I bei tempi di quando tutti se la facevano addosso per il nucleare, anche se nessuno avrebbe mai premuto il pulsante rosso.
I bei tempi di quando, bene o male, sapevamo che i cosacchi non sarebbero mai arrivati a San PIetro, così come sapevamo che l'acqua era una cosa pubblica e chi diceva di privatizzarla era preso (giustamente) per pazzo.
I bei tempi di quando c'erano due ideologie che si scontravano e coabitavano, almeno in Italia.
Di quando il pubblico era bello fiorente e paradossalmente mandava avanti il privato, e viceversa.
Ecco un orologio dei bei tempi: un Hamilton Khaki Quartz che possiedo dal 1985-86.
Me lo regalò mio padre (anche se lui non se lo ricorda, non per rincoglionimento -è più lucido di me - ma perchè non ha mai badato a ciò che ha regalato o ricevuto); in un' ammirevole larghezza di vedute, mi regalò anche uno ZIM come primo russo qualche anno dopo
Era equipaggiato con una sacchettina in tela verde militare che conteneva l'attrezzo per cambiare cinturino (che non ho più) e due cinturini, uno color sabbia e uno verde (vedere foto, presa dalla rete), entrambi erano in un sol pezzo ma senza il sistema di fibbie e passanti dei NATO, due semplici strisce in tela che si infilavano in tre secondi:
La cassa è sabbiata, non fate caso alle mie foto indegne che la fanno sembrare quasi lucida (anche se il tempo e i graffi hanno impercettibilmente alterato il trattamento di sabbiatura). Non è molto grande, sui 34 mm senza corona, del resto era destinato al polso di un (allora) bambino. Qualche tempo fa lo ripresi e lo misi su un Bund per "ingrassarlo" a livello estetico, ora però il ritorno a casse più piccole mi ha riportato al cinturino classico, decisamente migliore e più sensato.
Un orologio vissuto: ha fatto la sua brava vitaccia al polso di un adolescente sventato e vandalo, corona e vetro non sono originali (il vetro credo fosse minerale in origine, già dopo un paio d'anni un orologiaio di paese lo sostituì con un plexi, saggia decisione), inoltre, da bravo veterano del Vietnam, ha le sue ferite di guerra, dovute ai miei adolescenziali tentativi di aprire il fondello con le forbici :
Il cinturino risale invece agli anni '90, come si può evincere dal logo sulla fibbia. E' vissuto ma ancora integro, dopo accurato lavaggio e sanificazione è tornato al posto del Bund e dona all'orologio un apprezzabilissimo effetto cuoio usurato/vintage:
Questo il movimento, un normalissimo ETA al quarzo. E' evidente la modifica fatta da un altro orologiaio: si era rotto uno dei contatti batteria, in assistenza ufficiale mi chiesero 180.000 lire per sostituire tutto il movimento...chiaramente non li avevo e anche se li avessi avuti, mai li avrei spesi, nè avrei chiesto mai "babbo dammi 180.000 lire che si è rotto l'orologio). L'orologiaio mise il pezzo che vedete sopra la batteria, e da allora l'orologio marcia regolarmente. Credo che siano passati ben più di 20 anni da quando è stato installato quel pezzo!
Da qualche parte ho ancora i due cinturini di riserva, uno credo sia macchiato di inchiostro di quando andavo a scuola Ho sempre meditato di collezionare anche militari USA ma i prezzi mi avrebbero inevitabilmente castrato...E' vero che colleziono russi, non per ideologia ma per tutta una serie di considerazioni (manifattura, varietà, possibilità di costruire un'ampia collezione a poco prezzo ecc), ma rimango affezionato a questo Hamilton come lo ero a Top Gun e a tutta una serie di valori americani in cui bene o male credevamo, e che curiosamente sono venuti meno insieme a quelli della controparte sovietica: questi ultimi si sono degradati e corrotti fino a scomparire, i primi sono ancora presenti, ma oggi hanno il sapore dell'iniquo, proprio come successe in URSS.
Ricordiamoci dei bei tempi, anche con questi orologi.
I bei tempi di quando c'erano USA e URSS
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I bei tempi di quando c'erano USA e URSS
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Re: I bei tempi di quando c'erano USA e URSS
Bella storia, letta parecchio volentieri.
Se quel l'orologio potesse parlare chissà quante ne racconterebbe...
Ma... 180 mila lire erano abbastanza una fortuna, quanto diamine sarà costato nuovo?
Se quel l'orologio potesse parlare chissà quante ne racconterebbe...
Ma... 180 mila lire erano abbastanza una fortuna, quanto diamine sarà costato nuovo?
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: I bei tempi di quando c'erano USA e URSS
Ma, forse sulle 250-300.000 lire...se già i russi in versione export costavano ben più di un centone, credo che per un Hamilton 300 ci stavano. Ferma restando la cifra esorbitante richiesta...mi ricordo che per un crono Ferrari-Cartier su base Seiko, per un cinturino nuovo (originale e con attacco specifico) chiesero la bellezza di 800.000 lire!!!DaniLao ha scritto:Bella storia, letta parecchio volentieri.
Se quel l'orologio potesse parlare chissà quante ne racconterebbe...
Ma... 180 mila lire erano abbastanza una fortuna, quanto diamine sarà costato nuovo?
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Re: I bei tempi di quando c'erano USA e URSS
La patina delle lancette è ammirevole, e con quel bel quadrante ci starebbe bene un plexi nuovo.
