Cane ha scritto: 21 giu 2020, 16:58
wilcoyote ha scritto: 21 giu 2020, 11:02
In Portogallo avevano un'evasione ed un'economia sommersa simile alle nostre, in proporzione.
Sono riusciti a ridurla in brevissimo tempo permettendo detrazioni consistenti su quasi ogni spesa: si è avuta una breve contrazione iniziale delle entrate fiscali, ma ora le entrate hanno spiccato il volo. E si son potuti permettere di diminuire le aliquote.
Comunque non e' una manovra facile...
Pensa che non l'abbiamo fatta neppure quando la situazione era facile, figuriamoci adesso che e' difficilissima...
Ridurre drasticamente le tasse vuol dire fare inizialmente e per tanto tempo un buco nel bilancio...
E da noi il sociale, soprattutto le pensioni, hanno un costo altissimo...
Si fa in maniera graduale. In ogni caso la prima cosa da fare sarebbe quella di ricalcolare con il contributivo TUTTE le pensioni.
Inutile invocare i cosiddetti diritti acquisiti che, dal punto di vista dei lavoratori attuali, soprattutto i più giovani, equivalgono ad opportunità negate ai giovani, appunto. Hanno lanciato la previdenza integrativa perché le pensioni future non saranno così generose come le attuali: per prima cosa significa che il patto generazionale è ormai saltato (da un pezzo), quindi i diritti acquisiti sono solo prese per il culo; ulteriore presa per il culo è la pretesa di costringere le persone a spendere soldi per la previdenza integrativa, con uno stipendio già falcidiato da una tassazione esosa e da contributi previdenziali abnormi, che servono a pagare pensioni che noialtri non potremo avere manco con 60 anni di contributi.E se uno volesse metter su famiglia, i soldi dove li va a pigliare? Dovrebbe chiedere un anticipo al fondo pensione, quindi si vedrebbe decurtata, anche pesantemente, la futura pensione integrativa. Poi rimproverano i ragazzi perché non fanno figli. Se non li fanno più nemmeno gli immigrati, che a casa loro figliavano come conigli, forse sarebbe il caso, magari a parità di spesa sociale complessiva, di rivedere la distrubizione fra le voci che la compongono.
E' un passo fondamentale che purtroppo nessun politico nostrano ha il coraggio di attuare. In compenso hanno messo in soffitta gli esodati, poveracci che a 65 anni si sitrovano ormai da quasi un decennio senza stipendio, senza pensione e senza uno straccio di sostegno sociale. A proposito di diritti acquisiti, per loro non valgono?
Quindi o valgono per tutti, o per nessuno.
Certamente il principale motivo è la nostra classe politica (e lo scarso peso politico degli elettori più giovani), ma pesano anche gli interssi sul debito pubblico che ci tocca pagare, interessi che non sarebbero così alti se la BCE avesse operato fin dall'inizio come vera banca centrale.
Non venrimi a dire che lo spread è tutta colpa nostra, lo spread è esploso dopo la valanga di soldi che è costato a tutti i Paesi UE il salvataggio di parecchie banche, nessuna delle quali italiana (però c'erano banche olandesi, di quelli bravi e frugali che disprezzano noi spendaccioni).