Due Raketa molto belli...
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Due Raketa molto belli...
Ecco due orologi appena arrivati che dimostrano che le condizioni sono importanti quando si parla di vintage classici: un "moderno" più elaborato soffre meno di eventuali segni d'usura, mentre le linee semplici dei vintage necessitano di buone condizioni per risaltare al meglio. Quelle di questi Raketa sono a dir poco ottime.
Ecco il primo. Nonostante le dimensioni (34 mm), ha un bell'impatto al polso, per via del quadrante ampio e del vetro bombato. Belle le lancette e gli indici, il quadrante è "parente" dell'Atom ma con linee dritte anzichè curve, geometrico e sobrio.
il secondo è più classicheggiante e anche più ridotto di diametro (32 mm), ma anche in questo caso risullta sorprendentemente equilibrato al polso: nella sua piccola taglia è, come dire, "bello pieno", con il suo ampio quadrante a texture ed anse e corona ben dimensionate. Ne ho approfittato per fotografare anche il bel movimento (aveva bisogno di un riallineamento delle sfere, quella dei minuti toccava leggermente quella dei secondi).
E' molto difficile trovare queste casse e quadranti in condizioni simili, le foto non rendono, solo sul secondo l'anello a vite (cromato e non in acciaio) ha un pò di ottine a vista, ma le anse e i bordi sono perfetti sia davanti che dietro.
Per finire, due foto prese dalle inserzioni, le metto perchè sono molto meglio delle mie.
Decisamente, ne è valsa la pena.
Ecco il primo. Nonostante le dimensioni (34 mm), ha un bell'impatto al polso, per via del quadrante ampio e del vetro bombato. Belle le lancette e gli indici, il quadrante è "parente" dell'Atom ma con linee dritte anzichè curve, geometrico e sobrio.
il secondo è più classicheggiante e anche più ridotto di diametro (32 mm), ma anche in questo caso risullta sorprendentemente equilibrato al polso: nella sua piccola taglia è, come dire, "bello pieno", con il suo ampio quadrante a texture ed anse e corona ben dimensionate. Ne ho approfittato per fotografare anche il bel movimento (aveva bisogno di un riallineamento delle sfere, quella dei minuti toccava leggermente quella dei secondi).
E' molto difficile trovare queste casse e quadranti in condizioni simili, le foto non rendono, solo sul secondo l'anello a vite (cromato e non in acciaio) ha un pò di ottine a vista, ma le anse e i bordi sono perfetti sia davanti che dietro.
Per finire, due foto prese dalle inserzioni, le metto perchè sono molto meglio delle mie.
Decisamente, ne è valsa la pena.
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Re: Due Raketa molto belli...
Spettacolo...
Le misure per me sono ok, non sopporto piu' gli orologi grandi...(porto qualche volta anche 30 mm)
Adesso ho un poljot che mi pareva un po' grande...alla fine l'ho misurato ed e' 35 mm...
Forse la forma piatta e bassa, tutto vetro e quadrante, lo fa apparire piu' grande...
Le misure per me sono ok, non sopporto piu' gli orologi grandi...(porto qualche volta anche 30 mm)
Adesso ho un poljot che mi pareva un po' grande...alla fine l'ho misurato ed e' 35 mm...
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Re: Due Raketa molto belli...
Molto belli (e benissimo tenuti) entrambi.
Il primo mi piace per la tramatura del quadrante e il secondo per via dell'aria essenziale ma per nulla noiosa
Il primo mi piace per la tramatura del quadrante e il secondo per via dell'aria essenziale ma per nulla noiosa
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: Due Raketa molto belli...
Ecco, qui tocchi un punto particolare, in quanto 30 mm iniziano ad essere più da donna che da uomo.Cane ha scritto: 10 feb 2017, 11:44 Le misure per me sono ok, non sopporto piu' gli orologi grandi...(porto qualche volta anche 30 mm)
Qui un thread di WUS interessante, http://forums.watchuseek.com/f2/men-wea ... 72642.html , che dimostra come il tema non sia così ameno come apparentemente potrebbe sembrare.
Comunque il Raketa piccolo nonostante i suoi 32 mm sta molto bene al polso
La tramatura del Raketa piccolo è sorprendente , di solito si sporca, si annerisce o sbiadisce, questo invece non ha nulla nemmeno sul bordo del quadrante. Secondo me è stato usato per un annetto e poi nulla piùIl primo mi piace per la tramatura del quadrante e il secondo per via dell'aria essenziale ma per nulla noiosa
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Re: Due Raketa molto belli...
