L'ortodossia perniciosa del politically correct

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DaniLao
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Re: L'ortodossia perniciosa del politically correct

Messaggio da DaniLao »

Boh, a me a volte sembrate dementi.
In genere si cresce, si evolve, si migliora; qua per tirarla che fa rumore, invece, pare si torni indietro.
È per questo che alcuni film sono oggettivamente improponibili nell’attuale (e meno male). Magari al momento dell’uscita erano passabili (nello specifico 007 credo sia una delle saghe più noiose e priva di alcun spunto di interesse per me) però sono invecchiati parecchio male.
Sarebbe meglio prenderne atto che mettersi a strepitare, anche perché le motivazioni mi sembrano abbastanza evidenti anche al grande pubblico.

Will, è come se ti lamentassi del fatto che a scuola i bambini non possano esser più presi a bacchettate sulle mani.

Oppure vivi ancora (o rimpiangi di non vivere più) nei film dei vanzina col loro florilegio di battute su omosessualità e simili (ah, già, loro sono una lobbie che governa le scelte dell’universo), maschilismo e yuppismo?
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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wilcoyote
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Re: L'ortodossia perniciosa del politically correct

Messaggio da wilcoyote »

DaniLao ha scritto: 7 gen 2024, 7:41 Will, è come se ti lamentassi del fatto che a scuola i bambini non possano esser più bacchettati
I risultati mi paiono evidenti, infatti.

I filmacci dei Vanzina invece sono srmpre stati considerati spazzatura.
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DaniLao
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Re: L'ortodossia perniciosa del politically correct

Messaggio da DaniLao »

wilcoyote ha scritto: I risultati mi paiono evidenti, infatti.

I filmacci dei Vanzina invece sono srmpre stati considerati spazzatura.
Preferisco Don Milani ai giovani balilla.
Senza nemmeno farne questione di risultati (perché non mi piacerebbe cosa potrebbe venire fuori da una classe presa a bacchettate come invece piace a te.)

Ma forse sbaglio io che hai miei figli ho sempre fatto fatica a spiegare le cose quando invece sarebbe bastato metterli a tacere con un par di ceffoni, calci e sputi.

Pero, mi rendo conto come sia questione di gusti personali.
Lettera ad una professoressa l’hai letto, vero?
Se no, bastano 20 minuti ad un lettore allenato

Ps.
Considerati spazzatura da chi?
Non dai milioni che hanno visto “vacanze di Natale” al cinema o in tv nei decenni successivi alla sua uscita
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mrcorso
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Re: L'ortodossia perniciosa del politically correct

Messaggio da mrcorso »

DaniLao ha scritto: 7 gen 2024, 7:41 Boh, a me a volte sembrate dementi.
In genere si cresce, si evolve, si migliora; qua per tirarla che fa rumore, invece, pare si torni indietro.
È per questo che alcuni film sono oggettivamente improponibili nell’attuale (e meno male). Magari al momento dell’uscita erano passabili (nello specifico 007 credo sia una delle saghe più noiose e priva di alcun spunto di interesse per me) però sono invecchiati parecchio male.
Sarebbe meglio prenderne atto che mettersi a strepitare, anche perché le motivazioni mi sembrano abbastanza evidenti anche al grande pubblico.

Will, è come se ti lamentassi del fatto che a scuola i bambini non possano esser più presi a bacchettate sulle mani.

Oppure vivi ancora (o rimpiangi di non vivere più) nei film dei vanzina col loro florilegio di battute su omosessualità e simili (ah, già, loro sono una lobbie che governa le scelte dell’universo), maschilismo e yuppismo?
Da James Bond che legittimamente non ti piace ai Vanzina hai fatto un salto un po' eccessivo e lo sai bene.

Mi pare, specie nel dare dei dementi a chi la pensa diversamente, che tu stia un po' travisando la logica di questo post.

Nessuno dice che si deve essere maschi alfa, sessisti, patriarcalisti ecc ecc

Si può pensare che questo atteggiamento complessivo sia un po' eccessivo senza essere tacciati di essere dei dementi?

Oppure devo pensare che milioni di cinesi sia o offeso dal gatto pianista degli Aristogatti? (Senza però che gli italiani debbano sentirsi offeso dalla controparte italiana della nota band felina, chissà come mai...ma questa è un'altra storia).

