Vostok Kamaz: da Parigi a Dakar (passando per Mosca e Pechino)
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Vostok Kamaz: da Parigi a Dakar (passando per Mosca e Pechino)
Cari tutti,
metto subito le mani avanti confessandovi che avevo iniziato a scrivere questo intervento pensando di collocarlo nell’ottimo post dedicato agli aziendali.
Ma via via che scrivevo, scaricavo, collegavo… Mi son reso conto che probabilmente c’era abbastanza da divertirsi per iniziare un nuovo topic.
Di che si tratta?
Di una piccola raccolta di aziendali Kamaz riferiti in particolar modo alle esperienze nelle corse e, nel caso specifico, alla Parigi-Dakar, regina indiscussa (??!!??) tra le competizioni del genere.
Non c’è da stupirsi che un produttore come Kamaz abbia partecipato, e non c’è da stupirsi nemmeno che abbia portato a casa diversi risultati soddisfacenti.
Il Kamaz 4911-ad esempio- è stato 12 volte sul podio della manifestazione
Un po’ di storia:
la Parigi-Dakar (o Rally Dakar) è uno dei rally di automobilismo e motociclismo più famosi al mondo.
Nelle prime edizioni -dal 1979 al 1991 e ancora nel 1993, 1994, 1998, 2000 e 2001- il percorso iniziava per l’appunto dalla capitale francese per terminare in quella del Senegal. In seguito, mentre l'arrivo si è mantenuto quasi sempre a Dakar, la sede di partenza ha subito diversi spostamenti dal 1995. Dal 2008 a causa di svariati problemi legati alla situazione politica del continente africano la competizione si è spostata in sudamerica.
Alla gara partecipano auto, moto, camion e quad, ma per ora su questo credo di avervi detto abbastanza.
Dunque veniamo a voi, ecco una foto d’insieme
Direi poi che dopo la premessa fatta sopra possiamo passare ai singoli, partendo (cronologicamente) dal 1991
Due esemplari sui quali gli elementi si mescolano ma fondamentalmente rimangono i soliti.
Come si può vedere sono ovviamente ancora sdelani
Il secondo ha un quadrante molto particolare.
Mi sono chiesto più volte se fosse scolorimento abrasione consunzione, ma da come ci si distribuisce la luce direi anche che potrebbe essere nato così.
Rende l’idea –e ha uno stile- piuttosto rugged…
E forse qualche traccia della spiegazione della colorazione del quadrante la si può trovare sulla stampa sovietica.
Spulciando l’archivio elettronico della Pravda (e facendo a cazzotti con il mio russo assai claudicante) ho trovato la notizia del team Kamaz nella P-D del 1991 che, a causa di un guasto tecnico non facilmente riparabile, ha dovuto usare la cassa di un orologio Vostok come galleggiante per il livello di cherosene (o tappo per il serbatoio, google translator non aiuta troppo con i termini tecnici…).
L’articolo riportava la notizia a testimonianza della qualità della produzione sovietica, citando, per l’orologio, solo un irrilevante-e-anche-simpatico tenue scolorimento del quadrante.
Molto probabilmente il mio orologio è proprio quello citato dall’articolo, dunque ve lo faccio vedere perché vi potrebbe non capitare più troppo spesso di ammirarlo.
(E peraltro quest’ultimo capoverso con la notizia me lo sono appena appena inventato….)
Il Rally Dakar 1991 PARIS-TRIPOLI-DAKAR è stata la 13ª edizione della gara, con partenza da Parigi il 29 dicembre 1990 ed arrivo a Dakar il 17 gennaio 1991. Nelle 20 giornate furono disputate 11 tappe ed una serie di trasferimenti (9.186 km), con 13 prove speciali per un totale di 6.747 km.
Il truck Kamaz si piazza al secondo posto, eccolo qua mentre saltella
Per essere precisi era guidato da Joel Tammeka che vi sorride qua sotto
Ma andiamo avanti e passiamo all’anno successivo:
Ne vedete due in coppia: uno è il tipico Kamaz 1992 che celebra i 2 milioni di veicoli (la mia versione ha la scritta rossa piuttosto scolorita invero).
