Cavoli hai ragione....adoro don Camillo, sono stato anche a Brescello!!! In effetti hai ragione, spesso vengono spacciate come nuove idee cose che esistevano già 20 anni fa......tutto per "far girare l'economia" e convincerci che il nuovo è sempre meglio e avanzato; ben vengano le innovazioni quando portano tangibili miglioramenti, pedalare con 10 rapporti è meglio di 8 sicuramente, ma a che ti servono 13v? Tanto se non hai la gamba in salita non vai in ogni caso.....ben vengano i freni a disco sulle bici da strada ma servono veramente ai ciclisti della domenica? Ai pro possono servire ma loro fanno le discese agli 80h......io penso che tante innovazioni per i pro siano veramente funzionali ma per i ciclisti della domenica fanno solo "figo"!!! Sapete qual'è, almeno secondo me, la più grande rivoluzione in campo ciclistico? L'aver portato i comandi dal tubo telaio al manubrio, come in f1 si è passati dalla leva del cambio alle palette sul volante ...wilcoyote ha scritto: ↑28 set 2020, 18:01Pfui 'sti americani! Codificano e fanno proprie idee e cose che da noi esitono da sempre.
Per esempio la bici di don Camillo non è una "gravel"?
O anche la mia "Vicini" tre marce di quando ero ragazzo. Strada, bosco, sterrato, scalette (e santiatoni del meccanico che mi doveva centrare le ruote ogni settimana praticamente, per sole 100 lire degli anni '70)...
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Re: Pedalatori di tutto il mondo...
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Re: Pedalatori di tutto il mondo...
I freni a disco fanno la differenza sul bagnato con pozzanghere: hai mai cercato di frenare bruscamente con i cerchi bagnati ed i normali freni a pattini (io li chiamo tacchetti)?4x16 ha scritto: ↑28 set 2020, 18:20Cavoli hai ragione....adoro don Camillo, sono stato anche a Brescello!!! In effetti hai ragione, spesso vengono spacciate come nuove idee cose che esistevano già 20 anni fa......tutto per "far girare l'economia" e convincerci che il nuovo è sempre meglio e avanzato; ben vengano le innovazioni quando portano tangibili miglioramenti, pedalare con 10 rapporti è meglio di 8 sicuramente, ma a che ti servono 13v? Tanto se non hai la gamba in salita non vai in ogni caso.....ben vengano i freni a disco sulle bici da strada ma servono veramente ai ciclisti della domenica? Ai pro possono servire ma loro fanno le discese agli 80h......io penso che tante innovazioni per i pro siano veramente funzionali ma per i ciclisti della domenica fanno solo "figo"!!! Sapete qual'è, almeno secondo me, la più grande rivoluzione in campo ciclistico? L'aver portato i comandi dal tubo telaio al manubrio, come in f1 si è passati dalla leva del cambio alle palette sul volante ...wilcoyote ha scritto: ↑28 set 2020, 18:01Pfui 'sti americani! Codificano e fanno proprie idee e cose che da noi esitono da sempre.
Per esempio la bici di don Camillo non è una "gravel"?
O anche la mia "Vicini" tre marce di quando ero ragazzo. Strada, bosco, sterrato, scalette (e santiatoni del meccanico che mi doveva centrare le ruote ogni settimana praticamente, per sole 100 lire degli anni '70)...
Io ho sostituito i V-brake sulla mtb dopo aver rischiato l'osso del collo in una discesa piena di fango e pozzanghere.
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Re: Pedalatori di tutto il mondo...
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I freni a disco fanno la differenza sul bagnato con pozzanghere: hai mai cercato di frenare bruscamente con i cerchi bagnati ed i normali freni a pattini (io li chiamo tacchetti)?
Io ho sostituito i V-brake sulla mtb dopo aver rischiato l'osso del collo in una discesa piena di fango e pozzanghere.
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Certamente che sul bagnato e nel fango fanno la differenza, infatti sulla mtb hanno spopolato e anche sulle bdc, il mio discorso era che sulle bdc sono utili ma non indispensabili.....ho assistito a guerre su questo argomento, gente che fino a prima si scapicollava in discesa con cerchi in carbonio e pattini in sughero e ora se non ha il disco non si muove da casa.....io capisco tessere le lodi di un avanzamento tecnologico ma a volte si esagera! È come se dall'invenzione dello scappamento coassiale ci fossero dei sostenitori che tutti gli orologi a scappamento ad ancora fossero dei rottami.......ci vuole misura in tutte le cose, vanno bene sia i dischi sia i pattini come sia il coassiale che l'ancora
I freni a disco fanno la differenza sul bagnato con pozzanghere: hai mai cercato di frenare bruscamente con i cerchi bagnati ed i normali freni a pattini (io li chiamo tacchetti)?
