Cane ha scritto: ↑28 nov 2020, 21:33
La corsa mondiale al vaccino contro il Covid è anche una questione di geopolitica e di equilibri internazionali. L’ennesima dimostrazione arriva dall’Ungheria di Viktor Orban, uno dei Paesi più vicini al Cremlino tra quelli dell’Unione Europea. Budapest sta valutando la possibilità di acquistare e produrre il vaccino sperimentale russo Sputnik V nonostante questo non sia ancora stato studiato e approvato dall’Agenzia europea per i medicinali.
Guarda, io mi fido quasi più del vaccino di Vladimiro che dei due americani, soprattutto di quello di Moderna. Sul Corriere di ieri c'era un articolo approfondito su come Moderna e Pfizer hanno ottenuto i loro vaccini:
https://www.corriere.it/cronache/20_nov ... f341.shtml
Sono partiti entrambi dalle ricerche di una biochimica ungherese, Katalin Karikó, che dopo anni e anni di insuccessi ha finalmente trovato il modo di utilizzare il cosiddetto RNA messaggero (mRNA) per produrre farmaci. Prima della sua scoperta infatti l'utilizzo del mRNA provocava tumori multipli nelle cavie. Scoperta la proteina che provocava questo, è riuscita a sostituirla con un'altra. Però... I due vaccini sono in assoluto i primi due medicinali ad utilizzare il mRNA, inoltre Modernapiù che un'undustria farmaceutica è un'azienda nata per fare speculazioni finanziarie sfruttando il mercato farmaceutico, e infatti nel corso di questi ultimi mesi, rilasciando sapientemente notizie "senzazionali" ma senza un adeguato supporto scientifico, ha ottenuto ripetuti rialzi in borsa.
Il vaccino di Oxford-Pomezia (e probabilmente anche quello russo) invece è più tradizionale e basato su tecnologie sicure consolidate da decenni.
A parte tutto, la logistica dei due vaccini statunitensi è complicatissima, soprattutto di quello Pfizer, che deve essere conservato a -70 C fino a meno di 5 ore dall'inoculazione; inoltre non esce dalla fabbrica già pronto per essere scongelato e iniettato, ma prima di usarlo va scongelato, diluito in un opportino mezzo (nanoparticelle lipidiche) e quindi dosato e iniettato. Inoltre per essere distribuito i contenitori devono essere tenuti in ghiaccio secco che va sostituito ogni tre o quattro ore: al momento non basterebbe tutto il ghiaccio secco prodotto nel mondo!
Dovendosi fare miliardi di vaccini, mi chiedo quanti saranno inefficaci a causa di un errore in questa complicata catena.
A me sembra che siano tutti impazziti. Una procedura così delicata non può essere resa anche oltremodo complicata, moltiplicando così la probabilità di errori!