Questione di metodo: orologi russi, con cuore russo o russian style
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Re: Questione di metodo: orologi russi, con cuore russo o russian style
Forse dobbiamo fare un premessa teminologica
Se parliamo del periodo precedente alla dissoluzione dell'Unione Sovietica le parole "sovietico" e "russo" sono da considerarsi interscambiabili. Invece per il post-1991 non è più così.
Stabilito questo dovremmo poi tener conto della ragione sociale (si dice così?) delle aziende post-1992.
Per es. Poljot International è tedesca, anche se con forti legami con la Poljot di Mosca, quindi dovremmo considerare i suoi orologi tedeschi.
Però essendo nata proprio a ridosso del 1992-1995, un periodo molto particolare per i nostri orologi, possiamo per pura, comodità considerarla, russo-tedesca.
Meranom no, è nato molto dopo. Dove ha sede Meranom? dove produce?
Stesso discorso per Wostok Europe.
In ogni caso un conto è una azienda nata in quel particolare periodo (introduzione del mercato, joint-ventures, ecc.) cavalcando la moda e/o cercando di dare una nuova immagine e posizionamento di mercato. Altra storia è l'oggi.
Quindi tutte gli orologi prodotti da aziende non russe (post-1991) andrebbero annoverati come "russi-dentro", tanto per intenderci, ma con qualche eccezione.
Il caso Sekonda è diverso, sia il periodo che il contesto permettono di definire i suoi orologi sovietici ( o russi, come sinonimo).
Insomma, come ho già detto, se si mette dentro tutto quanto in modo indistinto non ci si capisce più niente. O, almeno, sono io a non capirci niente e quindi non posso dare un contributo.
Lo ripeto ancora una volta. Lo spartiacque deve essere in primo luogo temporale: pre e post dissoluzione dell'Unione Sovietica.
All'interno dei due periodi si possono fare poi le diverse distinzioni, se proprio necessario.
Per esempio, per il periodo sovietico si potrebbero definire due grandi e semplici linee:
1) sovietici ( o russi): dai Poljot ai Sekonda passando per i Cornavin e simili (quando hanno il made in ussr o sono presenti sui cataloghi russi)
2) con movimento russo tutti gli altri
I tipici "modaioli" quali Vremia&Co. andrebbero definiti come "movimeto russo", "russi dentro",ecc. Volendo possono essere elencati in una categoria a se stante giusto perché caratterizzati dal periodo 1988-1991.
Però in alcuni casi, per es. gli Odien, gli orologi erano dei normali orologi con movimento russo, senza nessun richiamo grafico ai russi.
Potremmo quindi aggiungere una terza linea:
3) simil russi dove, distinguendo tra quelli con e senza movimento russo, andrebbero inseriti tutti quegli orologi che volevano, almeno nelle intenzioni di chi li produceva, richiamare l'immagine russo-sovietica (stelline rosse, cirillico, latino con grafica cirillica, ecc.)
Quindi i Vremia andrebbero in questo ultima classificazione, mentre la maggior parte degli Odien andrebbero nella 2
Per quanto ne so Eldorado,Noxil, Princeton, Sheraton, sono da considerare "con movimento russo" (russi dentro).
Ma alla fine mi chiedo: perché questa classificazione? a cosa serve?
Non è una domanda polemica. Ci sono molte sfumature e criteri possibili, oltre a molte incertezze per il periodo sovietico, per cui ogni classificazione potrebbe rispondere in buona parte a criteri personali.
Se parliamo del periodo precedente alla dissoluzione dell'Unione Sovietica le parole "sovietico" e "russo" sono da considerarsi interscambiabili. Invece per il post-1991 non è più così.
Stabilito questo dovremmo poi tener conto della ragione sociale (si dice così?) delle aziende post-1992.
Per es. Poljot International è tedesca, anche se con forti legami con la Poljot di Mosca, quindi dovremmo considerare i suoi orologi tedeschi.
Però essendo nata proprio a ridosso del 1992-1995, un periodo molto particolare per i nostri orologi, possiamo per pura, comodità considerarla, russo-tedesca.
Meranom no, è nato molto dopo. Dove ha sede Meranom? dove produce?
Stesso discorso per Wostok Europe.
In ogni caso un conto è una azienda nata in quel particolare periodo (introduzione del mercato, joint-ventures, ecc.) cavalcando la moda e/o cercando di dare una nuova immagine e posizionamento di mercato. Altra storia è l'oggi.
