Dunque: sappiamo che il movimento Tongji in versione carica manuale (derivato, in fondo in fondo in fondo, dall' Enicar 1010 svizzero) è capace di funzionare bene, ma che nella versione automatica è sostanzialmente inefficace, in quanto il rotore di carica non riesce a caricare la molla se non a livelli bassissimi. Bene, questo post ha lo scopo sociale e pedagogico di farlo funzionare bene o quantomeno meglio (ATTENZIONE: se scassate l'orologio non sono fatti miei

Anzitutto per l'esperimento serve una fetecchia di orologio con siffatto movimento, nello specifico il Winner modello "Marco Quindicesimo" da 12 euro spedito, già postato in altro thread:
Poi la lista dell'occorrente usato per l'esperimento:
-orologio
-bilancino di precisione
-quadrante di orologio da 25-26 mm
-forbici per tagliarlo a metà
-nastro adesivo
-colla
-adesivi per nail art
-apricasse
-eventualmente un cacciavite (scoprirete in seguito perchè non ci sia manco quello

Constatazione problema: il rotore di un Tongji automatico pesa intorno agli 1,5 grammi. Per fare un paragone, quello di uno Slava 2416 (nemmeno fra i più efficaci) pesa 3 grammi, esattamente il doppio. Inoltre le ruote di carica hanno una demoltiplicazione troppo "lunga": caricano il bariletto di un dente ogni 3 giri (il Vostok 2416B ogni 4). Per intenderci, è come affrontare una salita ripida con una Fiat 500, e per di più andando in quarta. Il problema, quindi, oltre che nella non efficace demoltiplicazione delle ruote di carica, sta soprattutto nel peso scarsissimo della massa oscillante. Che sul bordo c'è ed è abbondante, ma al centro è solo lamiera sottile. Cosa anvrebbe comportato usare un rotore più pesante? Frazioni di centesimi di euro. Ma sarebbe bastato evitare fori e tagli decorativi per guadagnare almeno il 25% di peso. Non sorprende che alcuni produttori di questo calibro (se non erro PTS Resources) usino un rotore appesantito in lega di tungsteno.
Quindi occorre un rotore diverso. Ma come cantava Bugo molti anni prima di andarsene dal palco..."Se sei casalingo ami il fuoco del fornello come me". Dopo aver provato ad aggiungere un altro rotore simile e altri pesi improvvisati, ecco la ricetta: prendiamo il quadrante di un vecchio quarzo, lo tagliamo a metà, e lo pesiamo. Quasi 1 grammo, quindi aumenteremmo il peso del rotore a 2,5 grammi. Con anche l'altra metà si arriverebbe a 3,5 grammi e girerebbe alla grande (già sperimentato), ma non basterebbe lo spazio sotto al fondello e sarebbe a rischio la tenuta del cuscinetto.
Prendiamo il mezzo quadrante, lo rivestiamo con un pezzo di nastro isolante (finitura opaca






Ora vado a depositare il brevetto, mi premieranno con bitcoin falsi, se esistono...