L’altro è invece dedicato alla competizione del 1992
La Dakar 1992 PARIS-TRIPOLI-LE CAP (14ª edizione) parte da Parigi il 25 dicembre 1991 per arrivare a Città del Capo il 16 gennaio 1992. Nelle 23 giornate del rally si corrono 22 tappe ed una serie di trasferimenti (12.427 km), con 16 prove speciali per un totale di 6.263 km.
Niente podio quest’anno per i nostri sponsorizzati, anzi, il terzo, ottavo e nono posto vanno ai cugini cechi della Tatra con la quale ovviamente non è che ci siano rapporti idilliaci.
Ci si può però consolare con l’ottavo posto nella categoria auto ottenuto da Salvador Servia (che è spagnolo, sarà a causa dei buoni rapporti ai tempi della Guerra Civile spagnola?) alla guida di una (ancora per poco) sovietica Lada.
Un altro anno da citare (non per motivi particolari legati alla corsa, bensì al fatto che abbia un Vostok di quell’anno) è il 1995: 17ª edizione GRANADA-DAKAR
Partenza da Grenada il primo gennaio 1995 ed arrivo a Dakar il 15 gennaio dello stesso anno.
15 giorni nei quali si disputano 16 tappe ed una serie di trasferimenti (10.109 km), con 14 prove speciali per un totale di 5.725 km.
Anche in questa competizione gioie solo per Tatra (primo e terzo posto) dunque la chiudiamo breve qua.
A questo punto ve ne faccio vedere un altro che non ha a che vedere con le gare, ma altrimenti non saprei dove infilarlo e allora sta bene qua prima di passare alla prossima competizione
Ok, possiamo passare all’ultimo, che è invece dedicato alla Parigi-Mosca-Pechino ( Paris Moscow Beijing).
L’epica competizione si rifà ad una corsa tenutasi nel 1907.
Ebbe inizio il 31 gennaio 1907 dall’ambasciata francese di Pechino e il percorso fu di 9317 chilometri.
Il vincitore, l’italiano nonché principe Scipione Borgese (accompagnato dal giornalista Luigi Barbini), arrivò a Parigi il 10 agosto 1907.
La gara seguiva il percorso delle linee del telegrafo, cosicché già ai tempi si potesse garantire una copertura ideale.
Ecco il percorso:
Il simpatico Scipione (alla guida di un’Itala 34/45hp) che era in anticipo sulla sua tabella di marcia e su tutti gli inseguitori, si concesse anche (e provocatoriamente riportano le cronache) una deviazione a San Pietroburgo per il pranzo prima di ritornare verso in gara verso Mosca e vincere, che personaggio
Ora, ma non vi ho ancora mostrato l’orologio?
Eccolo
Ovviamente accanto agli orologi c’è anche un fiorire del solito merchandising ai quali siamo abituati…
La competizione è stata riproposta successivamente ancora due volte, nel 1992 e nel 1995
Cominciamo con la prima:
Il francese Rene Metge impiega 10 anni per organizzarla, parteciperanno in 400 su 110 auto, 25 camion e 15 moto.
27 giorni e 10.000 miglia da percorrere attraverso 11 stati e 2 continenti.
La competizione era stata prevista per il 1991 ma pare che le questioni relative alla dissoluzione dell’URSS pare abbiano dato non pochi grattacapi all’organizzatore.
Dell’edizione del 1995 ho trovato meno informazioni, è organizzata con minor sfarzo, però questa volta da una commissione russa (e non francese) comandata da Alexander Rusinov.
I partecipanti sono una sessantina tra moto, auto e camion, il percorso di 5.000 km. Nel percorso di quest’anno è previsto anche un giro cerimoniale intorno al Cremlino e alla Piazza Rossa.
Ma perché è importante anche questa seconda edizione?
Facile: perché il team Kamaz porterà a casa il primo, secondo e terzo posto ☺
E dunque un po’ di gloria per i valorosi:
Peraltro lo stesso team capitanato da Viktor Moskovskikh vincerà l’anno successivo la Parigi-Dakar, e lo farà anche nel 2000 (Paris-Dakar-Cairo) oltre ad una serie di Master Rally e di Auto Maraton World Cup (quest’ultimi non so assolutamente cosa siano…)
Beh, credo di avervi detto tutto quello che avevo da dire, o almeno quello che mi viene in mente per ora.
