"Tutto quello che temevamo di subire dal comunismo, che avremmo perso la nostra casa, i risparmi, che saremmo stati costretti a lavorare per salari da fame, senza nessuna voce in capitolo all'interno del sistema, è diventato realtà col capitalismo"
Interessante questa frase in firma a mchap, anche se un po' forzata...
Di chi e'?
Di un russo perestroiko deluso?
Inventata per opportunismo politico?
Comunismo & Capitalismo
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Comunismo & Capitalismo
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Re: Comunismo & Capitalismo
No, è di Jeff Sparrow, australiano https://en.wikipedia.org/wiki/Jeff_Sparrow
La frase completa è:
“tutto quello che temevamo con il comunismo- che avremmo perso la nostra casa , i nostri risparmi, che saremmo stati costretti a lavorare per salari da fame, senza nessuna voce in capitolo all’interno del sistema- è diventato realtà col capitalismo”
Ho dovuto eliminare un "nostri" e gli spazi per rientrare nel numero di caratteri consentiti, mancando quindi anche la possibilità di citare l'autore, ma il virgolettato esprime chiaramente una citazione.
Perestroika e opportunismo quindi non c'entrano nulla. E' sicuramente un po' forzata, questo sì, ma una frase non è un discorso politico, è solo un modo per esprimere una sintesi, una percezione, un aspetto della realtà contemporanea. Aspetto che, per come la vedo io, non è nemmeno quello predominante. Però esprime una realtà che abbiamo sotto gli occhi, in particolare quel "senza nessuna voce in capitolo all’interno del sistema".
La frase completa è:
“tutto quello che temevamo con il comunismo- che avremmo perso la nostra casa , i nostri risparmi, che saremmo stati costretti a lavorare per salari da fame, senza nessuna voce in capitolo all’interno del sistema- è diventato realtà col capitalismo”
Ho dovuto eliminare un "nostri" e gli spazi per rientrare nel numero di caratteri consentiti, mancando quindi anche la possibilità di citare l'autore, ma il virgolettato esprime chiaramente una citazione.
Perestroika e opportunismo quindi non c'entrano nulla. E' sicuramente un po' forzata, questo sì, ma una frase non è un discorso politico, è solo un modo per esprimere una sintesi, una percezione, un aspetto della realtà contemporanea. Aspetto che, per come la vedo io, non è nemmeno quello predominante. Però esprime una realtà che abbiamo sotto gli occhi, in particolare quel "senza nessuna voce in capitolo all’interno del sistema".
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
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Re: Comunismo & Capitalismo
E' una riflessione che ho letto nella tua firma e mi e' piaciuta subito (non so da quanto l'avevi messa) quindi l'ho riportata commentandola un po' al volo, senza rifletterci troppo...mchap ha scritto:Perestroika e opportunismo quindi non c'entrano nulla. E' sicuramente un po' forzata, questo sì, ma una frase non è un discorso politico, è solo un modo per esprimere una sintesi, una percezione, un aspetto della realtà contemporanea. Aspetto che, per come la vedo io, non è nemmeno quello predominante. Però esprime una realtà che abbiamo sotto gli occhi, in particolare quel "senza nessuna voce in capitolo all’interno del sistema".
E' un po' forzata, ma effettivamente ci sono punti che si sposano bene con la nuova situazione del mondo occidentale in crisi e dei
popoli ostaggio del sistema...
Ormai anche in occidente la classe politica e imprenditoriale e' staccata dal popolo, una specie di "nomenklatura"....
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Re: Comunismo & Capitalismo
Purtroppo credo che la classe politica (in Italia, specifico) corrisponda quasi del tutto al popolo che la vota. Attenzione: includo nel discorso anche le forze (o meglio la forza) attualmente all'opposizione. Perchè? Perchè vorremmo essere tutti ciò che non siamo.Cane ha scritto: Ormai anche in occidente la classe politica e imprenditoriale e' staccata dal popolo, una specie di "nomenklatura"....
Vorremmo esser di destra ma poi facciamo affari con i campi rom o con diamanti in Tanzania, creando caos invece che ordine.
Vorremmo esser di sinistra ma poi abbandoniamo i lavoratori al loro destino e ambiamo comunque all'Iphone da mille euro.
E magari vorremmo esser pentastellati ma oltre il post anticasta su FB non sappiamo fare altro, anzi, spesso e volentieri alla casta ci affidiamo alla prima occasione, ci sono stati degli inquisiti per corruzione che postavano su FB contro la corruzione!
