DaniLao ha scritto:
Era il parcheggio di un aereoporto e io con i due Pispoli nemmeno treenni, è stata una specie di odissea.
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E' la chiave di tutto
Mai andare in questi posti, e in giornate assolate, con i piccoli. A loro gliene frega niente e può essere stressante. Ti denuncerei alla protezione animali&co. se non fosse per il fatto che io ho provato ad girare per Porta Portese con i miei quando erano piccolini. Niente da fare. Non ha senso.
Andava un pochino meno peggio qualche anno dopo, quando erano di giro le schede telefoniche, ma a guadagnarci erano solo loro. Erano capaci di passare in rassegna, una per una, interi mazzi o album ma se mi fermavo ad un banco di libri dopo due minuti non rompevano.
E così ho capito subito che era meglio lasciare PP per un po di tempo.
Comunque a Porta Portese con i bambini ci sono stato anche un paio di volte quando una gatta mi scodellò, per due volte, un po di gattini. Stavamo à, con un cesto e i gattini. Andavano via nel giro di pochi minuti. Ovviamente chiedevo sempre il telefono.
Loro, a distanza di più di venti anni, se lo ricordano ancora con simpatia.
Gli orologi. Se li hai pagati venti euro per tutti e due e se ci rimedi qualche pezzo non hai buttato via i quattrini. Tieni conto che il Pobeda è degli anni '80 e si rimedia senza problemi, funzionante e pulito, per venti euro, non di più.
Gli stemmi nazisti? ce li ha appiccicati qualche coglione patentato. Si vede bene che sono adesivi. Tra l'altro, ma vado a memoria, il movimento del Pobeda è di parecchio antecedente al quadrante.
Sui quadranti russi c'ho trovato appiccicato di tutto. Puoi provare a rimuoverli sullo Start, sarebbe in ogni caso un quadrante da ripulire.
Nei grandi mercati, tipo PP ecc. bisogna andarci con calma e ripetutamente. Una volta feci da Cicerone ad un americano che mi aveva contatto su Wus. La Domenica che facemmo il giro l'unica cosa un minimo interessante fu un parà con corona a ore due a venti euro. per il resto non c'era quasi nulla.
Conclusione. Non andarci mai con i bambini, passeggini, cani, biciclette.
In particolare le biciclette. Le sequestrerei a chi va in questi posti portandosela appresso. Troppo ingombranti e fuori luogo.
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)