Inizio io presentandovi una penna stilografica che ho acquistato NOS alcuni anni fa e che ultimamente ho riscoperto. Questa infatti mi sta accompagnando da qualche giorno nelle mie sessioni di studio e di valutazione enologica, come futuro (si spera!) redattore per la guida AIS.
Intanto una foto per capire di cosa sto parlando.
Si tratta di una Reform 1745, penna che possiamo definire “da lavoro”; pratica e piuttosto cheap nei materiali, ma un must have per chi si approccia alla scrittura con penna stilografica.
Un po’ di storia
La Reform è un’azienda tedesca, fondata nel 1919 ad Heidelberg e spostata a Darmstadt nel 1928. Specializzata nella produzione di penne in ebanite e celluloide, toccherà il culmine produttivo nel 1941 vantando fatturati a sette cifre e dando lavoro a circa 100 dipendenti. Subirà col tempo vari passaggi di mano, specializzandosi nel secondo dopoguerra nella produzione di penne scolastiche in resina plastica a prezzo popolare. Risentirà molto del boom delle penne a sfera, arrivando al fallimento nel 2003.
Recensione
La penna è decisamente minimale, con tappo avvitabile in plastica e caricamento a stantuffo. Leggerissima, non da la sensazione di essere un prodotto di scarsa qualità. È piccola e ben si adatta alle mie piccole mani, perfetta per essere inserita in una tasca nel caso ce ne fosse bisogno. Il punto debole di questa, come ho potuto leggere un po’ in rete, sta nel pennino che non regala un flusso adeguato alla scrittura. Ogni tanto si inceppa ma devo dire che non mi ha mai creato grossi problemi nella stesura di testi e appunti. Non è sicuramente adatta a lunghe sessioni di scrittura.
La carica dell’inchiostro, che come ho detto è a stantuffo, è facilissima, a prova di stupido; dalla boccetta la penna si riempie senza che si creino fastidiose bolle d’aria o che si rischi di gocciolare gocce sulla superficie d’appoggio.
Il rapporto qualità prezzo è fantastico dato che, ai tempi, penso di averla pagata una decina d’euro spedita dalla Germania. Se non ricordo male, mi è arrivata all’interno di un sacchetto in microfibra, che ho oramai smarrito.
Forse non è la penna più adatta per approcciarsi alla scrittura con la stilografica, sicuramente si tratta di un pezzo di storia che ogni appassionato di questi oggetti deve possedere.
E voi? Con cosa vi trastullate quando si parla di scrittura?
P.S. per approfondimenti, vi lascio un paio di link

https://www.fountainpen.it/Reform
https://www.fountainpennetwork.com/foru ... 45-review/