Quindi tutte gli orologi prodotti da aziende non russe (post-1991) andrebbero annoverati come "russi-dentro", tanto per intenderci, ma con qualche eccezione.
Il caso Sekonda è diverso, sia il periodo che il contesto permettono di definire i suoi orologi sovietici ( o russi, come sinonimo).
Insomma, come ho già detto, se si mette dentro tutto quanto in modo indistinto non ci si capisce più niente. O, almeno, sono io a non capirci niente e quindi non posso dare un contributo.
Lo ripeto ancora una volta. Lo spartiacque deve essere in primo luogo temporale: pre e post dissoluzione dell'Unione Sovietica.
All'interno dei due periodi si possono fare poi le diverse distinzioni, se proprio necessario.
Per esempio, per il periodo sovietico si potrebbero definire due grandi e semplici linee:
1) sovietici ( o russi): dai Poljot ai Sekonda passando per i Cornavin e simili (quando hanno il made in ussr o sono presenti sui cataloghi russi)
2) con movimento russo tutti gli altri
I tipici "modaioli" quali Vremia&Co. andrebbero definiti come "movimeto russo", "russi dentro",ecc. Volendo possono essere elencati in una categoria a se stante giusto perché caratterizzati dal periodo 1988-1991.
Però in alcuni casi, per es. gli Odien, gli orologi erano dei normali orologi con movimento russo, senza nessun richiamo grafico ai russi.
Potremmo quindi aggiungere una terza linea:
3) simil russi dove, distinguendo tra quelli con e senza movimento russo, andrebbero inseriti tutti quegli orologi che volevano, almeno nelle intenzioni di chi li produceva, richiamare l'immagine russo-sovietica (stelline rosse, cirillico, latino con grafica cirillica, ecc.)
Quindi i Vremia andrebbero in questo ultima classificazione, mentre la maggior parte degli Odien andrebbero nella 2
Per quanto ne so Eldorado,Noxil, Princeton, Sheraton, sono da considerare "con movimento russo" (russi dentro).
Ma alla fine mi chiedo: perché questa classificazione? a cosa serve?
Non è una domanda polemica. Ci sono molte sfumature e criteri possibili, oltre a molte incertezze per il periodo sovietico, per cui ogni classificazione potrebbe rispondere in buona parte a criteri personali.
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
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Re: Questione di metodo: orologi russi, con cuore russo o russian style
Ahhhh! Che casinoooooooooooo!DaniLao ha scritto: RUSSI
Cornavin
Meranom
Sekonda
Vostok Europe
RUSSI DENTRO
1) produzione popolare
Avalon (Vostok 2209)
Corsar
Cossaks (Vostok 2214)
Elmar
Exacta (Vostok 2214)
Jean Cardot (Poljot 2414)
Kaltron
Kangoro
Santima (Slava 1601)
Sinitron (Zaria 1601)
Valtine (Poljot 2614)
2)produzione del periodo della moda
Odien
Vremia
RUSSIAN STYLE (ma qualche volta anche poco style…)
Anthony Time
Bremoka
URS
Questi dove li mettiamo? divisi nelle due sezioni dei 'russi dentro'?
Eldorado
Noxil
Princeton
Sheraton
Aviator
Poljot International
Soviet
Vedo marchi che magari sono stati usati giusto per la durata della pipì di una farfalla, messi insieme ad altri ben più importanti....Aviator e Poljot International messi insieme ai "Noxil"...
Scusate, ma questa classificazione è assurda. Come ho già detto, facciamo le cose semplici:
1) Marchi epoca zarista
2) Marchi sovietici
3) Marchi post-sovietici
4) Marchi occidentali con movimento o stile russo
Molto più semplice...
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Re: Questione di metodo: orologi russi, con cuore russo o russian style
non essere così cattivo, in find dei conti è la classificazione di un "neofita"cuoccimix ha scritto:
Ahhhh! Che casinoooooooooooo!
proprio così, robetta che di interessante ha giusto il movimento; quando costano poco poco, come dovrebbero, son buoni per fare parti. In colelzione qualche esemplare tanto per testimoniarne l'esistenza.cuoccimix ha scritto:Vedo marchi che magari sono stati usati giusto per la durata della pipì di una farfalla
Però ce ne sono anche di carini, per es. il Salvos (a immagine e somglianza dei Poljot):
http://www.vetroplastica.it/forum/viewtopic.php?t=12397
Sono d'accordo, buona l'idea di includere i marchi zaristi.cuoccimix ha scritto:
1) Marchi epoca zarista
2) Marchi sovietici
3) Marchi post-sovietici
4) Marchi occidentali con movimento o stile russo
Molto più semplice...
