Vostok, Raketa ecc. "aziendali/istituzionali": thread collettivo

[cuoccimix]

Cioè, non lo prendi per la cassa, ma lo prenderesti con quel quadrante?

Esatto!

Allora ci avevo ragione lo prenderesti per avere lo sconto sulle lamette...
Vabbè, se ragioniamo in termini di collezionismo pubblicitario e non in termini di orologi russi, ci starebbe pure.
Come scrissi tempo fa, trovai un orologio promozionale anni 60 della Fanta (l'aranciata), poi rinunciai perchè non sapevo proprio in che contesto metterlo. Una collezione di orologi promozionali, di qualsivoglia epoca e nazione, sarebbe in effetti una cosa carina.

Nel mio collezionare orologi russi, però, bado molto alla "coerenza" che forse è anche stereotipo e viceversa. Anche se non sembra, faccio una selezione: c'era un aziendale con un bel logo, ma poi traducendo veniva fuori che era il logo di un panificio industriale...ecco, del panificio e similari non mi interessa....anche se ho in arrivo un Raketa con il logo di una nota birra russa Ma, per dire, do' più importanza a quelli "petroliferi" che penso siano più rappresentativi, forse stereotipanti, della Russia. Così come le fabbriche di armi, di veicoli...insomma, tutto ciò che rende contento il collezionista da stereotipo (armi/petrolio/carri armati ecc).

In questo contesto, però, arrivo ad apprezzare lo stereotipo quando trovo un assurdo come il Vostok Gillette Come "dovere collezionistico" non sarebbe male, ma trovarmi sul quadrante di un orologio russo qualcosa che trovo all'ipermercato la domenica...non ha senso. Meglio i carrarmatini e i paracadutini a quel punto...

[mchap]

Il discorso fila, anche se mi sono perso tra uno stereotipo e l'altro Quanto detto sopra è uno dei motivi per cui ad un certo punto ho lasciato stare gli aziendali. Come tutte le cose sono interessanti quando non ne parla nessuno, diffcili da trovare, inosservati,ecc. ma quando poi cominciano a spuntare come i funghi e ci trovi il Gilette o il DHL allora ci si perde un pò il gusto.
RImanendo comunque il fatto che se ne può sempre scovare qualcuno di inaspettato e interessante.

[zvezda]

ma quando poi cominciano a spuntare come i funghi e ci trovi il Gilette o il DHL allora ci si perde un pò il gusto.

E cosa pensi di questo Спецтранс Автопарк N°6 trovato girando sulla baia tra gli scaffali virtuali di bolek34 (#361489756629)

spetstrans-a.jpg

Si tratta di un orologio realizzato per i venti anni della creazione dell'Autoparco Trasporti Speciali N°6 (Спецтранс Автопарк N°6) quindi strettamente parlando è un commemorativo aziendale post-sovietico. Tuttavia, forse non salirà in cima ai desideri di tutti.
Se non ho capito male, gli "avtopark" sono flotte di automezzi che operano ciascuno in un proprio settore di competenza. Tra questi, l'autoparco trasporti speciali N°6 opera dal 1974 a Leningrado nel settore della raccolta rifiuti (vedi http://www.sp6.ru/)

L'orologio che hanno scelto per commemorare il loro ventennale è un comune Raketa con movimento 2609, fondello marcato 641 e un bel quadrante blu. Vista la collocazione temporale (1994) mi sarei aspettato la scritta "сделано в россии" e invece niente. La cosa più strana è però il disegno sul quadrante. In giro ho trovato queste vecchie foto dell'autoparco (notate i camion!) e dell'annesso inceneritore.

sp6-1.jpg

sp6-2.jpg

sp6-3.jpg

Nessuna però assomiglia al disegno sul quadrante.

spetstrans-b.jpg

Qualcuno sa cosa rappresenta?

[mchap]

Bolek è ancora uno da frequentare, riserva sempre qualche buona sorpresa.

Quelle non sembrano proprio ciminiere andrei a cercare tra gli edifici della città.

In effetti se ci si mette a correre dietro tutti gli aziendali degli anni '90 non la si finirebbe più. Ce ne sono di carini, di invadenti, di belli, di inguardabili, ecc. ma alla fine bisogna darsi una regolata
E io me la sono data

[DaniLao]

Io la vedo diversamente.
Gli aziendali più "buffi" tipo Gillette, Coca Cola o DHL testimoniano due cose, ovvero la penetrazione e la forza dell'orologeria ex sovietica e l'ultimo suo tentativo (rantolo?) di vendersi al mercato estero.

