Paolo, hai fatto confusione evidentemente, sopra ti spiegavo il contrario.Cane ha scritto:Daniele l'hai spiegato da solo che se uno si imbarca e poi se lo prendono le ong quello non viene piu' respinto, e rimane in eterno da noi...
Ovvero che nell'ambito normativo chi ha intenzione di presentare richiesta di protezione internazionale non può (e non deve, aggiungerei eticamente) essere fermato, respinto o allontanato.
Dire che se ormai partono poi ce li teniamo è fottersene del principio della protezione internazionale e (per quanto male sia fatta la legge, peraltro recente) una cosa che non direi e non penserei mai.
Ribadisco poi come quanto ho raccontato serva a contestualizzare le uscite dei politici che hanno tutto il vantaggio a fomentare mal di pancia negli elettori per poi cavalcare l'onda e avere il proprio ritorno.
È importantissimo tenere a mente che oltre alle leggi che può tirar fuori dal cappello il governo (e oltre al mal di pancia degli europei che faccette nere per le vie dei loro paesi non le vogliono vedere) permane la gerarchia delle fonti normative.
Questo vuol dire che restano valide le norme del diritto internazionale e pure le direttive europee (applicabili anche qualora non tradotte in leggi nazionali) prima di arrivare alle norme italiane.
L'esempio lampante è quello dei respingimenti: l'Italia li ha fatti, c'ha provato.
Però non appena i capoccioni si son resi conto che l'Europa non avrebbe lasciato perdere hanno fatto marcia indietro, con la coda tra le gambe e non si son più azzardati
Eppure era anche il governo berlusconi del celodurismo e del 'decreto sicurezza', pensate davvero che se ci fosse stata un'altra via non l'avrebbero provata anche a costo di rimetterci la faccia loro e i soldi noi?