Però siccome sono buono (ma soprattutto perché mi ci sono imbattuto cercando ) vi faccio un regalo che avete sempre desiderato, lo potrete usare per voi, per i vostri figli o per Michele che è appassionato di modellini.
Ecco a voi il cartamodello del truck Kamaz che ha partecipato alla Parigi-Dakar del 2003:
Cartoncino, forbici, abbondante colla vinilica e buon sovietico divertimento autoprodotto a tutti…
Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Rally_Dakar
http://www.pekingtoparis.de/en/115232-The-Rally
https://en.wikipedia.org/wiki/Peking_to_Paris
http://www.independent.co.uk/sport/pari ... 48712.html
http://www.themoscowtimes.com/sitemap/f ... 36288.html
http://www.geocities.ws/MotorCity/Speed ... 49252.html
metto subito le mani avanti confessandovi che avevo iniziato a scrivere questo intervento pensando di collocarlo nell’ottimo post dedicato agli aziendali.
Ma via via che scrivevo, scaricavo, collegavo… Mi son reso conto che probabilmente c’era abbastanza da divertirsi per iniziare un nuovo topic.
Di che si tratta?
Di una piccola raccolta di aziendali Kamaz riferiti in particolar modo alle esperienze nelle corse e, nel caso specifico, alla Parigi-Dakar, regina indiscussa (??!!??) tra le competizioni del genere.
Non c’è da stupirsi che un produttore come Kamaz abbia partecipato, e non c’è da stupirsi nemmeno che abbia portato a casa diversi risultati soddisfacenti.
Il Kamaz 4911-ad esempio- è stato 12 volte sul podio della manifestazione
Un po’ di storia:
la Parigi-Dakar (o Rally Dakar) è uno dei rally di automobilismo e motociclismo più famosi al mondo.
Nelle prime edizioni -dal 1979 al 1991 e ancora nel 1993, 1994, 1998, 2000 e 2001- il percorso iniziava per l’appunto dalla capitale francese per terminare in quella del Senegal. In seguito, mentre l'arrivo si è mantenuto quasi sempre a Dakar, la sede di partenza ha subito diversi spostamenti dal 1995. Dal 2008 a causa di svariati problemi legati alla situazione politica del continente africano la competizione si è spostata in sudamerica.
Alla gara partecipano auto, moto, camion e quad, ma per ora su questo credo di avervi detto abbastanza.
Dunque veniamo a voi, ecco una foto d’insieme
Direi poi che dopo la premessa fatta sopra possiamo passare ai singoli, partendo (cronologicamente) dal 1991
Due esemplari sui quali gli elementi si mescolano ma fondamentalmente rimangono i soliti.
Come si può vedere sono ovviamente ancora sdelani
Il secondo ha un quadrante molto particolare.
Mi sono chiesto più volte se fosse scolorimento abrasione consunzione, ma da come ci si distribuisce la luce direi anche che potrebbe essere nato così.
Rende l’idea –e ha uno stile- piuttosto rugged…
E forse qualche traccia della spiegazione della colorazione del quadrante la si può trovare sulla stampa sovietica.
Spulciando l’archivio elettronico della Pravda (e facendo a cazzotti con il mio russo assai claudicante) ho trovato la notizia del team Kamaz nella P-D del 1991 che, a causa di un guasto tecnico non facilmente riparabile, ha dovuto usare la cassa di un orologio Vostok come galleggiante per il livello di cherosene (o tappo per il serbatoio, google translator non aiuta troppo con i termini tecnici…).
L’articolo riportava la notizia a testimonianza della qualità della produzione sovietica, citando, per l’orologio, solo un irrilevante-e-anche-simpatico tenue scolorimento del quadrante.
Molto probabilmente il mio orologio è proprio quello citato dall’articolo, dunque ve lo faccio vedere perché vi potrebbe non capitare più troppo spesso di ammirarlo.
(E peraltro quest’ultimo capoverso con la notizia me lo sono appena appena inventato….)