Vabbè, buona giornata.

Edit: mettere i bollini di bontà o meno su un'opera ricorda cose molto pericolose.
--
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Re: L'ortodossia perniciosa del politically correct

Messaggio da wilcoyote »

DaniLao ha scritto: 7 gen 2024, 10:41
wilcoyote ha scritto: I risultati mi paiono evidenti, infatti.

I filmacci dei Vanzina invece sono srmpre stati considerati spazzatura.
Preferisco Don Milani ai giovani balilla.
Senza nemmeno farne questione di risultati (perché non mi piacerebbe cosa potrebbe venire fuori da una classe presa a bacchettate come invece piace a te.)

Ma forse sbaglio io che hai miei figli ho sempre fatto fatica a spiegare le cose quando invece sarebbe bastato metterli a tacere con un par di ceffoni, calci e sputi.

Pero, mi rendo conto come sia questione di gusti personali.
Lettera ad una professoressa l’hai letto, vero?
Se no, bastano 20 minuti ad un lettore allenato

Ps.
Considerati spazzatura da chi?
Non dai milioni che hanno visto “vacanze di Natale” al cinema o in tv nei decenni successivi alla sua uscita
Fra dare una bacchettata ogni tanto e calci e sputi e l'opera balilla c'è una leggerissima differenza. Magari potresti considerare le bacchettate solo metaforiche (tipo i brutti voti, per non parlare delle note sul registro) ma pare che oggi siano considerate eccessive anche quelle.
E, mi ripeto, i risultati sono abbastanza evidenti.
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wilcoyote
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Re: L'ortodossia perniciosa del politically correct

Messaggio da wilcoyote »

Copia e incolla da un post del "prof X" su Facebook.

Ehi prof, ma che ne pensi della Cortellesi? Ma davvero ha detto che Biancaneve era una colf e che bisogna riscrivere le fiabe?

Paola Cortellesi nel discorso di inaugurazione dell’anno accademico alla Luiss dichiara: «Siamo sicuri che se Biancaneve fosse stata una cozza il cacciatore l’avrebbe salvata lo stesso? E perché il principe ha bisogno di una scarpetta per riconoscere Cenerentola, non poteva guardarla in faccia?»

Ecco, io ho il massimo rispetto per questa regista, ma quando se ne esce con affermazioni del tipo «Biancaneve faceva la colf ai sette nani» penso che stavolta abbia dimenticato una cosa: di accendere il cervello. Il succo del suo discorso, in piena follia oscurantista americana, è semplice: le favole così come sono non vanno bene. Vanno cambiate, riscritte. Se da bambini siete cresciuti leggendo Biancaneve, Cappuccetto Rosso, Cenerentola, la Sirenetta, a quanto pare, a detta dei fautori della cancel culture, siete stati complici del «patriarcato.»

Follia, follia e follia a non finire. Follia e stupidità, perché c’è una superficialità talmente disarmante dietro queste affermazioni che mi fa cadere le braccia! La Cortellese si domanda: «perché il principe ha bisogno di una scarpetta per riconoscere Cenerentola, non poteva guardarla in faccia?» Ma vedete, è proprio questo il punto: la famosa scarpetta di Cenerentola non è soltanto una scarpetta! Ha una forma unica, tanto che può indossarla solo Cenerentola: è stata creata per lei perché solo lei ha le caratteristiche morali per calzarla.

Avete mai letto Il gatto con gli stivali? O vi ricordate delle magiche scarpette indossate da Dorothy nel mago di Oz che hanno il potere di riportarla a casa? Nelle fiabe le scarpe sono un simbolo potentissimo. Non a caso la parola peccare deriva dal latino pēs: piede, ossia avere un piede che non segue la strada che le indica la propria anima. Avere delle scarpe giuste per i propri piedi significa camminare sul giusto percorso, essere saldi nelle proprie convinzioni.

Tempo fa scrissi: «le fiabe se ne fregano di dirti se Pollicino è vissuto nel medioevo o nel XIX secolo o se la matrigna di Biancaneve era o non era in base ai canoni moderni una donna emancipata. Le fiabe parlano di crescita, mostri da abbattere o ostacoli da superare. Parlano dell’anima ed è questo che i fautori della cancel culture non riescono a capire! Leggere e saper leggere non sono la stessa cosa. Se non sai interpretare, se proietti sul passato i tuoi preconcetti, tu non stai leggendo. Oggi il vero problema è che la gente non sa interpretare: nella società della superficialità vedono soltanto le apparenze e non la sostanza.»