Siamo in definitiva un popolo inaffidabile e questo all'estero lo sanno bene. Facciamo sempre ciò che è nella nostra convenienza e non esitiamo a tradire le cause. A volte ciò è anche la nostra salvezza, è vero che tutti salgono sul carro del vincitore ma ciò significa anche che non amiamo le cause perse e che preferiamo guardare al futuro, anche a costo dell'incoerenza. E' successo con il fascismo e con il tradimento dell' 8 settembre, con il comunismo e con quello del 1989, è successo con due giudici traditi dal proprio popolo e dimenticati in mezzo ai palloncini e alle scolaresche di rito. Mille tradimenti, ognuno con le sue sfumature. Il problema è che a forza di tradire le cause siamo arrivati a non averne davvero più nessuna e si vede. Chiamasi normalizzazione da nuovo ordine.
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Re: Comunismo & Capitalismo
Tutto ciò che chiamavamo comunismo ora lo possiamo chiamare capitalismo, mi viene in mente di semplificare ancora di più pensando al conterraneo di Burja che muove le fila da Roma in comunanza d'intenti e desideri con lo l'italiano-svizzero-per-le-tasse e i colleghi scout e banchieri.
Peraltro questo compie sorridendo ciò che al predecessore-finto-opposto non era riuscito.
Concordo con Mix che è ciò che meritiamo e vogliamo.
Credo però che il sistema dell'istruzione (e della comunicazione, e le tv, e i giornali, tutti quelli che dirigono l'andazzo generale del pensiero mainstrean) sia fatto per tenerci buoi e con la testa persa solo sull'arrivare a fine mesi vivi e sui programmi della barbara d'urso
Peraltro questo compie sorridendo ciò che al predecessore-finto-opposto non era riuscito.
Concordo con Mix che è ciò che meritiamo e vogliamo.
Credo però che il sistema dell'istruzione (e della comunicazione, e le tv, e i giornali, tutti quelli che dirigono l'andazzo generale del pensiero mainstrean) sia fatto per tenerci buoi e con la testa persa solo sull'arrivare a fine mesi vivi e sui programmi della barbara d'urso
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: Comunismo & Capitalismo
Certamente i politici sono lo specchio del popolo che li elegge, ma poi ti scappano di mano, non puoi opporti allo strapotere del capitale che li manovra, a quello delle banche, non puoi opporti al sistema della corruzione che hanno montato, non puoi opporti a nulla...cuoccimix ha scritto:Purtroppo credo che la classe politica (in Italia, specifico) corrisponda quasi del tutto al popolo che la vota. Attenzione: includo nel discorso anche le forze (o meglio la forza) attualmente all'opposizione. Perchè? Perchè vorremmo essere tutti ciò che non siamo.Cane ha scritto: Ormai anche in occidente la classe politica e imprenditoriale e' staccata dal popolo, una specie di "nomenklatura"....
Comunque Michele Serra che i politici sono uguali a noi e non peggiori lo spiega molto bene:
L' AMACA
Io questo Franco Fiorito lo conosco. E lo conoscete anche voi. Lo abbiamo visto dietro il bancone di un bar. Alla guida di un autobus. Alla cassa di una pescheria. In coda all' ufficio postale. È un normotipo popolare italiano. Franco Fiorito, "er federale de Anagni", è uno di noi. La parola "casta" è perlomeno fuorviante. Lascia intendere che esista un ceto parassitario alieno alla brava gente che lavora, quasi una cricca di invasori. Purtroppo non è così. Tra casta e popolo c' è osmosi, e un continuo, costante passaggio di consegne. Fiorito non nasce ricco e non nasce potente. Fiorito è un prodotto della democrazia. Molti italiani che oggi sbraitano contro la casta, ove ne facessero parte, sarebbero identici a Franco Fiorito, per il semplice fatto che sono identici a Franco Fiorito anche adesso. Non si cambia un paese se non cambia il suo popolo, non migliora un paese se non migliorano le persone, la loro cultura, le loro ambizioni. Il mito della "democrazia diretta" non mi cattura perché non tiene conto di un micidiale dettaglio: se a decidere direttamente chi dovrà rappresentarli sono i Franco Fiorito, eleggeranno in eterno Franco Fiorito.
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Re: Comunismo & Capitalismo
Il conterraneo di burja con l' attuale situazione di merda italiana non c'incastra nulla...DaniLao ha scritto:Tutto ciò che chiamavamo comunismo ora lo possiamo chiamare capitalismo, mi viene in mente di semplificare ancora di più pensando al conterraneo di Burja che muove le fila da Roma in comunanza d'intenti e desideri con lo l'italiano-svizzero-per-le-tasse e i colleghi scout e banchieri.