Il Rally Dakar 1991 PARIS-TRIPOLI-DAKAR è stata la 13ª edizione della gara, con partenza da Parigi il 29 dicembre 1990 ed arrivo a Dakar il 17 gennaio 1991. Nelle 20 giornate furono disputate 11 tappe ed una serie di trasferimenti (9.186 km), con 13 prove speciali per un totale di 6.747 km.
Il truck Kamaz si piazza al secondo posto, eccolo qua mentre saltella
Per essere precisi era guidato da Joel Tammeka che vi sorride qua sotto
Ma andiamo avanti e passiamo all’anno successivo:
Ne vedete due in coppia: uno è il tipico Kamaz 1992 che celebra i 2 milioni di veicoli (la mia versione ha la scritta rossa piuttosto scolorita invero).
L’altro è invece dedicato alla competizione del 1992
La Dakar 1992 PARIS-TRIPOLI-LE CAP (14ª edizione) parte da Parigi il 25 dicembre 1991 per arrivare a Città del Capo il 16 gennaio 1992. Nelle 23 giornate del rally si corrono 22 tappe ed una serie di trasferimenti (12.427 km), con 16 prove speciali per un totale di 6.263 km.
Niente podio quest’anno per i nostri sponsorizzati, anzi, il terzo, ottavo e nono posto vanno ai cugini cechi della Tatra con la quale ovviamente non è che ci siano rapporti idilliaci.
Ci si può però consolare con l’ottavo posto nella categoria auto ottenuto da Salvador Servia (che è spagnolo, sarà a causa dei buoni rapporti ai tempi della Guerra Civile spagnola?) alla guida di una (ancora per poco) sovietica Lada.
Un altro anno da citare (non per motivi particolari legati alla corsa, bensì al fatto che abbia un Vostok di quell’anno) è il 1995: 17ª edizione GRANADA-DAKAR
Partenza da Grenada il primo gennaio 1995 ed arrivo a Dakar il 15 gennaio dello stesso anno.
15 giorni nei quali si disputano 16 tappe ed una serie di trasferimenti (10.109 km), con 14 prove speciali per un totale di 5.725 km.
Anche in questa competizione gioie solo per Tatra (primo e terzo posto) dunque la chiudiamo breve qua.
A questo punto ve ne faccio vedere un altro che non ha a che vedere con le gare, ma altrimenti non saprei dove infilarlo e allora sta bene qua prima di passare alla prossima competizione
Ok, possiamo passare all’ultimo, che è invece dedicato alla Parigi-Mosca-Pechino ( Paris Moscow Beijing).
L’epica competizione si rifà ad una corsa tenutasi nel 1907.
Ebbe inizio il 31 gennaio 1907 dall’ambasciata francese di Pechino e il percorso fu di 9317 chilometri.
Il vincitore, l’italiano nonché principe Scipione Borgese (accompagnato dal giornalista Luigi Barbini), arrivò a Parigi il 10 agosto 1907.
La gara seguiva il percorso delle linee del telegrafo, cosicché già ai tempi si potesse garantire una copertura ideale.
Ecco il percorso:
Il simpatico Scipione (alla guida di un’Itala 34/45hp) che era in anticipo sulla sua tabella di marcia e su tutti gli inseguitori, si concesse anche (e provocatoriamente riportano le cronache) una deviazione a San Pietroburgo per il pranzo prima di ritornare verso in gara verso Mosca e vincere, che personaggio
Ora, ma non vi ho ancora mostrato l’orologio?
Eccolo
Ovviamente accanto agli orologi c’è anche un fiorire del solito merchandising ai quali siamo abituati…
La competizione è stata riproposta successivamente ancora due volte, nel 1992 e nel 1995
Cominciamo con la prima:
Il francese Rene Metge impiega 10 anni per organizzarla, parteciperanno in 400 su 110 auto, 25 camion e 15 moto.
27 giorni e 10.000 miglia da percorrere attraverso 11 stati e 2 continenti.
La competizione era stata prevista per il 1991 ma pare che le questioni relative alla dissoluzione dell’URSS pare abbiano dato non pochi grattacapi all’organizzatore.
Dell’edizione del 1995 ho trovato meno informazioni, è organizzata con minor sfarzo, però questa volta da una commissione russa (e non francese) comandata da Alexander Rusinov.