➡️ Queste riflessioni sulle fiabe sono tratte da «Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera», il mio nuovo libro. (Feltrinelli editore). Se vi piacciono le mie spiegazioni, potete ordinarlo e leggerne un estratto gratuito qui: https://www.amazon.it/Innamorarsi-Karen ... 8807174359

Guendalina Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X #cultura #Cortellesi #letteratura #scuola
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Re: L'ortodossia perniciosa del politically correct

Messaggio da finestraweb »

mrcorso ha scritto: 7 gen 2024, 11:04 [......]
Edit: mettere i bollini di bontà o meno su un'opera ricorda cose molto pericolose.
Anche perché proprio per evitare di diventare tutti nuovi balilla (magari convinti di essere antifascisti) vorrei continuare ad avere la libertà di scegliere, senza interventi di censure.
"Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre" - Albert Einstein
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Re: L'ortodossia perniciosa del politically correct

Messaggio da DaniLao »

Fantastica la motivazione sulle scarpe magiche!
Veramente meravigliosa, quest’uomo è un genio, presto lo vedremo a dirigere il foglio!
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Re: L'ortodossia perniciosa del politically correct

Messaggio da wilcoyote »

DaniLao ha scritto: 16 gen 2024, 11:02 Fantastica la motivazione sulle scarpe magiche!
Veramente meravigliosa, quest’uomo è un genio, presto lo vedremo a dirigere il foglio!
Uomo?????
Prof X è lo pseudonimo di Guendalina Middei, più da Manifesto che da Foglio.
Comunque chiedo venia, ho letto il discorso integrale della Cortellesi alla Luiss, non c'è nulla di politically correct, le frasi incriminate sono ironiche, stavolta la prof ha cannnato alla grande.
Questo è il suo ultimo scritto, dimmi se ti sembra da "Foglio".

Noi siamo un paese che nega e non conosce la propria storia.
Chi siamo e come lo siamo diventati, quali forme ha assunto la società e quali diritti/doveri comporta, sono domande che bisogna avere il coraggio di porsi. Ridurre la storia a un elenco di date, battaglie e nomi significa snaturare la vera essenza di questa disciplina che è lo studio del come e del perché gli uomini sono cambiati attraverso i secoli.
La storia è un momento di riflessione, uno scavare nel passato per comprendere il presente e “smuovere quel mare ghiacciato che è in noi”. Oggi invece la memoria non viene preservata. Tanti schemi si ripetono tragicamente di epoca in epoca, perché gli uomini non sanno e non vogliono riconoscerli.
L’utilizzo di un capro espiatorio dato in pasto alla rabbia della folla, il conflitto tra libertà e sicurezza, le false promesse di chi promette un “cambiamento”, per cementare la propria ascesa politica, tutti questi schemi li ho rintracciati nella storia di Publio Clodio, tribuno della plebe asceso al potere al tramonto dell’Epoca repubblicana, in una Roma corrotta, specchio dell’Italia dei giorni nostri.
Come e perché nasce un demagogo, è stata questa la domanda a cui ho voluto rispondere. Ed è a voi che dedico questo romanzo: senza le discussioni nate su questa pagina, i nostri confronti, gli scambi di idee, questo libro non avrebbe mai potuto essere scritto. È stato un onore essere compagni di viaggio in questo nostro cenacolo virtuale. Con affettuosissima devozione, Professor X.
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DaniLao
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Re: L'ortodossia perniciosa del politically correct

Messaggio da DaniLao »

È che era una castronata troppo godibile quella della simbologia delle scarpe come assolutiva.
Di simbologie ce ne sono tante e molte rispecchiano lo spirito del tempo, roba dalla quali siamo andati avanti (per fortuna e non sempre/non tutti)

In cenerentola una delle sorellastre si accorcia il calcagno a coltellate per entrare nella scarpetta ed esser perfetta per il principe.
Un intervento estetico per diventare first lady del ricco potente di turno…
…mi piace insegnare cose diverse alla mi’ figliola…
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