Peraltro questo compie sorridendo ciò che al predecessore-finto-opposto non era riuscito.
E' uno che ha preso in mano l'italia nel momento peggiore, annientata, distrutta, per cercare di raccogliere i cocci e tentare di rilanciarla...
E in questo momento non puoi fare i gradasso col capitale internazionale, la finanza, devi addirittura cedere un po', altrimenti se ne vanno altrove
e ti fanno morire di fame...
Nei primi anni 90 (cazzo, solo vent'anni fa... ) l'italia era in piena salute e la 5° potenza industriale "del mondo"...
E' stata "distrutta" da 20 anni di berlusconismo, di antiberlusconismo di facciata della sinistra, e dai sindacati che hanno guardato soprattutto al loro potere e non all'interesse dei lavoratori!
Adesso il nocciolo duro della sinistra/sinistra incolpa renzi, ma dove cacchio erano quando la disoccupazione giovanile saliva al 50%, la corruzione aumentava, e il declino del paese era inarrestabile e il baratro si avvicinava?
Per rilanciare l'italia per qualcuno di sinistra servirebbero al potere la demagogia populista di fassina, cuperlo, landini, e la cricca
fuoriuscita dal pd...mah...
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Re: Comunismo & Capitalismo
Il discorso sul "carattere" degli italiani è antico, ripreso ciclicamente e contiene molte verità. Però attenzione, discorsi simili si possono fare su tutti i popoli. Ognuno ha il suo "carattere". Mi sembra che ne parlammo in altra occasione, pur con tutti i suoi difetti e limiti, se guardo al passato preferisco il nostro di carattere a quello, per es., dei tedeschi.
In realtà non preferisco nessun carattere. Qui sono nato e qui vivo, questo Paese mi piace assai, con tutta la sua gente, non me ne sono mai andato, nemmeno quando lo avrei potuto fare vantaggiosamente.
Bella la citazione di Serra. Non posso non condividerla. E' un "vecchio" della mia generazione. Aggiungerei i tanti personaggi interpretati da Alberto Sordi.
@Cane, negli anni '90 stavamo messi male, molto male, la nostra crisi è iniziata allora dopo gli sprechi dei venti anni precedenti. Berlusconi è stato quello che è stato, ma da lui non c'era da aspettarsi nulla di buono. Dagli attuali "rottamatori" invece sì, la possibilità c'era, invece ci sono capitati dei neo-berlusconi per di più poco simpatici. Il cavaliere in fin dei conti per certi versi poteva anche far ridere, questi di oggi fanno solo piangere.
Una cosa non dobbiamo mai dimenticare: noi siamo la gente, noi siamo il popolo. Non possiamo e non dobbiamo fare come quelli che dicono "le donne (o gli uomini) son tutte ... tranne mia madre, mia moglie, mia sorella". Se "noi" ci riteniamo diversi e migliori dei tanti a cui si riferisce Michele Serra allora questo significa che ci sono anche tanti altri come noi.
In altre parole il problema è perché prevale la parte peggiore, quella trasformista e gattopardesca. Non so se qualcuno abbia la risposta pronta, però un parte della risposta potrebbe stare proprio nel giustificare noi stessi condannando tutti.
@Michele, l'8 Settembre non fu un tradimento, fu la logica conseguenza di un colpo di stato interno al regime (il 25 Luglio) e di un regime che aveva portato l'Italia in una guerra non voluta e dalla parte sbagliata. Un tradimento ci fu, quello della monarchia che lasciò gli italiani abbandonati a se stessi.
Comunque sul tema dell'8 Settembre come tradimento una buona lettura è il libro di Eric Kuby Il tradimento tedesco
http://www.girodivite.it/La-Germania-pe ... ia-di.html
In realtà non preferisco nessun carattere. Qui sono nato e qui vivo, questo Paese mi piace assai, con tutta la sua gente, non me ne sono mai andato, nemmeno quando lo avrei potuto fare vantaggiosamente.
Bella la citazione di Serra. Non posso non condividerla. E' un "vecchio" della mia generazione. Aggiungerei i tanti personaggi interpretati da Alberto Sordi.
@Cane, negli anni '90 stavamo messi male, molto male, la nostra crisi è iniziata allora dopo gli sprechi dei venti anni precedenti. Berlusconi è stato quello che è stato, ma da lui non c'era da aspettarsi nulla di buono. Dagli attuali "rottamatori" invece sì, la possibilità c'era, invece ci sono capitati dei neo-berlusconi per di più poco simpatici. Il cavaliere in fin dei conti per certi versi poteva anche far ridere, questi di oggi fanno solo piangere.