I partecipanti sono una sessantina tra moto, auto e camion, il percorso di 5.000 km. Nel percorso di quest’anno è previsto anche un giro cerimoniale intorno al Cremlino e alla Piazza Rossa.
Ma perché è importante anche questa seconda edizione?
Facile: perché il team Kamaz porterà a casa il primo, secondo e terzo posto ☺
E dunque un po’ di gloria per i valorosi:
Peraltro lo stesso team capitanato da Viktor Moskovskikh vincerà l’anno successivo la Parigi-Dakar, e lo farà anche nel 2000 (Paris-Dakar-Cairo) oltre ad una serie di Master Rally e di Auto Maraton World Cup (quest’ultimi non so assolutamente cosa siano…)
Beh, credo di avervi detto tutto quello che avevo da dire, o almeno quello che mi viene in mente per ora.
Però siccome sono buono (ma soprattutto perché mi ci sono imbattuto cercando ) vi faccio un regalo che avete sempre desiderato, lo potrete usare per voi, per i vostri figli o per Michele che è appassionato di modellini.
Ecco a voi il cartamodello del truck Kamaz che ha partecipato alla Parigi-Dakar del 2003:
Cartoncino, forbici, abbondante colla vinilica e buon sovietico divertimento autoprodotto a tutti…
Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Rally_Dakar
http://www.pekingtoparis.de/en/115232-The-Rally
https://en.wikipedia.org/wiki/Peking_to_Paris
http://www.independent.co.uk/sport/pari ... 48712.html
http://www.themoscowtimes.com/sitemap/f ... 36288.html
http://www.geocities.ws/MotorCity/Speed ... 49252.html
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Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: Vostok Kamaz: da Parigi a Dakar (passando per Mosca e Pechino)
Grazie dell'ottimo topic
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Re: Vostok Kamaz: da Parigi a Dakar (passando per Mosca e Pechino)
Complimenti Danilao, topic spettacolare che deve aver richiesto anche tempo per prepararlo...
Molto belli anche gli orologi ...
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Paolo ... Nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti...(L.Pirandello)
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Re: Vostok Kamaz: da Parigi a Dakar (passando per Mosca e Pechino)
Me sa che che metto a commissiona' qualche topic a Danilao.
Facciamo così, apriamo un thread apposito, per es. "Per Danilao", ci mettiamo le foto di qualche orologio interessante e Danilao, gli concediamo anche un po di tempo , ci tira fuori dei topic come si deve!
Anzi, il nome del topic potrebbe essere "per Danilao e Cuoccimix, Collettivo Presentazione Fighe (con la "g", non la "c")"
Facciamo così, apriamo un thread apposito, per es. "Per Danilao", ci mettiamo le foto di qualche orologio interessante e Danilao, gli concediamo anche un po di tempo , ci tira fuori dei topic come si deve!
Anzi, il nome del topic potrebbe essere "per Danilao e Cuoccimix, Collettivo Presentazione Fighe (con la "g", non la "c")"
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)
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Re: Vostok Kamaz: da Parigi a Dakar (passando per Mosca e Pechino)
Spettacolare!! e il Vostok "master " a quadrante azzurro è bellissimo. Io da qualche parte ho l orologio che usarono come scopino quando si guasto il wc di bordo, se volete vederlo, mi turo il naso e lo fotografo . Bravissimo . Ciao ciao.
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Re: Vostok Kamaz: da Parigi a Dakar (passando per Mosca e Pechino)
Ottimo topic, oggi prendo la fotocamera e fotografo i miei Kamaz
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Vostok Kamaz: da Parigi a Dakar (passando per Mosca e Pechino)
Grazie a tutti, è stato divertente cercare e raccontare.
Totorex e Antonio, siete troppo buoni ma mi fa piacere ricevere i vostro complimenti.
SPK: faccelo vede', faccelo tocca' (con i guanti...). Il Vostok azzurro ha cassa e plexi piuttosto vissuti, indagherò sul perché è percome negli archivi di Pravda Motori...
Michele, dopo averli fotografati te li guardi da solo nell'intimità o fai un po' d'esibizionismo? Io sono per la seconda opzione
Totorex e Antonio, siete troppo buoni ma mi fa piacere ricevere i vostro complimenti.