Io ho sostituito i V-brake sulla mtb dopo aver rischiato l'osso del collo in una discesa piena di fango e pozzanghere.
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Certamente che sul bagnato e nel fango fanno la differenza, infatti sulla mtb hanno spopolato e anche sulle bdc, il mio discorso era che sulle bdc sono utili ma non indispensabili.....ho assistito a guerre su questo argomento, gente che fino a prima si scapicollava in discesa con cerchi in carbonio e pattini in sughero e ora se non ha il disco non si muove da casa.....io capisco tessere le lodi di un avanzamento tecnologico ma a volte si esagera! È come se dall'invenzione dello scappamento coassiale ci fossero dei sostenitori che tutti gli orologi a scappamento ad ancora fossero dei rottami.......ci vuole misura in tutte le cose, vanno bene sia i dischi sia i pattini come sia il coassiale che l'ancora
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Pedalatori di tutto il mondo...
In effetti mi capita più sovente di quanto mi aspetterei di vedere in giro, sotto il sedere di evidenti amatori, biciclette di marche e montate con roba da costare quanto un’utilitaria medio grande. Da amatore base non comprendo tanto, visto che pedalare già mi soddisfa.
Certo, mi rendo conto di come ogni passione abbia la propria misura ed ognuno faccia i conti con quella, non c’è prezzo al proprio divertimento ma per me tale resta, un passatempo piacevole, come gli orologi.
(Avessi più soldi potrei comprare di più ed esser più soddisfatto? Può essere, ma anche così va già bene, anche io preferisco trovare una misura, ovviamente personalissima. Probabilmente comprerei gli stessi pezzi anche se avessi disponibilità doppie, magari ci penserei solo un po’ meno ).
Detto questo mi stupisco di come non sia ancora sbucato fuori qualcuno che ci mostri la propria collezione di biciclette russe.
Siamo passati dalle spille ai rasoi transitando per le statue e varie altre amenità nella nostra sezione dedicata, via, non siate timidi, tanto resta tra noi
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Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: Pedalatori di tutto il mondo...
Anni fa mentre ero dal meccanico (che ha anche un bel negozio) entrò un mio conoscente, geometra libero professionista, per ritirare una MTB che costava più di 10 milioni di lirette. Al mio evidente stupore disse: tanto lo dichiaro come mezzo da cantiere e lo scarico dalla dichiarazione dei redditi... Ma anche se potesse portarlo totalmente in deduzione dall'imponibile, sarebbe comunque una spesa esagerata! Contento lui.. (comunque girava davvero per cantieri con la bici!). Io all'epoca avevo (e ho ancora) una MTB costruita su misura con materiali entry level, che col tempo si è dimostrata un acquisto azzeccatissimo: ha ancora tutti gli accessori originali, compreso il cambio Shimano sul manubrio (a leve, non una di quelle schifezze coi comandi coassiali al manubrio). In genere questi cambi dopo qualche anno cedono, essendo azionati da molle. Questo dura ormai da 25 anni almeno!DaniLao ha scritto: ↑29 set 2020, 8:20 In effetti mi capita più sovente di quanto mi aspetterei di vedere in giro, sotto il sedere di evidenti amatori, biciclette di marche e montate con roba da costare quanto un’utilitaria medio grande. Da amatore base non comprendo tanto, visto che pedalare già mi soddisfa.
Certo, mi rendo conto di come ogni passione abbia la propria misura ed ognuno faccia i conti con quella, non c’è prezzo al proprio divertimento ma per me tale resta, un passatempo piacevole, come gli orologi.
(Avessi più soldi potrei comprare di più ed esser più soddisfatto? Può essere, ma anche così va già bene, anche io preferisco trovare una misura, ovviamente personalissima. Probabilmente comprerei gli stessi pezzi anche se avessi disponibilità doppie, magari ci penserei solo un po’ meno ).
Detto questo mi stupisco di come non sia ancora sbucato fuori qualcuno che ci mostri la propria collezione di biciclette russe.
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Re: Pedalatori di tutto il mondo...
