Cari Soci,
mi sono imbattuto in un giro di foto che affiancano vedute di Pripyat prima del disastro nucleare dell'86 a com'è oggi, 31 anni dopo.
Nonostante non siano meraviglie artistiche o belle foto d'autore (o forse anche per questo) mi hanno provocato un certo sommovimento emotivo (potrebbe essere anche un quartiere di Detroit ma la storia è un po' diversa).
Cominciamo con l'entrata della città, in effetti il tempo sembra essersi fermato
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Il bel viale sotto è dedicato a
Igor Vasilyevich Kurchatov (И́горь Васи́льевич Курча́тов), fisico nucleare nonché -ironia della sorte bastarda- direttore del
progetto sovietico per l'armamento nucleare (Советский проект атомной бомбы)
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Un'altra prospettiva della via dedicata a Kurchatov
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Proseguiamo verso la piazza principale della città, vi s'affacciava un albergo, ora verzure e un abete già pronto per festeggiare il natale
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Queste scale sotto erano l'ingresso di un ristorantino, già piuttosto dimesso ai tempi, ora molto più vissuto e fronzuto
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Spazio alla cultura, con la sede della "Electric Power Culture House", riteovo di importanti congressi e partecipati eventi.
Ha perso un po' della sua gloriosa imponenza ma anche infrascata resta affascinante...
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E finiamo con il luogo del divertimento per antonomasia: la ruota panoramica di Pripyat.
È un po' invecchiata ma pare non averne risentito troppo, almeno per quanto riguarda l'affluenza, pare che nemmeno nell'86 ci fosse da far troppa fila....
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