Oltre ad essermi graditi dunque solitamente per le loro grafiche artefatte e spesso pacchiane me lo sono anche per la loro natura di bastardi

Quindi nella mia raccolta meritano un posto da privilegiati

[cuoccimix]

Bolek è ancora uno da frequentare, riserva sempre qualche buona sorpresa.

Quelle non sembrano proprio ciminiere andrei a cercare tra gli edifici della città.

In effetti se ci si mette a correre dietro tutti gli aziendali degli anni '90 non la si finirebbe più. Ce ne sono di carini, di invadenti, di belli, di inguardabili, ecc. ma alla fine bisogna darsi una regolata
E io me la sono data

Da Bolek ho un orologio in arrivo, questo. Prezzo onesto, necessita di una piccola ripulita, quadrante e fondello interessanti (90 anni dell'unione dei sindacati, è già pretesto per una bella ricerca e una veloce occhiata dà subito risultati interessanti):

7.JPG

8.JPG

Gli aziendali anni 90, come detto, necessitano di una bella selezione (anche quelli marchiati CCCP ne hanno bisogno, anche se la loro quantità è significativamente inferiore), perchè ce ne sono tantissimi: se uno li colleziona tutti poi non finisce più. Stesso discorso per i celebrativi. Anch'io ho dato un "taglio" notevole a questo tipo di collezione: intendiamoci, se ne trovo qualcuno carino o interessante, che sia sovietico o russo, lo prendo. Ma solo se il prezzo è basso...prima ero uso comprare assai da un tizio dal quale non conviene acquistare praticamente più nulla, sia come prezzi (alti), sia come qualità (pessima), sia come comportamento (idem)

Questo Raketa (io mi concentro maggiormente sui Vostok) ha un bel logo, l'avevo già visto, ma a volte il "tema" sugli aziendali non mi attira ne ho in effetti alcuni carini che ho preso solo perchè mi piaceva il logo, "storicamente" non hanno molto di interessante.
Però, anche con un tema così terra terra (l'azienda del rifiuti urbani ) escono comunque foto curiose, a volte, lo abbiamo visto, partendo da un quadrante che poco aveva di interessante ho scoperto materiale ottimo di tutt'altro genere. Quindi tutto "vale" anche i Gillette, stavolta nell'ottica descritta da Daniele.

Del resto specifico che i criteri collezionistici che sostengo sono strettamente personali. Ognuno ha i suoi, e per ognuno sono i più preziosi, in quanto danno lo sfogo migliore alle nostre preferenze e ai nostri interessi specifici.

[mchap]

Gli aziendali più "buffi" tipo Gillette, Coca Cola o DHL testimoniano due cose, ovvero la penetrazione e la forza dell'orologeria ex sovietica e l'ultimo suo tentativo (rantolo?) di vendersi al mercato estero.

A volte la penetrazione implica il calarsi le braghe e questo è quello che è successo in quegli anni nell'orologeria sovietica e non solo.
Per usare un espressione meno triviale io parlo di "boccata di ossigeno".
Più che la forza e la penetrazione dell'orologeria ex-sovietica io ci vedo la sua crisi e debolezza oltre, ma è questo è ovvio, il rapido adattamento ai nuovi scenari tipo "il mercato".

Per il resto la penso come ha sopra detto Michele, paro paro.
Aggiungo solo un ulteriore osservazione il cui spunto mi viene dal Raketa presentato da Zvezda.

In Unione Sovietica è sempre esistita l'iconografia di regime tesa a celebrare, commemorare, pubblicizzare, inorgoglire,ecc. Gagliardetti, spille, manifesti, statue, monumenti e anche negli orologi.

Ecco, Il Raketa in questione sembra appartenere più a questa tradizione che al "nuovo che avanza", mentre altri come il Gilette, DHL, Coca-Cola ma anche quelli più tipicamente russi come tema sono più propriamente espressione della nuova situazione. E spesso quest'ultimi sono i più belli.

