Nel topic delle elezioni ho menzionato scherzosamente il sole dell'avvenire, il che mi ha riportato alla memoria un libro accattato qualche anno fa e mai letto. Credo invece che sia interessante: Il sole dell'avvenire, di Valerio Massimo Manfredi.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Il_sole_dell%27avvenire
Di V.M. Manfredi si ricorda la serie di romanzi imperniati sulla tetra figura dell'Inquisitore Nicolas Eymerich, storicamente esistito.
Li ho letti tutti, hanno avuto tanto successo che ne è stata ricavata anche una graphic novel. Ne parlerò prossimamente su questo topic, quando ne avrò voglia!
Consigli di lettura - Non solo libri sulla Russia
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Consigli di lettura - Non solo libri sulla Russia
Ho finito (con dedizione e fatica) “Randagi” di Marco Amerighi non mi ha colpito, dunque non lo consiglio ma non ci spendo nemmen troppo a raccontarvi.
Son passato, quasi per caso, a ”Mussolini il capobanda” di Aldo Cazzullo e, vi dirò, nonostante non sia un fan dell’autore, non ho remore a consigliarvelo.
Nella semplicità divulgativa tipica del suo stile giornalistico riporta alla memoria troppe cose che ci piacerebbe aver dimenticato e -con un buon impianto documentario e storico- ne sottolinea altre che a me erano ignote.
Non c’è bisogno di aggiungere come sia adattissimo al periodo, tante cose, nei modi e nella storia, si stanno ripetendo in maniera concettualmente (pur-troppo) identica
Son passato, quasi per caso, a ”Mussolini il capobanda” di Aldo Cazzullo e, vi dirò, nonostante non sia un fan dell’autore, non ho remore a consigliarvelo.
Nella semplicità divulgativa tipica del suo stile giornalistico riporta alla memoria troppe cose che ci piacerebbe aver dimenticato e -con un buon impianto documentario e storico- ne sottolinea altre che a me erano ignote.
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Re: Consigli di lettura - Non solo libri sulla Russia
Io ho il libro di Mc Smith ma devo ancora leggerlo, insieme alla monumentale "Storia d'Italia" e al libretto "La storia manipolata".DaniLao ha scritto: ↑9 dic 2022, 22:23 Ho finito (con dedizione e fatica) “Randagi” di Marco Amerighi non mi ha colpito, dunque non lo consiglio ma non ci spendo nemmen troppo a raccontarvi.
Son passato, quasi per caso, a ”Mussolini il capobanda” di Aldo Cazzullo e, vi dirò, nonostante non sia un fan dell’autore, non ho remore a consigliarvelo.
Nella semplicità divulgativa tipica del suo stile giornalistico riporta alla memoria troppe cose che ci piacerebbe aver dimenticato e -con un buon impianto documentario e storico- ne sottolinea altre che a me erano ignote.
Non c’è bisogno di aggiungere come sia adattissimo al periodo, tante cose, nei modi e nella storia, si stanno ripetendo in maniera concettualmente (pur-troppo) identica
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Re: Consigli di lettura - Non solo libri sulla Russia
Dal momento che preferisco le letture di svago a quelle impegnate, segnalo questo esplosivo e gustoso libello di quel vecchio volpone di Graham Greene:
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Re: Consigli di lettura - Non solo libri sulla Russia
Allora, finito ”Le otto montagne” di Paolo Cognetti (Einaudi 2016) che, pur non essendo male, ho trovato un po’ troppo intimista, un po’ troppo impermeato sul rapporto irrisolto con il padre, un po’ troppo ripiegato su se stesso.
Ho letto e letto, sperando che le premesse naturassero ma nulla, il libro è finito senza fare il botto.
Tra l’altro ho appreso stasera essere in programmazione un film tratto dal libro, se qualcuno l’avesse visto sarei curioso di sapere se sceneggiatore e regista abbiano trovato una chiave migliore della mia.
Attualmente sono passato a ”Spatriati” di Mario Desiati (Einaudi, 2021) che è partito bene: buona proprietà di linguaggio, buoni tempi teatrali, ambientato nel periodo della mia giovinezza… ho solo il sospetto si possa fermare qua o, peggio, maturi la pretesa di scandalizzare dimostrando i limiti dell’approccio borghese.
