ale9191 ha scritto: 14 apr 2025, 8:36
Aspetto di sapere come mai hai sostituito l’Incase
Ecco, già, bravo, qua si divaga (e si continuerà costantemente a farlo) ma -tornando a noi- e all’abbandono dell’Icon, esso è dovuto a due circostanze che si son verificate quasi contemporaneamente: sono diventato un ciclocommuter (raggiungo l’ufficio in bici, 20km andata e ritorno) e -poco dopo- mi son ritrovato a programmare un bel viaggio di famiglia.
E allora?
L’Icon è un Signor Zaino, ottimo per l’ufficio, però se ci arrivi in auto o con i mezzi…
Perché le menzionate 20 tasche (più le varie imbottiture per proteggere gli ammennicoli tecnologici) lo rendono ingombrante e piuttosto pesante per l’uso in bici, oltre che poco pratico per quell’uso.
Già, perché i separé per l’organizzazione interna sottraggono spazio e per commutare ci vogliono buchi grandi e poco strutturati dove infilare le vestigia senza riguardo e perdite di tempo.
Servono zaini leggeri, meglio se collassabili, ripiegabili, arrotolabili in due mosse per essere tenuti (sgonfi) in valigia e tratti fuori -una volta giunti a destinazione- per le gite giornaliere (provate a collassare un Icon, rischiate abbia la meglio lui e voi vi troviate serrati dentro, non scherzo, non fatelo a casa).
Con l’idea in testa di comprare una bischerata economica telata e ripiegabile mi diressi dunque in un noto negozio locale di articoli sportivi (per
@ale9191 Nencini Sport).
Stavo per prendere un affare in tela, mi pare Fila, quando m’imbattei nel Luzon 24L.
Fico, colorato, estivo, leggero e collassabile in una delle proprie tasche, similmente ai K-Way marsupiabili degli anni ‘90
IMG_4036.jpeg
Arrivato a casa mi informai sul marchio Cotopaxi, che ha tutta un’aura etica, produce zaini con gli avanzi, e ha una linea “Del dia”, per la quale sono i cucitori a scegliere gli avanzi per comporre gli zaini che sono dunque unici nell’accozzo di colori.
Il marchio è ammerigano ma gli zaini vengono prodotti, orgogliosamente, nelle Filippine (anziché in Vietnam, dove tutti i produttori attingono)
IMG_4039.jpeg
Zaino ottimo per la bici, leggero e -grazie al sistema di chiusura superiore, collassabile quando meno pieno o zeppabile di suppellettili ove necessario
IMG_4038.jpeg
L’ho anche bucato appoggiandolo allo scarico della moto e amorevolmente toppato, già che mi soddisfa assai.
Ho detto all’inizio che stavo programmando un viaggio?
Ebbene, dopo il rodaggio ho acquistato -di seconda mano- un Batac 16 e uno da 24 litri che sono finiti in valigia, anche loro aggomitolati (prendon davvero poco posto-peso) e tratti fuori a destinazione (ad uso dei restanti familiari).
Si son comportati benissimo (loro tre, ma anche i familiari).
Son zaini leggeri e di capienza moderata (tutti e tre predisposti per una sacca da idratazione che non ho mai utilizzato), gli spallacci e il pannello a contatto con la schiena non sono particolarmente imbottiti ma questo è in linea con l’uso per il quale sono stati progettati (per capirsi, non sono zaini da trekking puri e non sarebbero più accartocciabili con supporti più robusti, Cotopaxi ne produce anche altri per usi differenti).
In particolare la versione da 24 litri ne contiene ben di più ma -visto il materiale, come è disegnato e l’assenza di struttura- il volume dipende da quanto lo riempite
Le foto sotto (tutte del 16 litri) sono generiche, come scritto non ce ne sono due uguali, dunque -appena avrò modo- vi metterò un paio di foto del mio (che è il più bello e che -invero- non ho mai visto nella forma dell’ultima foto, cioè rimpinzato come un panzerotto)
IMG_4040.jpeg
IMG_4041.jpeg
IMG_4037.jpeg
Successivamente (al viaggio) il B16 è diventato il mio preferito per il commuting estivo, messo a riposo per l’inverno (già che con cerate, giacche e simili presidi per le temperature rigide 16 litri non bastano) e anche per un altro motivo per conoscere il quale mi sa che il ns
@ale9191 dovrà attendere non la prossima puntata, ma quella dopo ancora

Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.