[Tecnica] Parliamo di Scappamento

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Re: [Tecnica] Parliamo di Scappamento

Messaggio da Cane »

zvezda ha scritto: 30 gen 2017, 8:15 Purtroppo non è possibile fare un riscontro puntuale con i parametri COSC, perché le tolleranze di marcia degli orologi sovietici sono fornite senza specificare le condizioni di test in cui sono state misurate.
Si, certo...

Ma allargando la forchetta di errore anche a 60"/g e ripartendola in -20' e +40 il concetto non cambia molto...

COSC categoria 1 e 2? Ricordavo un COSC solo... :roll:
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Re: [Tecnica] Parliamo di Scappamento

Messaggio da zvezda »

Cane ha scritto: 30 gen 2017, 11:34COSC categoria 1 e 2? Ricordavo un COSC solo... :roll:
La categoria 2 è quella dei piccoli calibri, di diametro ≤20mm, solitamente montati negli orologi da donna.
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Re: [Tecnica] Parliamo di Scappamento

Messaggio da Cane »

Confronto Bilanciere/Pendolo

Credevo funzionassero alle stesso modo, con gli stessi principi, eccetto per il fatto dell'energia potenziale che nel pendolo e' immagazzinata
dall'altezza che raggiunge nell'oscillazione ai due lati, mentre nel bilanciere viene immagazzinata nella spirale compressa o estesa...

E invece dando un'occhiata veloce per ricostruire il pendolo del Majak che mi manca direi di no...

Nel pendolo il suo "peso" non incide sul tempo di oscillazione... :shock:
Basta che il peso non sia ne troppo pesante perche' il meccanismo non riuscirebbe a spingerlo bene, ne troppo leggero altrimenti diventa
instabile nella marcia...
Il tempo di oscillazione e' quindi legato soltanto alla "lunghezza del pendolo" ( e alla "gravita' terrestre" comunque costante in quel punto della terra...il famoso 9,8 g)

Nel bilanciere invece il suo "peso massa" e quindi l'inerzia sono decisivi nel tempo di oscillazione, mentre il suo "peso" non conta nulla...(quindi non gli frega nulla neppure della gravita' terrestre)

Infatti basta ragionarci un po' per capire che nello spazio, in assenza di peso, un bilanciere funziona perfettamente, un pendolo no... ;)

La cosa che bilanciere e pendolo hanno in comune e' la piu' importante: l'isocronismo...(tempo di oscillazione costante al variare dell'ampiezza dell'oscillazione)

NB attenzione a non fare confusione tra "peso", "peso massa", "inerzia"...
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Re: [Tecnica] Parliamo di Scappamento

Messaggio da zvezda »

Cane ha scritto: 16 feb 2017, 13:06 Credevo funzionassero alle stesso modo, con gli stessi principi, eccetto per il fatto dell'energia potenziale che nel pendolo e' immagazzinata
dall'altezza che raggiunge nell'oscillazione ai due lati, mentre nel bilanciere viene immagazzinata nella spirale compressa o estesa...
Oh, bene! Facciamoci due chiacchiere sul pendolo :)

Come hai giustamente detto, non facciamo confusione fra le grandezze in gioco. La massa è una misura della quantità di materia presente in un corpo, il peso è la forza con cui quel corpo viene attratto dalla Terra. In altre parole, la massa è una causa, il peso è un effetto.
La formula è P = m x g (Peso = massa x accelerazione di gravità).

Nonostante le apparenze, il pendolo non è isocrono al variare delle oscillazioni. La formula che noi usiamo comunemente per calcolare il periodo (T=2Pi x Radice L/g) è una approssimazione valida solo se le oscillazioni sono piccole. In realtà più le oscillazioni sono ampie e più aumenta il tempo per farle (e dunque si ha rallentamento). Per questo nessun pendolo di precisione viene fatto lavorare con oscillazioni superiori a 2 o 3°, e per avere un'idea di quanto sia poco, basta guardare il quadrante di un orologio e pensare che ogni secondo la lancetta dei secondi si sposta di ben 5°!

Come nel bilanciere, non è la massa del pendolo a determinare la frequenza di oscillazione, ma il modo con cui è distribuita. E come nel bilanciere, se aumenta la massa aumenta anche la capacità di resistere alle perturbazioni esterne.

Ovviamente, come hai detto tu, un pendolo non può funzionare in assenza di gravità. E purtroppo, anche se non parrebbe, l'accelerazione di gravità è tutt'altro che costante. Varia con la distanza dal centro della terra, perciò un pendolo tarato per funzionare bene all'equatore rallenterà al polo nord (la terra è schiacciata ai poli), oppure un pendolo tarato per funzionare bene a Milano accelererà all'Aquila (per la variazione di altitudine).

Neanche se tenessimo il nostro pendolo in un certo posto senza mai spostarlo potremmo contare sulla gravità costante. Infatti l'accelerazione di gravità cambia nel tempo. E' una scoperta a cui si è giunti nei primi anni del Novecento e solo con i pendoli astronomici più precisi (Riefler, Shortt, ecc.) e, ci credereste?, la colpa è della Luna ;)
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Re: [Tecnica] Parliamo di Scappamento

Messaggio da Cane »

Perché gli orologi se messi di taglio a ore 3-6-9-12 ritardano praticamente tutti?

Ok, i pivot non poggiano piu' di punta ma di fianco, aumentando gli attriti riducendo l'amplitudine...

Ma vuol dire che l'isocronismo va a farsi fottere, perché se riduco con un'attrito simile l'amplitudine lasciando pero' l'orologio
in piano non ritarda piu', addirittura potrebbe accelerare...

Ipotizzo sia la molla che per il suo peso va fuori centro, ma possibile non ci sia un compromesso migliore? :roll:
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Re: [Tecnica] Parliamo di Scappamento

Messaggio da Cane »

Quando vedo un bilanciere anni 60 con sul volantino tutte quelle viti di equilibratura e di inerzia mi domando sempre:

Ma come cacchio facevano a costruirlo?... Ma quanto costava realizzare un manufatto in quel modo, tararlo, ecc? :shock:

Ma lo foravano e poi filettavano? O chissa' che artificio usavano... :roll:


spiral-contemporain_opt_0.jpg
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Re: [Tecnica] Parliamo di Scappamento

Messaggio da zvezda »

Cane ha scritto: 23 apr 2020, 21:00 Quando vedo un bilanciere anni 60 con sul volantino tutte quelle viti di equilibratura e di inerzia mi domando sempre:

Ma come cacchio facevano a costruirlo?... Ma quanto costava realizzare un manufatto in quel modo, tararlo, ecc? :shock:

Ma lo foravano e poi filettavano? O chissa' che artificio usavano... :roll:
Serviva una macchina come questa :-D
tarasov-p292.jpg


E' una macchina sovietica degli anni 1950, poteva sfornare centinaia di bilancieri al giorno partendo da una lastra di bronzo o nickel. Pressava, tagliava, scavava, fresava le razze, forava l'anello, preparava e inseriva le viti. Il tutto con minimi interventi da parte di un operaio specializzato.

Queste alcune delle fasi della lavorazione per un bilanciere Pobeda a viti.
tarasov-pics.jpg


Il costo? Molto contenuto, se lo ripartivi su produzioni di centinaia di migliaia di pezzi all'anno :yeah:
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Re: [Tecnica] Parliamo di Scappamento

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Ecco...ho scoperto che negli anni 50 l'urss era tecnologicamente avanzata... :shock:
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