Gamanto ha scritto: 13 apr 2020, 17:03
Vabbè Paolo, in attesa che wil, il quale se ho ben capito è romano d'adozione ma abruzzese di nascita, e pertanto gioca in casa, ci elargisca qualche primizia sulla basilica, un paio di informazioni te le posso dare io: la basilica è quella di Santa Maria di Collemaggio, all'Aquila, e fu fatta costruire da Pietro Angelerio, meglio noto come Pietro da Morrone, che qui venne incoronato papa nel 1294 col nome di Celestino V e del quale nella basilica riposano le spoglie mortali. La basilica è bellissima, io la visitai ante terremoto, so che riportò nel sisma danni ingentissimi e fu in seguito restaurata, forse wil può dirci se è tornata all'antico splendore.
Quanto al povero Celestino V, santificato dalla Chiesa, fu maltrattato da Dante nel III canto dell'inferno come da citazione di Marco semplicemente perchè, avendo abbandonato il pontificato, spianò l'ascesa al soglio pontificio al terribile Bonifacio VIII, il quale, tra le altre cose, fu longa manus del golpe che, estromettendo i guelfi bianchi da Firenze, costò l'esilio a Dante.
In realtà Pietro Angelerio, temperamento ascetico, viveva come un eremita e il pontificato gli piombò addosso, non cercato e non gradito, quand'era ormai intorno all'ottantina.
Resistette qualche mese come papa poi, come detto, abbandonò la carica che venne assunta da Bonifacio VIII, il quale ricompensò il povero vecchio segregandolo fino alla morte.
Per contobilanciare i versi danteschi, ingenerosi verso di lui, si potrebbe citare un altro grandissimo come il Petrarca, il quale nel "De vita solitaria" scrive che la sua rinuncia fu "utile a lui e al mondo per l'inesperienza degli affari, perché era uomo di assidua contemplazione, per l'amore che provava per la solitudine".
La chiesa è stata restaurata completamente a spese dell'ENI, sembra identica a prima, tranne che per l'assenza dell'organo monumentale, andato purtroppo distrutto. Dico "sembra" perché in realtà sono stati adoperati numerosi accorgimenti per alleggerire la struttura e renderla più resistente ai futuri sismi (che sicuramente arriveranno, purtroppo), spesso nascosti con del cartongesso!
Il fatto è che la chiesa ha subito nel corso dei secoli molti terremoti e successive riscostruzioni, la penultima nel 1702, quando fu ricostruita in stile barocco, ma "barocco povero" se così si può dire, con un controsoffitto ribassato che toglieva la luce del rosone centrale (non si vedeva più dall'interno). La stessa sorte subirono altre chiese aquilane. Furono tutte restaurate e riportate all'antico splendore romanico o romanico-gotico fra gli anni 60 ed i primi 70 del 900. Purtroppo furono adottate tecniche che a posteriori si sono rivelate fatali perché le capriate a sostegno del tetto furono fatte in acciaio ricoperto da pannelli di legno (in modo che le capriate sembrassero fatte interamente in legno), e poggiavano su cordoli in cemento armato. Il tutto appoggiato su una struttura in muratura (pietre e mattoni). Infatti non si è salvata nessuna chiesa restaurata in questa maniera (solo San Silvestro non è crollata, ma solo perché ha tre navate senza crociera).
Questo è l'interno della basilica nel 1960:
Mentre oggi appare così (e come doveva essere quando fu costruita nel '200):
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(ho fatto un po' di HDR pure io
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Il rosone, fortunatamente uscito indenne dal sisma:
Una curiosità: come anticipato, Benedetto XVI è stato il primo papa della storia dopo Celestino V a metter piede nella Basilica e addirittura a pregare a lungo davanti al sarcofago (estratto apposta dalle macerie del mausoleo, ora ricostruito).
Gli altri papi han sempre rifiutato di entrare in questa chiesa, nonostante sia unica nella cristianità, perchè per volere appunto di Celestino V ogni anno, a partire dal 1294, si celebra la cosiddetta "Perdonanza", che altro non è che primo giubileo "regolare" della storia. Infatti a suggello della pace sociale ritrovata dopo decenni di aspre e sanguinose rivalità (non solo tra guelfi e ghibellini, ma anche tra famiglie dello stesso "partito") stabilì con una "Bolla" che ogni anno, a partire dai vespri del 28 agosto fino a quelli del 29, chiunque fosse entrato nella chiesa dalla "Porta Santa", sinceramente pentito e confessato, avrebbe avuto la remissione dei peccati.
Da quell'anno diversi papi si sono recati all'Aquila, ma nessuno è mai entrato nella basilica, Il primo ad avvicinarsi fui Giovanni Paolo II, che celebrò una messa sul prato antistante la chiesa, ma è sempre stato delegato qualche oscuro cardinale ad aprire questa porta.
Questo mi fa pensare che il messaggio di pace e di carità di Celestino non è stato ancora pienamente accolto da quell'accolita di lazzaroni ipocriti che è la chiesa cattolica romana.
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