tra tutti questi dovendo scegliere darei la precedenza al juke-box, di quelli anni '60. Non so se voi quarantenni ci siete passati, intorno al juke-box girava la vita di noi adolescenti di allora.
A quei tempi la radio , tanto meno la tv, trasmettevano raramente la nostra musica. L'unica soluzione era rimediare cinquanta lire, o anche meno, e andare al bar del Parco Nemorense (Marco di sicuro lo conosce), fare il disinvolto accanto al juke-box e come passava la ragazza di cui eri "cotto" mettere un disco. Ovviamente il disco doveva dare un messaggio preciso. Sguardi timidi, sorrisi ancor a più timidi, tentativo di scambiare due parole. Tutto si decideva in quei tre minuti di un quarantacinque giri.
Emozioni pure, indimenticabili.

Eh...sono cose che in parte ho fatto in passato con altro materiale, forse ne parlai. Biliardino e flipper, occorre una tavernetta come minimo e/o una moglie tollerante. A quei tempi avevo accarezzato anche l'idea di un bel parchimetro analogico, di quelli tutti in ghisa di una volta. Li avevano appena disinstallati e mi informai senza successo. Chissà, magari riposano in qualche magazzino abbandonato.

I juke box, certo che me li ricordo, anche se già quando avevo 13 anni credo stessero andando in pensione, parlo di quelli col vinile.
Che facevano imbestialire perchè spesso non aggiornavano le etichette e ti ritrovavi a sentire un disco piuttosto che un altro. L'anno in cui lo usai di più fu il 1983, avevo otto anni appena, andavo a mare in un lido che aveva un bel juke box e una bella selezione di titoli aggiornati (anche quello contava...c'erano certi juke box che non vedevano dischi nuovi da una vita, con etichette ingiallite o illeggibili). Prendevo l'acqua minerale, poi davo il vuoto a rendere -già allora eravamo più evoluti di oggi- e con gli spiccioli andavo ai videogames o al juke box.

Poi arrivarono i modelli con i cd, ma già era un'altra cosa, e poi ricordo che comunque era già un oggetto in declino.
Il juke box "classico" era un atto conviviale, se mettevi un bel brano avevi anche segni di approvazione dal popolo astante, se invece mettevi lo stesso brano per la seconda volta di fila rischiavi di essere estromesso tacitamente dalla fila per la macchina.
Era un posto di socializzazione, in un certo senso.

[Cane]

Io ho avuto due/tre motorini 48 da ragazzo, poi una Lambretta 125 a 18 anni...
A 20 anni mi comprai la macchina e le due ruote le dimenticai...
A 52 anni (17 anni fa) mi e' venuta la voglia di una moto vera, che non avevo mai avuto...

Non avevo idea di cosa volessi, girai diversi concessionari nel raggio di una cinquantina di km, ma non avevo le idee chiare..
Alla fine capitai in concessionario Guzzi che aveva una Nevada 350 (bicilindrica a V) di un anno, come nuova, mi piacque e la presi...
Fu una bella esperienza, ci presi passione in modo morboso...
Aveva scarsa potenza ma ci andai in giro anche con la moglie...
In due anni ci feci un 20.000 km, poi mi venne la voglia della California e presi questa che ho anche adesso e che ha oltre 130.000 km

Non potrei fare a meno della moto e gia' penso a quando non potro piu' portarla... ( tra pochi mesi compio 70... )
Per adesso nessun problema, un paio di volte la settimana faccio un giretto in zona e 2-3 volte l'anno faccio degli incontri di 3 gg in varie parti d'Italia con quelli del forum dei guzzisti facendo diversi km...



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In questa foto e' nuda in versione estiva, ma ho almeno due livelli di protezioni con parabrezza di due grandezze, deflettori, che mi perrmettono di viaggiare anche in pieno inverno...
Non fermo mai la moto, le mie giratine le faccio anche in gennaio/febbraio, sono piu' piacevoli che in estate col caldo che fa sudare e costringe a viaggiare quasi nudi con scarse protezioni...
Naturalmente ho una coppia di borse e un bauletto rigidi per poter viaggiare e stare fuori......


Questa e' in versione invernale col parabrezza piu' grande, coi deflettori di protezione davanti alle ginocchia e ai piedi..(quasi non si vedono perché sono autocostruiti in policarbonato trasparente come il vetro)


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