wilcoyote ha scritto: 14 giu 2021, 13:07
mchap ha scritto: 14 giu 2021, 12:22
L'utopia comunista è l'esaltazione dell'individuo: ad ognuno secondo i propri bisogni, da ognuno secondo le proprie capacità.
Non mi torna una cosa: i miliardari cinesi hanno legittimamente bisogni mostruosi che necessitano di miliardi?
Dai, non te ce mette pure te! lo sai meglio di me che la frase che ho riportato è di Marx e rappresenta l'Utopia all'ennesima potenza. Uno slogan.
I cinesi parlano di fasi intermedie, ecc. Discorsi già visti e sentiti.
Però rimane la peculiarità cinese: le direzione del partito e dello Stato. Co' 'sta storia dei miliardari cinesi si dimentica che la quasi totalità delle grandi industrie, grandi aziende, multinazionali, ecc. sono di proprietà dello stato e anche quelle "private" hanno una forte partecipazione statale.
Il mercato governa visibilmente beni e servizi dei consumatori urbani e nelle ZES (zone economiche speciali) costiere a investimento straniero, ma nell’economia statale, cioè il grosso dell'economia, proprietà pubblica e pianificazione sono ancora al comando. Tra l'altro in Cina non esiste la proprietà privata della terra, abolita da Mao nel 1956 e mai più ripristinata. Di fatto non sei nemmeno proprietario della casa. Lo stato te la può requisire tranquillamente e lo fa.
Chi può possiede capitali può creare con una fabbrica ma solo con l'avvallo del partito-stato il quale può in qualsiasi momento avocare a se la proprietà senza lacuna possibilità di ricorso. E lo fanno. Dopo le restrizioni introdotte nel 2013 da Xi Jinping, anche queste mai revocate, numerosi capitalisti sono stati imprigionati, alcuni condannati a morte. L'accusa più comune è quella di corruzione, frode, e simili. Accuse che sembrano una la fotocopia dell'altra.
Lo Stato pianifica, i famosi piani quinquennali, non hanno mai saltato un piano. Tutto si muove all'interno di questa pianificazione.
Insomma, dire che la Cina è un paese capitalista solo perché hanno lasciato accumulare capitali a qualche centinaio di persone significa negare la storia del capitalismo come l'abbiamo conosciuto sino ad oggi.
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)