La corona nuova invece non stona affatto, almeno a giudicare dalle foto. Magari una leggera ripassata alla cassa, fatta da un professionista, potrebbe valorizzarlo ancora di più.
Ma non è bello come il tuo...
La corona nuova invece non stona affatto, almeno a giudicare dalle foto. Magari una leggera ripassata alla cassa, fatta da un professionista, potrebbe valorizzarlo ancora di più.
Sì, penso anch'io. Oggi un Khaki Quartz simile viaggia sui 250/300 euro, street price.cuoccimix ha scritto:Ma, forse sulle 250-300.000 lire...se già i russi in versione export costavano ben più di un centone, credo che per un Hamilton 300 ci stavano.
Ma non è bello come il tuo...
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Re: I bei tempi di quando c'erano USA e URSS
E infatti ai "bei tempi" tutto costava molto caro. Quando nel 1986 feci un mutuo per la casa gli interessi erano l 16,75%
Nei primi anni '90 se portavo al cinema i miei figli al cinema, se ne andavano, compresi pop-corn e coca-cola per quattro persone, un centomila lire.
Forse erano bei tempi per chi si poteva permettere di fare quel mutuo e andare al cinema in quattro. Oggi i tempi non sono buoni perché, a dir poco, un mutuo è impossibile farlo e cinema&Coc-corn sono un lusso. Sono sicuro però che un domani qualcuno ricorderà i bei tempi di oggi.
Il senso del discorso di Michele è più complesso e lo condivido, ma il problema per me è che ho sempre sentito parlare, sin da bambino, dei "bei tempi" e quando ne senti sempre parlare così tanto significa che il "tuo" tempo non è ma stato "beo" 'na fregatura 'sta vita
AI bei tempi io non ci credo se non nel senso che traspare da quanto scritto da Michele. Ognuno, forse, ha dei bei ricordi, ancora più belli se sono legati all'adolescenza. E così posso dire che bei ricordi ne ho anch'io, nessuno però è legata alla mia adolescenza.
Insomma, non posso contribuire in modo adeguato
Nei primi anni '90 se portavo al cinema i miei figli al cinema, se ne andavano, compresi pop-corn e coca-cola per quattro persone, un centomila lire.
Forse erano bei tempi per chi si poteva permettere di fare quel mutuo e andare al cinema in quattro. Oggi i tempi non sono buoni perché, a dir poco, un mutuo è impossibile farlo e cinema&Coc-corn sono un lusso. Sono sicuro però che un domani qualcuno ricorderà i bei tempi di oggi.
Il senso del discorso di Michele è più complesso e lo condivido, ma il problema per me è che ho sempre sentito parlare, sin da bambino, dei "bei tempi" e quando ne senti sempre parlare così tanto significa che il "tuo" tempo non è ma stato "beo" 'na fregatura 'sta vita
AI bei tempi io non ci credo se non nel senso che traspare da quanto scritto da Michele. Ognuno, forse, ha dei bei ricordi, ancora più belli se sono legati all'adolescenza. E così posso dire che bei ricordi ne ho anch'io, nessuno però è legata alla mia adolescenza.
Insomma, non posso contribuire in modo adeguato
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
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Re: I bei tempi di quando c'erano USA e URSS
Grazie Marco per i complimenti, per il plexi ce ne vorrebbe forse uno meno spesso e meno angolato, ma per ora lo tengo così, cassa inclusa (le mie foto hanno il potere malefico di peggiorare qualsiasi orologio).
Quanto ai bei tempi, è chiaro che ognuno (e ogni generazione) ha i suoi. Vero che molte cose costavano parecchio, ma con stipendi decenti e una relativa stabilità lavorativa, la casa, la macchina ecc. alla fine venivano fuori e si metteva pure da parte qualcosa. E ci si poteva permettere il superfluo.
Oggi siamo in deflazione nera, la roba te la buttano dietro, eppure la gente non compra più: tutte le spese necessarie (acqua, luce, spese mediche ecc) sono aumentate in modo pauroso. E aumenteranno sempre più sotto la famelica azione dei moloch privati.
Per "bei tempi", oltre a voler descrivere una situazione generale piuttosto che personale, mi riferisco, in modo assai generico, a un periodo fallace ma pieno di prospettive, magari tradite, ma sempre prospettive erano. Credo che a livello generale non ne avremo più di simili, almeno a breve termine.
Quanto ai bei tempi, è chiaro che ognuno (e ogni generazione) ha i suoi. Vero che molte cose costavano parecchio, ma con stipendi decenti e una relativa stabilità lavorativa, la casa, la macchina ecc. alla fine venivano fuori e si metteva pure da parte qualcosa. E ci si poteva permettere il superfluo.
Oggi siamo in deflazione nera, la roba te la buttano dietro, eppure la gente non compra più: tutte le spese necessarie (acqua, luce, spese mediche ecc) sono aumentate in modo pauroso. E aumenteranno sempre più sotto la famelica azione dei moloch privati.
Per "bei tempi", oltre a voler descrivere una situazione generale piuttosto che personale, mi riferisco, in modo assai generico, a un periodo fallace ma pieno di prospettive, magari tradite, ma sempre prospettive erano. Credo che a livello generale non ne avremo più di simili, almeno a breve termine.
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Re: I bei tempi di quando c'erano USA e URSS
Sì, avevo capito il senso e lo condivido. Ho divagato un poco per non ripetere le stesse cose.
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