L'unica difficoltà potrebbe stare nel collocare i tanti marchi , dai Noxil agli Eldorado, con movimento russo ma di cui in realtà non sappiamo molto, e quindi se inseribili tra i Cardinal, Cornavin, ecc.
Per ora comunque li metetrei nel punto 4.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Re: Questione di metodo: orologi russi, con cuore russo o russian style
mchap ha scritto:non essere così cattivo, in find dei conti è la classificazione di un "neofita"
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: Questione di metodo: orologi russi, con cuore russo o russian style
Ciao a tutti, volevo dare il mio contributo a questa "vexata quaestio",
Secondo me sarebbe opportuno creare anche alcune sottocategorie:
A titolo di esempio puramente esemplificativo:
la categoria orologeria zarista è troppo vaga,
micca vorremo assimilare un Pavel Burhè, che rifiniva il movimento in russia e produceva le casse in loco
con un Gabus, che di fatto importava solo. e Sorvolo sui Moser per amor di patria (santa madre Russia)
prego che sia particolarmente impegnato o debole di intestino di interrompere la lettura in questo punto
propongo quindi di discriminare così:
orologi zaristi con cuore svizzero (Teleskopf ecc)
orologi zaristi del tutto o quasi prodotti in Russia,
orologi svizzeri animati al mercato zarista.....
A seguire gli orologi post rivoluzionari assemblati con parti sequestrate ai predetti atelier,
Qui distinguerei:
aiuto, fermatemi, sto scrivendo un mare di nerdate, credo di essere posseduto da un demone categorizzatore
ah, eccolo, si sta manifestado il demone: "etiam capillum unum habet umbrulinam suam".....
orologi rivoluzionari con cuore e cassa svizzera,
idem ma con solo macchina svizzera, importata all'uopo........
orologi rivoluzionari modificati a partire dal disegno originario.....
Ggggvzzz, zbbbghh, mpppgggg
Ah, sono entrati due signori robusti in ufficio, con dei camici.....
Si, sono clamissimo, matto a chi, perdio, no, lasciatemi, devo ancora
elencare ai miei sodali certe fini discriminazioni, non sono ancora al 1920, cavolo,
lasciatemi.....
i valijux chrono in cassa Kirov, devo almeno parlare dei Kullberg!!
Ahhhhhhh
Secondo me sarebbe opportuno creare anche alcune sottocategorie:
A titolo di esempio puramente esemplificativo:
la categoria orologeria zarista è troppo vaga,
micca vorremo assimilare un Pavel Burhè, che rifiniva il movimento in russia e produceva le casse in loco
con un Gabus, che di fatto importava solo. e Sorvolo sui Moser per amor di patria (santa madre Russia)
prego che sia particolarmente impegnato o debole di intestino di interrompere la lettura in questo punto
propongo quindi di discriminare così:
orologi zaristi con cuore svizzero (Teleskopf ecc)
orologi zaristi del tutto o quasi prodotti in Russia,
orologi svizzeri animati al mercato zarista.....
A seguire gli orologi post rivoluzionari assemblati con parti sequestrate ai predetti atelier,
Qui distinguerei:
aiuto, fermatemi, sto scrivendo un mare di nerdate, credo di essere posseduto da un demone categorizzatore
ah, eccolo, si sta manifestado il demone: "etiam capillum unum habet umbrulinam suam".....
orologi rivoluzionari con cuore e cassa svizzera,
idem ma con solo macchina svizzera, importata all'uopo........
orologi rivoluzionari modificati a partire dal disegno originario.....
Ggggvzzz, zbbbghh, mpppgggg
Ah, sono entrati due signori robusti in ufficio, con dei camici.....
Si, sono clamissimo, matto a chi, perdio, no, lasciatemi, devo ancora
elencare ai miei sodali certe fini discriminazioni, non sono ancora al 1920, cavolo,
lasciatemi.....
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Re: Questione di metodo: orologi russi, con cuore russo o russian style
Questo messaggio è generato automaticamente dal servizio t.s.o.
(trattamento sanitario obbligatorio)
L'utente S.P.K. non puo al momento continuare il suo delirio, lo siamo sedando e contenendo.
Voleva solo che sapeste che dissente fermamente (e sfido io che stà fermo, è camiciato )
dal guazzabuglio che sembra essersi creato fra la produzione "canton" del k43, i deuber hampdon
e il k43 dell fabbrica 53. ritiene inaccettabile pronunciare tali nomi nella stessa frase.
ma noi abbiamo una bellissima stanza con i muri morbidi, e non ci sono orologi.
se qualcuno di voi avesse uguali necessità di S.P.K., siamo qua, è un pubblico servizio!