Al solito, vi saprò dire
Ho letto e letto, sperando che le premesse naturassero ma nulla, il libro è finito senza fare il botto.
Tra l’altro ho appreso stasera essere in programmazione un film tratto dal libro, se qualcuno l’avesse visto sarei curioso di sapere se sceneggiatore e regista abbiano trovato una chiave migliore della mia.
Attualmente sono passato a ”Spatriati” di Mario Desiati (Einaudi, 2021) che è partito bene: buona proprietà di linguaggio, buoni tempi teatrali, ambientato nel periodo della mia giovinezza… ho solo il sospetto si possa fermare qua o, peggio, maturi la pretesa di scandalizzare dimostrando i limiti dell’approccio borghese.
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Re: Consigli di lettura - Non solo libri sulla Russia
Daniele le “Otto Montagne” è un libro sopravvalutatissimo, forse uno dei pochi casi dove il film potrebbe essere di gran lunga migliore del testo da cui è tratto.
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Re: Consigli di lettura - Non solo libri sulla Russia
Alessio, perché non mi hai risparmiato tempo e fatica scomunicandolo precedentemente?
(Sarei peraltro curioso di sapere se ciò che non è garbato a te è il medesimo che ho esecrato io)
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Re: Consigli di lettura - Non solo libri sulla Russia
L’ho letto quando uscì. Anzi! Andai alla sua presentazione in una libreria di Firenze dove c’era l’autore e Folco Terzani, suo grande amico che ne decantò le doti letterarie e l’animo da montanaro. Lo acquistai e lo lessi subito. La trama è quella che è, come hai detto si basa tutto sul rapporto con il padre, un rapporto come tanti e non particolarmente interessante. Poche pagine, interlinea abbondante. Ho detto tutto.
Sinceramente non capisco il successo di questo ragazzo, ma se pubblica anche “Bello Figo” tutto è possibile.
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Si, allora la vediamo eguale: la storia manca ma con l’epica della montagna e l’occhio strizzato ai camminatori si riempiono bene quelle duecento pagine.
Comunque ha vinto lo Strega ed è tradotto in 35 lingue, oltre al film, buh…
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Ho finito ”Spatriati” di Desiati e per me è un voto medio. Un romanzo di formazione dedicato al tema del viaggio (anche interiore) e ad alcuni poeti pugliesi; ma anche alla Puglia stessa, come a Berlino.
Ci sono cinque o sei punti dove si sospetta che lo stile sia ottimo e in crescendo, ma poi si rimane sempre un po’ appesi al trampolino (per contro ci sono angoli dove si potrebbe svoltare verso il triviale e invece l’autore s’inerpica per chine più impervie quanto più interessanti).
Sono partito con qualche pregiudizio, lo ammetto (vista anche la serie negativa inanellata, tutta proveniente dallo stesso premio Strega) ma direi che sarebbe potuta andare peggio, se vi capita a portata di mano magari una lettura la vale.
Obiettivi per il futuro?
Eh, sono quasi a secco (mi son segnato la zia di Will, comunque).
Ieri sera non ho avuto voglia di scegliere tra quel che avevo a portata di mano anche se un’idea me la sono fatta.
Voi avete qualcosa di significativo da segnalare che vi abbia colpito nell’ultimo periodo?
Vista la complessità del periodo storico e/o sociale anche storie leggere sono ben accette, pur che non si scalda nel melenso
Ci sono cinque o sei punti dove si sospetta che lo stile sia ottimo e in crescendo, ma poi si rimane sempre un po’ appesi al trampolino (per contro ci sono angoli dove si potrebbe svoltare verso il triviale e invece l’autore s’inerpica per chine più impervie quanto più interessanti).
Sono partito con qualche pregiudizio, lo ammetto (vista anche la serie negativa inanellata, tutta proveniente dallo stesso premio Strega) ma direi che sarebbe potuta andare peggio, se vi capita a portata di mano magari una lettura la vale.
Obiettivi per il futuro?
Eh, sono quasi a secco (mi son segnato la zia di Will, comunque).
Ieri sera non ho avuto voglia di scegliere tra quel che avevo a portata di mano anche se un’idea me la sono fatta.
Voi avete qualcosa di significativo da segnalare che vi abbia colpito nell’ultimo periodo?
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