Certamente le dimensioni hanno importanza (non prendetela nel senso sbagliato... ) ma concordo con antonio (se ricordo bene) che lacuoccimix ha scritto: 10 feb 2017, 13:01Ecco, qui tocchi un punto particolare, in quanto 30 mm iniziano ad essere più da donna che da uomo.Cane ha scritto: 10 feb 2017, 11:44 Le misure per me sono ok, non sopporto piu' gli orologi grandi...(porto qualche volta anche 30 mm)
Qui un thread di WUS interessante, http://forums.watchuseek.com/f2/men-wea ... 72642.html , che dimostra come il tema non sia così ameno come apparentemente potrebbe sembrare.
distinzione uomo/donna piu' che dalle dimensioni dipende dal designer...
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Re: Due Raketa molto belli...
Michele sa bene che c'ho un debole per questi orologi. Belli tutti e due. Il secondo poi è un intramontabile, classico, eterno.
Se ragioniamo sulle costanti per me è assodato che il disegno, la forma,ecc. caratterizzano da sempre gli orologi da donna. Però, come sempre, è un discorso legato ai tempi. Se guardiamo fino agli anni '60, e direi anche i '70, è evidente. Poi le cose sono un pò cambiate grazie anche all'avvento dei digitali, dei quarzi, gli swatch, i costumi.
Guardiamo all'abbigliamento, alle scarpe, il discorso si ripropone tale e quale ( a parte il digitale e i quarzi ).
L'ho già detto, 'sti quarantenni c'hanno l'identità di genere annacquata il punk, david bowie, gli orecchini, ... Da tempo ormai se vedi sculettare è inutile guardare cosa ha al polso, devi andare oltre
(ok, ok, è un discorso vetero-sessista, ma ogni tanto si può fare )
Cane ha scritto: 10 feb 2017, 13:21
Certamente le dimensioni hanno importanza (non prendetela nel senso sbagliato... ) ma concordo con antonio (se ricordo bene) che la
distinzione uomo/donna piu' che dalle dimensioni dipende dal designer...
Se ragioniamo sulle costanti per me è assodato che il disegno, la forma,ecc. caratterizzano da sempre gli orologi da donna. Però, come sempre, è un discorso legato ai tempi. Se guardiamo fino agli anni '60, e direi anche i '70, è evidente. Poi le cose sono un pò cambiate grazie anche all'avvento dei digitali, dei quarzi, gli swatch, i costumi.
Guardiamo all'abbigliamento, alle scarpe, il discorso si ripropone tale e quale ( a parte il digitale e i quarzi ).
L'ho già detto, 'sti quarantenni c'hanno l'identità di genere annacquata il punk, david bowie, gli orecchini, ... Da tempo ormai se vedi sculettare è inutile guardare cosa ha al polso, devi andare oltre
(ok, ok, è un discorso vetero-sessista, ma ogni tanto si può fare )
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)
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Re: Due Raketa molto belli...
Veramente siete voi che nei 60/primi 70 avete iniziato a farvi i capelli come le damigelle del Rinascimentomchap ha scritto: 10 feb 2017, 19:28 L'ho già detto, 'sti quarantenni c'hanno l'identità di genere annacquata il punk, david bowie, gli orecchini, ... Da tempo ormai se vedi sculettare è inutile guardare cosa ha al polso, devi andare oltre
(ok, ok, è un discorso vetero-sessista, ma ogni tanto si può fare )
E comunque se vedi sculettare qualcuno in strada, al più vedi una cosa tipo questa al polso:
Per la serie "furto di simboli", ora l'arcobaleno non rappresenta più la pace nè l'arcobaleno vero e proprio, bensì los requiones. Per carità, pieno rispetto e solidarietà, ma perchè rubare i simboli ad altre categorie?
Quelli erano dei friqquettones
Comunque il Raketa piccolo me lo sto rimirando al polso in questo momento...
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Re: Due Raketa molto belli...
Vero, ma quelli erano quei "perbenisti" baronetti dei Beatles, poi c'erano i provos, i mods, i Rolling Stones,e... c'ero io con i capelli ricci naturali, alla Jimmy Hendrix.cuoccimix ha scritto: 10 feb 2017, 19:49
Veramente siete voi che nei 60/primi 70 avete iniziato a farvi i capelli come le damigelle del Rinascimento
Comunque le battute sugli sculettamenti ce le prendevamo regolarmente!