Distinti slauti.
(trattamento sanitario obbligatorio)
L'utente S.P.K. non puo al momento continuare il suo delirio, lo siamo sedando e contenendo.
Voleva solo che sapeste che dissente fermamente (e sfido io che stà fermo, è camiciato )
dal guazzabuglio che sembra essersi creato fra la produzione "canton" del k43, i deuber hampdon
e il k43 dell fabbrica 53. ritiene inaccettabile pronunciare tali nomi nella stessa frase.
ma noi abbiamo una bellissima stanza con i muri morbidi, e non ci sono orologi.
se qualcuno di voi avesse uguali necessità di S.P.K., siamo qua, è un pubblico servizio!
Distinti slauti.
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Re: Questione di metodo: orologi russi, con cuore russo o russian style
Io taglierei la testa al topo e dividerei tra:
1) quelli che Mchap ha;
2) quelli che Antonio non ha;
3) quelli comprati 'ai bei tempi andati' a 10€
4) quelli che non valgono una cippa ma che è bene avere (5 o 6 per pezzo) in collezione
5) quelli mangiati da Gigi Aulin
1) quelli che Mchap ha;
2) quelli che Antonio non ha;
3) quelli comprati 'ai bei tempi andati' a 10€
4) quelli che non valgono una cippa ma che è bene avere (5 o 6 per pezzo) in collezione
5) quelli mangiati da Gigi Aulin
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Re: Questione di metodo: orologi russi, con cuore russo o russian style
ma Andreotti proprio nooooo, vi supplicooooo , non me lo merito davvero.
S.P.K. si è fermato in tempo di sottocategorie ce ne potrebbe essere più di una per ogni categoria principale ma...
Ma se qualcuno vuole proprio classificare io direi di iniziare con le quattro sopraesposte e poi, eventualmente, in un secondo tempo rifinire con le sottocategorie.
Che gusto,che gusto! finalmente i Vremia avranno il posto loro, vicino ai tanti ignoti simil-russi modaioli
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Re: Questione di metodo: orologi russi, con cuore russo o russian style
Amici, stiamo andando fuori tema...cuoccimix ha scritto: 1) Marchi epoca zarista
2) Marchi sovietici
3) Marchi post-sovietici
4) Marchi occidentali con movimento o stile russo
Molto più semplice...
Tutto è partito da "I non russi di un russofilo" e quello che mi stuzzica (per spiegare ad Antontio il perché ripeto: diletto) sarebbe organizzare e/o dividere proprio i "non russi", per gli altri è troppo "facile"
Un Bremoka nella stessa categoria di un Jean Cardot (la quarta nella Tassonomia Barese) non ci sta nemmeno se ce lo spingi...
Questo poi che è arrivato in settimana dove lo mettiamo? Ovviamente dentro ha un 2613, è fatto bene col suo dial cangiante ed indici applicati...
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Re: Questione di metodo: orologi russi, con cuore russo o russian style
Questo Diamant non lo consoco, ma dall'aspetto sembra tale e quale ad un Poljot, epr cui potrebbe essere uno di quei nomi utilizzati semi-ufficiali.
Di russo il Diamant ha non solo il movimento, suppongo, ma anche al cassa e le sfere, credo anche il quadrante. In genere questa è una delle caratteristiche che distingueva gli assemblati con movimento russo, degli anni '60-'70, da quelli con un brand più o meno "ufficiale".
Att.ne: per "i non-russi di un russofilo" intendo tutti quelli che non hanno niente a che vedere con i russi-sovietici (svizzeri, americani, tedeschi,inglesi,ecc.).
Per essere chiari, i tanti simil-russi con movimenti cinesi o altro io, da questa prospettiva, li colloco nella sfera collezionistica dei russi.
Di russo il Diamant ha non solo il movimento, suppongo, ma anche al cassa e le sfere, credo anche il quadrante. In genere questa è una delle caratteristiche che distingueva gli assemblati con movimento russo, degli anni '60-'70, da quelli con un brand più o meno "ufficiale".
Att.ne: per "i non-russi di un russofilo" intendo tutti quelli che non hanno niente a che vedere con i russi-sovietici (svizzeri, americani, tedeschi,inglesi,ecc.).
Per essere chiari, i tanti simil-russi con movimenti cinesi o altro io, da questa prospettiva, li colloco nella sfera collezionistica dei russi.
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