prendo spunto dall'esperienza di questa mattina per aprire un topic che ci manca, quello sui mercatini.
Da luoghi mitologici nei quali durante gli anni d'oro si trovavano crono ad un tanto al chilo, a posti che -raggiunti con dispendio di benzina e tempo- ci deprimono con la loro pochezza e arroganza tracotante de' venditori, fino ad essere teatro di miracolose pesche che glorificano gli sforzi e soddisfano le brame di possesso.
Insomma, stamani ci siamo recati -io e Burja- al mercatino di Seano (vicino a PO) e la situazione è stata la seguente:
Russi 1, un Poljot civile automatico con plexy da cambiare (incrinato-no-graffiato) che da 40 veniva a 30€ ma non aveva il guizzo ed è rimasto lì;
Citizen automatico vintage 1, richiesti 80€ con plexy di nuovo scheggiato. Saluti e ci ripenseremo.
Bel Revue colorato, richiesti 130€, prezzo da amico (ma chi ti conosce) 100 e fai un affare, ma non era un affare da fare...
Poi c'erano un Avia che il venditore non poteva lasciare per meno di 350€ e un bell'Ulysse Nardin per il quale servivano 700€ in contanti (ma chi è che gira per i mercatini con quelle cifre, ma a che pensano i venditori... Mah...). Ovviamente revisionati ieri sulla parola e con garanzia scritta con l'inchiostro simpatico sullo scontrino del bar prospiciente.
Già, il bar... 3 clienti, 3 caffè da fare ma siamo rimasti prigionieri per 40 minuti. La capobanco spettegolava e la nostra insistenza e il severo piglio di Burja sono stati bellamente ignorati. Però il caffè era nel bicchierino di plastica, dai... Mi son sentito in ufficio pure di domenica...
Vabè, io l'ho sempre sostenuto, i mercatini (levate le botte di culo per chiappar le quali conviene avere la costanza di frequentazione che io non ho) mi deprimono. Mi preparo con aspettativa e determinazione e invece poi...
Almeno stavolta c'era il piacere di ri incontrare Giovanni e questo è bastato a dare un senso di svago e divertimento alla mattinata.
Comunque, potevano i nostri soci tornare a casa senza nulla in saccoccia? Poteva la spedizione russa che era convenuta da km e km tornare a casa senza fare almeno un prigioniero simbolico?
Giammai!
E allora mi sono sacrificato e con la forza dell'ultima ratio, mentre claudicavamo verso i rispettivi mezzi di locomozione immusoniti e seriosi, accidentando la modernità e la decadenza de' costumi sociali non ho potuto fare a meno di fermarmi a contrattare per la (beh, forse una delle, in effetti) presenza più bislacca e significativa ovvero questo:

Allegro Swatch in stile tirolese con cinturino fatto con la pelle della Lola (quella vacca antipatica che dopo la pubblicità del latte granarolo si è montata la testa, è passata dalle Marlboro direttamente all'eroina (alla faccia delle droghe leggere) ed è morta suicida in un hamburger di mcdonald's) e pure con pila scarica.
Dalla dedica sul fondello credo che sia stato regalato dal nonno di Heidi alla medesima...

Ci farò un figurone, non trovate? Si usa dire dalle vostre parti 'mettere a pecora'? Se mi dovesse succedere con qualcheduna vado di scioltezza, già che ho l'orologio della fattoria

Vi garba, vero?
Lo vorreste?
Sappiate che lo scambierei (alla pari) solo con uno Strela di medesimo colore.
Bene, finito l'angolo del buon umore (e comunque lo Swatch l'ho comprato davvero, venisse il mal di denti a Burja se non è vero...) vi invito a dire la vostra, segnalare le vostre pesche miracolose, giri a vuoto, mercatini conosciuti e sconosciuti, proficui o inconcludenti.
Volendo potete raccontare anche de' vostri successi passati (pure se io spererei che non abbiate comprato tutto voi) basta che non ce la meniate troppo coi Bei Tempi Andati che, come è evidente e come la locuzione sottolinea, sono ormai andati e purtroppo più non torneranno addietro...