Una cosa non dobbiamo mai dimenticare: noi siamo la gente, noi siamo il popolo. Non possiamo e non dobbiamo fare come quelli che dicono "le donne (o gli uomini) son tutte ... tranne mia madre, mia moglie, mia sorella". Se "noi" ci riteniamo diversi e migliori dei tanti a cui si riferisce Michele Serra allora questo significa che ci sono anche tanti altri come noi.
In altre parole il problema è perché prevale la parte peggiore, quella trasformista e gattopardesca. Non so se qualcuno abbia la risposta pronta, però un parte della risposta potrebbe stare proprio nel giustificare noi stessi condannando tutti.
@Michele, l'8 Settembre non fu un tradimento, fu la logica conseguenza di un colpo di stato interno al regime (il 25 Luglio) e di un regime che aveva portato l'Italia in una guerra non voluta e dalla parte sbagliata. Un tradimento ci fu, quello della monarchia che lasciò gli italiani abbandonati a se stessi.
Comunque sul tema dell'8 Settembre come tradimento una buona lettura è il libro di Eric Kuby Il tradimento tedesco
http://www.girodivite.it/La-Germania-pe ... ia-di.html
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Re: Comunismo & Capitalismo
Infatti non ho dato la colpa solo a B, l'ho data anche alla sinistra che ha fatto poco meglio, e al sindacato che si e' messo di traverso a qualsiasi riforma difendendo a spada tratta solo i "diritti acquisiti" dei vecchi dipendenti che pagavano la delega, e fregandosene dei giovani sempre piu' emarginati e di tutti gli altri...mchap ha scritto:@Cane, negli anni '90 stavamo messi male, molto male, la nostra crisi è iniziata allora dopo gli sprechi dei venti anni precedenti. Berlusconi è stato quello che è stato, ma da lui non c'era da aspettarsi nulla di buono. Dagli attuali "rottamatori" invece sì, la possibilità c'era, invece ci sono capitati dei neo-berlusconi per di più poco simpatici. Il cavaliere in fin dei conti per certi versi poteva anche far ridere, questi di oggi fanno solo piangere...
Certo, la DC aveva preparato il terreno al declino, ma quel periodo era di vacche grasse, era piu' difficile tirare la cinghia...
Una per tutte ricordo le baby pensioni, volute dalla dc che ci stravinse le elezioni, ma votate a favore anche dalla sinistra e approvate
dal sindacato per avere consenso dagli italiani, "noti barattatori di voti col potere politico"...
Quando monti solo pochi anni fa prese in mano il paese ormai alla canna del gas, c'erano in pensione quasi 600. 000 (SEICENTOMILA) persone andate con un'eta' tra 29 e 49 anni, con pensioni pagate da giovani disgraziati che in pensione non ci andranno mai!...
Nel ventennio berlusconiano e antiberlusconiano c' era tutto il tempo per agire, rinnovare, riformare, ammodernare il paese, renderlo piu' competitivo e al passo col resto dell'europa, e invece nulla, barattando ancora una volta la loro elezione col mantenimento dei "privilegi acquisiti"
di larghe fasce della popolazione ...
Mi fa scappare da ridere il m5s con la casta dei 500 parlamentari, almeno il 25% degli italiani fa parte della casta, per questo non puo' essere toccato nulla!
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Re: Comunismo & Capitalismo
quoto cane al 100% Grande!!Cane ha scritto:Il conterraneo di burja con l' attuale situazione di merda italiana non c'incastra nulla...DaniLao ha scritto:Tutto ciò che chiamavamo comunismo ora lo possiamo chiamare capitalismo, mi viene in mente di semplificare ancora di più pensando al conterraneo di Burja che muove le fila da Roma in comunanza d'intenti e desideri con lo l'italiano-svizzero-per-le-tasse e i colleghi scout e banchieri.
Peraltro questo compie sorridendo ciò che al predecessore-finto-opposto non era riuscito.
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E in questo momento non puoi fare i gradasso col capitale internazionale, la finanza, devi addirittura cedere un po', altrimenti se ne vanno altrove
e ti fanno morire di fame...
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E' stata "distrutta" da 20 anni di berlusconismo, di antiberlusconismo di facciata della sinistra, e dai sindacati che hanno guardato soprattutto al loro potere e non all'interesse dei lavoratori!
Adesso il nocciolo duro della sinistra/sinistra incolpa renzi, ma dove cacchio erano quando la disoccupazione giovanile saliva al 50%, la corruzione aumentava, e il declino del paese era inarrestabile e il baratro si avvicinava?
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