Questo dimostra che, al di là del marchio e del prezzo, le cose costruite con criteri durano nel tempo! Io, se potessi permettermi una bici da 10000 euro prenderei comunque un mezzo adeguato all'uso che ne faccio, per pedalare quando posso va benissimo anche una bella bici da 1500/2000 e con gli 8/8500 ci faccio una super vacanza con la famiglia, perché non c'è bene più importante della famiglia!
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Re: Pedalatori di tutto il mondo...
Per noi che siamo proletari!4x16 ha scritto: ↑29 set 2020, 14:52 Questo dimostra che, al di là del marchio e del prezzo, le cose costruite con criteri durano nel tempo! Io, se potessi permettermi una bici da 10000 euro prenderei comunque un mezzo adeguato all'uso che ne faccio, per pedalare quando posso va benissimo anche una bella bici da 1500/2000 e con gli 8/8500 ci faccio una super vacanza con la famiglia, perché non c'è bene più importante della famiglia!
Hai per caso letto "La famiglia Winshaw" di Jonathan Coe?
Io sono ancora più drastico di te: per una bici arriverei a spendere al massimo 1000 euro, ma più probabilmente 800. Per gli orologi ancora meno.
Per la fotografia non ho limiti a parte il conto in banca e la paura di divorziare (avendo moglie a carico).
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Re: Pedalatori di tutto il mondo...
Io per quella Bianchi mi pare 750...
Ma forse e' troppo poco, in generale mi pare ottima ma il cambio non e' all'altezza...
Paolo ... Nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti...(L.Pirandello)
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Re: Pedalatori di tutto il mondo...
Curioso aneddoto ciclistico!
Nel 1951, un uomo di 66 anni di nome Nils Gustaf Håkansson, chiese di partecipare ad una gara ciclistica, ma il permesso gli venne negato poiché considerato troppo anziano.
La gara in questione era la "Sverigeloppet", che copriva la lunghezza della Svezia per circa 1800 Km. Nonostante il divieto, egli si presentò comunque alla competizione, fermo nella propria decisione di voler partecipare a tutti i costi.
L'epilogo curioso di questa storia, è che il signor Håkansson, dotato di grande forza di volontà, buoni polmoni e pedalando per giorni senza dormire, riuscì a vincere quella gara.
L'impresa lo fece diventare famoso e gli fece ottenere il soprannome di "Nonno d'acciaio".
Magari fra sei anni ci provo anche io!
Nel 1951, un uomo di 66 anni di nome Nils Gustaf Håkansson, chiese di partecipare ad una gara ciclistica, ma il permesso gli venne negato poiché considerato troppo anziano.
La gara in questione era la "Sverigeloppet", che copriva la lunghezza della Svezia per circa 1800 Km. Nonostante il divieto, egli si presentò comunque alla competizione, fermo nella propria decisione di voler partecipare a tutti i costi.
L'epilogo curioso di questa storia, è che il signor Håkansson, dotato di grande forza di volontà, buoni polmoni e pedalando per giorni senza dormire, riuscì a vincere quella gara.
L'impresa lo fece diventare famoso e gli fece ottenere il soprannome di "Nonno d'acciaio".
Magari fra sei anni ci provo anche io!
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Re: Pedalatori di tutto il mondo...
Il fatto che un cambio non sia all'altezza, molto spesso, dipende da una regolazione più o meno accurata, tutti i cambi vanno bene, se ben regolati....possono cambiare i materiali più o meno pregiati ma il funzionamento è sempre quello!
quel libro non l'ho mai letto (prediligo avventura e fantasy, leggo molto Buticchi, Rollins, Licia Troisi e naturalmente Tolkien e Martins) ma prometto di leggerlo!!! Ik, potendomelo permettere no avrei limiti per gli orologi, sovietici a parte sbavo per gli omega, avendo le possibilità sicuramente avrei in collezione uno speedmaster moonwatch, un seamaster aquaterra, uno zenith el primero, un eberhard scafomatic e.....un vostok compressor!!!wilcoyote ha scritto: ↑29 set 2020, 19:15 Per noi che siamo proletari!
Hai per caso letto "La famiglia Winshaw" di Jonathan Coe?
Io sono ancora più drastico di te: per una bici arriverei a spendere al massimo 1000 euro, ma più probabilmente 800. Per gli orologi ancora meno.
Per la fotografia non ho limiti a parte il conto in banca e la paura di divorziare (avendo moglie a carico).
Ma anche i miei eroi sono poveri, si chiedono troppi perché