SPK: faccelo vede', faccelo tocca' (con i guanti...). Il Vostok azzurro ha cassa e plexi piuttosto vissuti, indagherò sul perché è percome negli archivi di Pravda Motori...
Michele, dopo averli fotografati te li guardi da solo nell'intimità o fai un po' d'esibizionismo? Io sono per la seconda opzione
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: Vostok Kamaz: da Parigi a Dakar (passando per Mosca e Pechino)
Ecco qui i miei , foto come al solito orride ma fatte in fretta e furia:
Qui un modello piuttosto comune
Anniversario 1976-1992 (2 milioni di veicoli)
Kamaz PRZ (divisione ricambistica Kamaz, produce anche parti per Moskvitch, Oka, Lada)
25 anni Kamaz 1976-2001 (secondo me cassa non originale, molto bello comunque)
E qui uno misterioso che ha richiesto un pò di ricerche: trattasi della Ремонтно-инструментальный завод «РИЗ», ovvero la sezione riparazioni e produzione macchine utensili interna alla Kamaz.
Infine un modello cassa "moderna/brutta" che però non trovo affatto sgradevole
Penso di ampliare con il modello Ferrari (stemma con cavallo su sfondo giallo) e con qualche altro.
Qui un modello piuttosto comune
Anniversario 1976-1992 (2 milioni di veicoli)
Kamaz PRZ (divisione ricambistica Kamaz, produce anche parti per Moskvitch, Oka, Lada)
25 anni Kamaz 1976-2001 (secondo me cassa non originale, molto bello comunque)
E qui uno misterioso che ha richiesto un pò di ricerche: trattasi della Ремонтно-инструментальный завод «РИЗ», ovvero la sezione riparazioni e produzione macchine utensili interna alla Kamaz.
Infine un modello cassa "moderna/brutta" che però non trovo affatto sgradevole
Penso di ampliare con il modello Ferrari (stemma con cavallo su sfondo giallo) e con qualche altro.
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Re: Vostok Kamaz: da Parigi a Dakar (passando per Mosca e Pechino)
Perchè? perchè? ho lasciato andare asap? perchéèèèè?
Comunque, l'idea di creare una sorta di indice non è niente male. Tra l'altro ci lascerebbe la libertà di aprire topic singoli come ha fatto recentemente Danilao.
Ora un altra domanda. Ma che me devo ritirar fuori tutti i miei aziendali e ricominciare a fotografarli? e poi, per giunta, tentare di fare post decenti?
Non ce la facciooo, ho troppe cose da sistemare qui. Mi accontento di aver stimolato, a suo tempo, al curiosità per gli aziendali.
Potremmo fare così, io pubblico le foto di singoli orologi, non già presentati, e voi ne curate la presentazione! semplice, no?!
Comunque, l'idea di creare una sorta di indice non è niente male. Tra l'altro ci lascerebbe la libertà di aprire topic singoli come ha fatto recentemente Danilao.
Ora un altra domanda. Ma che me devo ritirar fuori tutti i miei aziendali e ricominciare a fotografarli? e poi, per giunta, tentare di fare post decenti?
Non ce la facciooo, ho troppe cose da sistemare qui. Mi accontento di aver stimolato, a suo tempo, al curiosità per gli aziendali.
Potremmo fare così, io pubblico le foto di singoli orologi, non già presentati, e voi ne curate la presentazione! semplice, no?!
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)
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Re: Vostok Kamaz: da Parigi a Dakar (passando per Mosca e Pechino)
Mchap, per me si può fare, basta che:
1) ogni tanto me ne regali uno;
2) che tu dia indicazione -di massima- su traduzione o nome della ditta (che comunque -in genere- dovresti conoscere).
Poi si firma a nome collettivo CuocciLaoChap (che sembra uno degli amici di Cthulhu o il nome di una cooperativa socialista)
1) ogni tanto me ne regali uno;
2) che tu dia indicazione -di massima- su traduzione o nome della ditta (che comunque -in genere- dovresti conoscere).
Poi si firma a nome collettivo CuocciLaoChap (che sembra uno degli amici di Cthulhu o il nome di una cooperativa socialista)
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