Mah, mi sento di dissentire un pò con tutti....
Un Amphibian moderno non ha assolutamente controindicazioni, dato che la cassa (sia pur semplificata) non è granchè diversa rispetto a quelli made in URSS. Del resto la maggior parte delle persone che usa un Amphibia al mare in immersione, ha versioni moderne.
Spesso non ci sono problemi nemmeno con quelli made in URSS, rispetto a molti diver "della mutua" odierni le guarnizioni sono molto più consistenti e soprattutto non si rovinano come certi "fili interdentali" in caso di smontaggio e cambio pila (che ovviamente sugli Amphibia non avviene).
Ci sono però altri orologi con cui forse è persino meglio non sudare
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è il caso del campione della condensa, ovvero Il Raketa Calendar (e il cugino Luch al quarzo). Tutti quelli che ho avuto facevano sempre condensa dietro al vetro in caso di umidità o pioggia: il fondello dietro, non solo non ha alcuna guarnizione nè una vera e propria battuta a fondo cassa, ma il "canale" che lo circonda attira le gocce di sudore che ivi ristagnano infiltrandosi dal bordo. Mettiamoci anche il vetro, con ghiera smontabile e anch'esso senza guarnizione (presente però sul Luch), e siamo a posto. Il bello è che la corona ha un piccolo o-ring che considerando il resto fa quasi ridere.
Anche le casse Sturmanskie sono abbastanza sensibili. Il vetro monta ad "infilaggio" senza un vero scatto, non esercita molta pressione sulla cassa e quindi è sensibile ad infiltrazioni. I Komandirskie, almeno quelli vecchi, se ben tenuti possono anche fare il bagno come gli Amphibia.
Tutti i vintage invece vanno tenuti lontani dall'acqua per ovvie ragioni. In generale, comunque, doccia, lavori con acqua e similari li faccio con un Casio, tanto per andare sul sicuro. E poi se si rompe posso ricomprarlo facilmente...