I capelli lunghi, tutti curati, ordinati, puliti da barbiere-parrucchiere, erano per quelli che seguivano la moda, non avevano niente a che fare con noi-altri
Credo che la mia idiosincrasia per tutto ciò che è patinato, ben presentato, "truccato", regolare, allineato,ecc. sia nata proprio in quegli anni.
Si iniziava a parlare degli hippies, i figlie dei fiori? ed ecco tutti con le camicie colorate, profumate, fiori a destra e a manca, pure le copertine dei dischi facevano profumate
Diciamo pure che eravamo dei freaks, antisociali, allergici a tutte le mode, accomodamenti, "buone maniere".
I capelli lunghi? sì, ma ordinati.
Le minigonne? sì, ma con moderazione.
La critica? sì, ma costruttiva.
Vestiti come capita e con poco? sì, ma "casual".
Affanc...
Eppure, brutto, sporco, cattivo ( e puzoolente), ero attratto da quegli orologi
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)
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Re: Due Raketa molto belli...
I dischi profumati? Questa non l'avevo mai sentitamchap ha scritto: 10 feb 2017, 20:49 Si iniziava a parlare degli hippies, i figlie dei fiori? ed ecco tutti con le camicie colorate, profumate, fiori a destra e a manca, pure le copertine dei dischi facevano profumate
Eppure, brutto, sporco, cattivo ( e puzoolente), ero attratto da quegli orologi
Mi ricordo che negli anni '80 c'erano le gommine profumate...tipo che se le inalavi per un anno ti beccavi un mesotelioma pleurico...ma i dischi, non lo sapevo. Saranno stati i Cugini Di Campagna
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Re: Due Raketa molto belli...
Quella dei dischi la ricordo benissimo. Quella dei "figli dei fori" divenne subito una moda sviscerata in tutte le forme possibili.
Antoine a Sanremo (visto che ci siamo) ne fu una espressione tipica. Un prodotto discografico.
I Cugini di Campagna? sono arrivati paco dopo. Pensa che li ho conosciuti quando ancora non avevano inciso un disco. Venivano a Piazza di Spagna, allora il punto di ritrovo dei "capelloni". Il biondo, quello di allora, eravamo verso il 1969-1970, si metteva a suonare con la mia chitarra. Non ricordo cosa cantava, ma non aveva ancora inciso un disco. Fu lui, il biondo, a dirmi allora che stavano per incidere, aveva uno zio che era un discografico ( o legato ad una casa discografica).
Ma erano già cotonati.
E te ne racconto un altra: Fabrizio de André. Ha suonato anche lui con la mia chitarra, una Eko, la più economica che ci fosse allora, un legno che ti spaccava le dita. Era l'estate del 1968 ( o '69 ?), venne a Piazza di Spagna per fare un servizio fotografico, almeno credo così perché era in compagnia di un fotografo e tutto iniziò per mettersi in posa con, appunto, una chitarra.
Allora De André era poco conosciuto. Ricordo che era timidissimo, imbarazzatissimo, quasi a disagio. Mi sembrava molto brutto, con un occhio semichiuso e la pelle del volto butterata. Però era lui, naturale, semplice, non-costruito. Come è sempre stato.
Antoine a Sanremo (visto che ci siamo) ne fu una espressione tipica. Un prodotto discografico.
I Cugini di Campagna? sono arrivati paco dopo. Pensa che li ho conosciuti quando ancora non avevano inciso un disco. Venivano a Piazza di Spagna, allora il punto di ritrovo dei "capelloni". Il biondo, quello di allora, eravamo verso il 1969-1970, si metteva a suonare con la mia chitarra. Non ricordo cosa cantava, ma non aveva ancora inciso un disco. Fu lui, il biondo, a dirmi allora che stavano per incidere, aveva uno zio che era un discografico ( o legato ad una casa discografica).
Ma erano già cotonati.
E te ne racconto un altra: Fabrizio de André. Ha suonato anche lui con la mia chitarra, una Eko, la più economica che ci fosse allora, un legno che ti spaccava le dita. Era l'estate del 1968 ( o '69 ?), venne a Piazza di Spagna per fare un servizio fotografico, almeno credo così perché era in compagnia di un fotografo e tutto iniziò per mettersi in posa con, appunto, una chitarra.
Allora De André era poco conosciuto. Ricordo che era timidissimo, imbarazzatissimo, quasi a disagio. Mi sembrava molto brutto, con un occhio semichiuso e la pelle del volto butterata. Però era lui, naturale, semplice, non-costruito. Come è sempre stato.
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
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