Le cose che si potrebebro dire a proposito di questo acchiappo sono tante ma nessuna in fin dei conti veramente importante. La descrizione dell'orologio, la sua rarità, i suoi prezzi, ecc. tutte questioni conosciute o, alcune, molto soggettive.
Sempre bene dirle, ricordarle, riproporle.
Alla fine rimane quello che è: un orologio russo, raro, ma comunque vale quello che vale. Non è fatto di materiali pregiati, ha qualche difetto di progettazione, sappiamo tutti che è raro,ecc. ma sappiamo anche che non è una pietra miliare dell'orologeria in generale e nemmeno di quella sovietica. Una cassa più o meno come tante, un quadrante più o meno come tanti. I russi clonatori, i russi come i giapponesi. I russi che qualche volta ci mettevano qualcosa di loro.
Essendo raro un collezionista avrebbe piacere ad averlo, quanto poi uno sia disposto a spenderci è un questione soggettiva, come sempre.
Per me oltre la rarità va sempre tenuto presente il valore intrinseco dell'orologio.
Che poi sia spuntato fuori in un mercatino non mi sorprende affatto. Alla faccia di chi mercatini li snobba.
Ma ho una curiosità, una sola: perché una persona che ancora non conosce molto l'orologeria sovietica e non conosceva questo orologio ha deciso di spendere un 120 euro?
Proviamo a metterci nei panni di malixistis, che spero dirà la sua, nei panni di una persona che vede questo orologio ( non lo conosce) e vede semplicemente un orologio russo sdelano, con due corone, messo così così, e decide di comprarlo per 120 euro.
Perché? Quanti lo avrebbero fatto?
malixistis credo che una risposta l'abbia già data: " a naso mi pareva interessante!" e questo mi rende felice! l'andare " a naso " è sempre stato uno dei miei criteri preferiti, sia agli inizi quando brancolavo nel buio ad ogni acquisto ma ancora oggi per qualsiasi cosa nei mercatini.
Ma per me 120 euro sono sempre stati tanti e non so, anzi credo proprio di no, se avrei speso una cifra del genere agli inizi del mio percorso "sovietico".
Quindi i miei complimenti più sentiti all'intuito di malixistis : un grande naso per un grande acchiappo!
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Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)