bah! boh! mmmmh!...
Allora, Zvezda scrive:
zvezda ha scritto: ↑27 gen 2017, 8:06
Nota: Ovviamente la scritta Slava sul quadrante in questo caso è solo un nome e non ha relazioni con la seconda fabbrica di orologi di Mosca (che avrebbe assunto quel nome solo in un tempo successivo).
In questo caso ipotizziamo che l'orologio sia antecedente al 1964 (ricordo bene?) anno in cui la seconda fabbrica prese il nome Slava diventando così "titolare" del brand Slava ( ma sarebbe poi da dimostrare che i tempi, brand e nome della fabbrica, coincidono).
Ok, ci sto e vedremo anche perché.
Per contro negli ultimi post diciamo:
giorgio_quinto ha scritto: ↑27 gen 2017, 20:50
Probabilmente essendo uno dei primi Slava il movimento potrebbe essere stato fornito direttamente dalla Fabbrica 1, oltretutto essendo per l'esportazione magari faceva più figo mettere in mostra proprio la N°1
Potremmo introdurre anche un altra variante: l'orologio è stato prodotto dalla seconda fabbrica dopo il 1964 in un periodo in cui si utilizzavano ancora le scorte di magazzino.
Io preferisco attenermi ad alcuni fatti, almeno due.
1) sarebbe utile vedere una foto più nitida del movimento perché da quello che si può vedere da quella disponibile ora sembrano molto artigianali. Molto difficile che siano state fatte in fabbrica.
2) qui andiamo più sul sicuro. Le esportazioni verso l' Europa occidentale iniziarono nel 1960. In precedenza c'erano già stati dei piccoli "assaggi" , molto limitati come quantità e poco reclamizzati.
Nel caso (Gennaio 1960) USA le cronache ci dicono che per i primi orologi sovietici erano dei Mayak
, venduti al prezzo di 18,95 dollari. Negli USA però le esportazioni non ebbero molto successo e non raggiunsero mai i livelli che ebbero in GB.
(Sta cosa che i primi fossero effettivamente dei Mayak non sono mai riuscito a verificarla se non tramite le cronache dei quotidiani)
Ora parliamo un poco più in dettaglio della caso Gran Bretagna, meglio documentabile e maggiormente significativo.
Il primo lotto di orologi era composto da sei modelli, cinque da uomo (quattro Poljot e uno Slava) e uno da donna (SLava). L'importatore ufficiale era una certa Messers. Senior Export and Import Co. Ltd.
Ben presto si aggiunsero altri brand quali Wostok e Zarja.
Dalle pubblicità sui quotidiani si può capire la tipologia degli orologi. Per alcuni anni gli orologi saranno sempre della stessa tipologia, verranno introdotti altri modelli soprattutto tra il 1964-1966.
1960 Poljot e Slava (2).jpg
1960 Poljot e Slava 2.jpg
Ma non solo.
1961 Poljot e Slava 3.jpeg
e mo' " Toh! " lo dico io
si parla pure dell'orologio di Gagarin, però non è fotografato, la fotografia è da un altra parte, un breve trafiletto con tanto di foto. Un bel Wostok ma, ovviamente, non è uno Shturmanskie
. In tanti anni di ricerche è l'unico caso che ho trovato ( e di roba ne ho letta e vista) in cui i russi fanno, all'estero, un preciso riferimento a quello che sarebbe stato l'orologio indossato da Gagarin. Ma ne parleremo in un altro momento.
Per ora quello che ci interessa è l'orologio in alto a sinistra: è lo stesso tipo di quello discusso su WUS in dei link riportati da Zvezda
A questo punto due parole su una questione che per me è fondamentale.
A questi orologi venne fatto al loro apparire, da parte della stampa specializzata, il pelo e contropelo. Analisi anche molto tecniche, equilibrate, spesso con apprezzamenti lusinghieri pur mettendo in evidenza i loro limiti.
Vennero pubblicate anche le foto o i disegni dei loro movimenti. nessuna traccia di marchi e punzonature anomale o contraddittorie.
Ora, sarà solo la mia impressione ma io mi ci gioco le palle e le contro-palle che se gli fosse capitato tra le mani un movimento marchiato come quello di cui stiamo parlando ai russi gli avrebbero fatto un mazzo tanto così!
I sovietici erano molto coscienti di cosa significava presentarsi nei mercati occidentali e non a caso presentarono il meglio della loro produzione (compresi gli Strela).
All'immagine ci tenevano. Lo Sputnik prima e Gagarin poi erano carte da giocare bene e lo fecero, riuscendovi con successo.
Di certo non mettevano in giro, almeno ufficialmente, orologi come quello in questione.
Ora quando si argomenta con qualche carta in mano si può sempre obiettare che non tutto sta nei cataloghi (non ce li abbiamo nemmeno tutti), le riviste e i quotidiani non ci dicono tutto,ecc. e sono il primo a tenerlo presente, ma non è male rimanere con i piedi in terra e ragionare su quello che si ha e non su quello che non c'è (cioè tutto ciò che ci piacerebbe che ci fosse).
Poi, con il tempo, si vedrà.
Ed ora vi saluto. Anche stasera mi avete fatto fare tardi e domani mi devo svegliare presto: c'ho da tirar giù sei grossi rami di un castagno, a sei emtri di altezza. Un po di legna per l'anno preossimo.
A raga', io sò "figo" , sega. ascia, ronca, altre che 'sta roba di bariletti e punzonature, marchi e contro-scritte
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Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)