Si potrebbe definire anche un ulteriore differenziazione, sottile sottile ma importante.
In epoca sovietica gli "aziendali", pochi e graficamente poco appariscenti, non erano propriamente dei "gadget" nel significato nostrano, erano orgoglio aziendale, retorica, dovere, presenza.
Mentre la grande quantità dei post-1991 potrebbe rientrare nella categoria dei gadget veri e propri. Da un parte acquisizione dello stile e delle pratiche di mercato occidentale e dall'altra un intensa attività promozionale della Wostok, i cui promozionali non a caso sono quelli più numerosi.

Sono questioni che divengono estremamente chiare se si guarda all'insieme dei vorticosi cambiamenti allora in corso. Basta pensare al rapidissimo affermarsi della pubblicità in senso "capitalistico"-
( a proposito, lo sapete che qui ciccia fuori il Berlusca?)

Quindi dovendo proprio scegliere, non solo in base al "mi piace", è evidente dove vanno le mie preferenze ( anche se, e mi contraddico, di fatto li scelgo quasi sempre soprattutto in base al "mi piace" e al prezzo... bastardissimoooooo ).

Nel loro insieme, ordunque , gli aziendali a ridosso del 1991 sono una tipica manifestazione del periodo di transizione nel quale, per definizione, convivono il prima, i dopo, il passato, il futuro. Un periodo dove molto è rimasto al palo e solo qualcosa già rispondeva ai cambiamenti corso.
Il risultato è proprio un insieme di bello e di brutto, di già visto e di impre-visto, di riuscito e di di "fettoloso".
Ce n'è per tutti

[cuoccimix]

In Unione Sovietica è sempre esistita l'iconografia di regime tesa a celebrare, commemorare, pubblicizzare, inorgoglire,ecc. Gagliardetti, spille, manifesti, statue, monumenti e anche negli orologi.

E aggiungo: anche in Russia. Basta andare su qualsiasi sito russo per vedere l'enfasi con cui ancora oggi celebrano, per esempio, la vittoria in guerra. Gran parte degli aziendali postsovietici è, a mio parere, erede di quella tradizione che tende a celebrare anche il 27esimo anniversario della sostituzione delle prese elettriche nella centrale di Vattelapesk. E difatti, in qualche caso, ho avuto modo di constatare (direttamente da parte degli ex proprietari) che non erano gadget promozionali, bensì "aziendali-celebrativi" dati illo tempore ai dipendenti. Tanto, a differenza di prima, costavano ben poco: non l'orologio di appartenenza, dato per appartenenza, ma l'orologino simpatico per rendersi simpatici. E poi chiaramente c'erano i promozionali veri e propri. Che magari non avevano nessuna data da celebrare.

E' proprio questa continuità di usanza (sia pure con le dovute differenze citate) a rendere interessanti anche (parte de) gli aziendali postsovietici, specie se gli enti committenti erano anch'essi preesistenti in epoca sovietica.

[mchap]

Sì, vero, ma c'è una grossa differenza. L'iconografia, la ritualità, ecc. prima era presente in tante forme e luoghi ma pochissimo nell'orologeria. Questo perché era soprattutto un fatto "politico", rituale, regime-di-massa del '900.
Una caratteristiche dell'orologeria sovietica che colpisce maggiormente è proprio la quasi assenza di tutto ciò e quando è presente lo è sempre in forme molto discrete.

Non erano stupidi, uno Stalin o un Krushev sul quadrante di un orologio non avrebbe tirato molto.
Più seriamente, sono rari anche i richiami al 1917, la falce e martello, e tutto ciò che richiamasse gli albori e le aspirazioni originarie.
E non è un caso.

Dopo è diventato solo mercato, portandosi appresso i retaggi del passato.

Tanto per dire, le processioni della chiesa cattolica, il Natale, e tante altre ricorrenze, erano feste e celebrazioni pagane.
Boom
mmmmh, me sa che tra mille anni vedremo ancor un Danilao, con gonnellina a mo' di tunica e frasche di alloro sulla capa, aggirarsi nel post-futuro post-avanguardia di oggi in cerca del post-moderno situazionandosi tra un marciapiede gravitazionale e l'altro

[Крокодил]

mmmmh, me sa che tra mille anni vedremo ancor un Danilao, con gonnellina a mo' di tunica e frasche di alloro sulla capa, aggirarsi nel post-futuro post-avanguardia di oggi in cerca del post-moderno situazionandosi tra un marciapiede gravitazionale e l'altro

Ehi, ma qua stiamo parlando ancora di orologeria o ci stai raccontando un tuo sogno erotico?