ma li mortacci! oltre che taptolkaro anche vremiano sei?!
Ok, i Vremia non era fatti malaccio, vi si nota un tentativo di lettura struttural-razional-modernista rivisitato in chiave modaiola del razionlaismo degli anni '20 che poi non fu solo anni '20 ma si prolungò ben oltre con i suoi caratteri di essenziale sostanza mirante allo scopo d'uso coniugato con la fruibilità dell'oggetto ovvero orrenda industria pesante.
Ecco, tutto d'un fiato, senza punti ne virgole come usavano i critici degli anni '60 quando a capirci erano solo loro
Li mortaaaacciiiiii, i Vremia però ce li ho anch'io. presi solo per dovere collezionistico, non li indosso mai.
Perché non li indosso mai? anche se non gliene frega niente a nessuno la risposta la do subito.
Perché pur essendo bene rifiniti e fatti con un certo gusto, e forse proprio per questo, emanano profumo occidentale. Gli manca quel senso di "sovieticità"

che proviene da un qualsiasi rozzo kom o Slava.
Questo è un po il problema di tutti i simil-russi dell'epoca. Fatti per farceli piacere secondo i criteri olfattivi della tradizione svizzero-occidentale.
Comunque, che Vremia sia (buttati la, in mezzo ai suoi simili, non meritano l'onore di essere posti vicino ai sovietici-sovietici, sovietici-russi, russi-sovietici, russi-russi.
Vremia: una Parmigiana senza melanzane!
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A questo punto ci sarebbe da ripubblicare l'articolo di riferimento e lo ripubblichiamo:
e su La Repubblica scrivevano:
"
CON L' OROLOGIO VREMIA ARRIVA LA PERESTROIKA
21 aprile 1989 — pagina 31 sezione: TELEVISIONE
E' PROPRIO vero che è scoccata l' ora dell' Unione Sovietica. In tutti i sensi. Prendiamo gli spot televisivi: a poche settimane dalla prima violazione pubblicitaria della Piazza Rossa di Mosca per promuovere italianissimi spaghetti (ma l' artefice dell' operazione era il pupillo locale Nikita Mikhalkov) i sovietici riportano in pari la bilancia dei commercials piazzando sulle nostre reti ben due filmati di prodotti made in Urss. E' la prima volta che ciò accade, e i due spot vanno in onda anche durante i film, perché sia chiaro che l' Urss non deve più sottostare alle direttive del Pci. Altro elemento interessante, si tratta in entrambi i casi di orologi, oggetti simbolici quant' altri mai. E fra essi non c' è neanche il Raketa, il cipollone da polso in stile realismo socialista reso celebre da Schwarzenegger in Dando e entrato poi nelle mode occidentali assieme alle stelle rosse e alle bretelle perestroika. Anzi, uno di essi, anche se porta l' inequivocabile marca di Soviet, è di design leggero e raffinato e lo spot ne asseconda lo stile. Un raccontino essenziale, ellittico, in un bianco nero alla Scorzese. Dal dettaglio del polso con l' orologio si va su di lei ancora addormentata fra le lenzuola. Dissolvenza sul grande orologio del Cremlino e cambio della guardia al vicino sepolcro di Lenin. Sulla strada per Mosca (Mockba) arriva un soldato in moto. Lei in reggiseno nero davanti allo specchio si prova un colbacco. Sul muro accanto è esageratamente appeso un ritratto di Gorbaciov. Una sensazione, lei va alla porta, lui è lì, un bacio. Sul battente è appeso, come una ghirlanda, quell' orologino. E lo slogan in russo dice semplicemente e orgogliosamente: Soviet, Sovietskij Soyuz. Chisssà a quale unione (soyuz) si allude. Meno sofisticato l' altro spot per il Vremia. Lo stile dell' oggetto è più vecchiotto e più sovietico e si punta decisamente sui valori antichi: Orologi Vremia, a carica manuale. Le immagini alternano sfilate militari fittissime di bandiere rosse a esempi di grafica rivoluzionaria con ritratti di Lenin. Ma la musica è un classico del rock riscritto con parole russe. E il testo gioca sull' ambiguità: Come nel paese dove i giovani amano il rock, masticano chewing gum e vestono i jeans. Qual è questo paese, l' Urss o l' America? Forse si vuol dire semplicemente che ormai essi non si distinguono più, e dunque si può comperare tranquillamente un Vremia come uno Swatch. Per maggior sicurezza una scritta precisa comunque che il movimento meccanico è prodotto in Russia ma l' assemblaggio è fatto in Svizzera. Già, dopo gli Usa la Svizzera, paese degli orologi ma anche della libertà e dell' indipendenza. Pubblicizzare in massa orologi significa anche propagandare un tipo di stato che sia un po' come la Svizzera, pacifico, che si fa i fatti suoi, un po' all' antica come i movimenti meccanici del Vremia. Non tecnologia del digitale, ma molle e rotelle con cui mai nessun missile potrà essere sparato. L' orologio, lavorazione manuale minuziosa e un po' pedante, è il contrario dell' industria pesante, e rozza, a cui abbiamo sempre associato l' Urss. Dentro a quella cassa di vil metallo batte la perestroika. - di ALBERTO FARASSINO"
Presentati, assieme ai sovietici-come-si-deve (seppur modaioli), a Vicenza Oro nel marzo del 1989:
Vremia Vicenza Oro_Page_1.jpeg
Vremia Vicenza Oro_Page_2.jpeg
edit zvezda: copiato argomento dal topic originale Oggi al polso... con data aggiornata. Vai DaniLao, è tutto tuo!
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)